WRC | Hyundai al Rally Argentina per provare la volata nelle classifiche mondiali
Le dichiarazioni dal team Hyundai
La carovana del WRC sbarca in Sudamerica per due turni consecutivi: questa settimana infatti si disputa il Rally Argentina, dal 25 al 28 aprile, mentre due settimane dopo sarà la volta del nuovo arrivato nel calendario, il Rally del Cile. Si torna inoltre su sterrato e ci avviamo verso la fine della prima metà di stagione: ogni round dunque sarà fondamentale per fortificare i propri obiettivi.
Hyundai di nuovo in vetta alle classifiche WRC
Ne sa qualcosa Hyundai Motorsport, reduce dal successo (su asfalto) al precedente Tour De Corse, arrivato quasi inaspettatamente e che ha dato una bella botta al morale della squadra guidata da Andrea Adamo. Non soltanto per il successo di Thierry Neuville giunto nell’ultimissima speciale in Corsica, con un coup de théâtre che sembrava difficile da preventivare (citofonare il povero Elfyn Evans di M-Sport, che ha pianto lacrime amare per una vittoria che pareva sua, per poi sfuggirgli sul filo di lana), ma la gioia di Hyundai Motorsport è stata anche per il ritorno sulla vetta del campionato costruttori come era avvenuto ad inizio stagione dopo il Monte Carlo.
Parlando di obiettivi, il titolo mondiale proprio nei team è l’ambizione principale della scuderia di Alzenau, e il primato di Neuville tra i piloti (pur con solo due punti di vantaggio sull’eterno rivale Sébastien Ogier), riottenuto dopo il Corsica, mette ulteriore fieno in cascina per il morale Hyundai. Dodici i punti che dividono il team di Adamo da Citroen, sedici dagli altri temibili avversari, Toyota Gazoo Racing: ora le buone sensazioni e performance della i20 Coupé WRC, viste sull’asfalto, dovranno essere replicate nella lunga estate delle prove su terra che attende il WRC.
Gli equipaggi Hyundai in Argentina e le dichiarazioni
Come vi avevamo anticipato qualche tempo fa, al Rally Argentina la scuderia di Alzenau schiererà , oltre a Neuville, Andreas Mikkelsen e Dani Sordo, reduce da un buon Tour De Corse. Per Hyundai la storia in questo round latinoamericano ha regalato solo di recente delle soddisfazioni di peso, come nelle stagioni 2016 e 2017 in cui sono arrivate le vittorie di Hayden Paddon e di Neuville, mentre l’anno scorso il belga si è classificato secondo, seguito al terzo posto da Sordo. Il trend positivo conquistato negli ultimi tre anni dovrà per forza di cose continuare, se Hyundai tiene a mantenere viva e competitiva la sua corsa ai titoli iridati (soprattutto uno, abbiamo visto quale).
Andrea Adamo parla di un clima molto entusiasta nel ritornare in Argentina, carico di motivazioni nel confermare i risultati ottenuti sino ad ora e cercare di staccare gli avversari perché «sappiamo che i nostri rivali daranno il massimo, perciò dovremo essere in forma e competitivi», rivela il Team Principal.
Per Neuville l’onore di essere attualmente leader tra i piloti significa però anche l’onere di dover partire per primo in Argentina, e quindi dover pulire le strade, che ritroverà con un grip diverso rispetto agli avversari. Inoltre il belga avvisa: «Da una parte c’è da stare attenti alla propria vettura, mentre dall’altra in alcuni tratti si può attaccare senza problemi», spiega, riferendosi alle insidie delle pietre e pietruzze sparse sui tracciati di qualche speciale, oltre al fatto che negli ultimi giorni si sale di altura (anche sui 2.000 metri di altitudine), con i rischi relativi al depotenziamento dei motori. «Si tratta di bilanciare e quindi trovare il giusto ritmo, ma al tempo stesso di poter spingere ove possibile e necessario».
Gli equipaggi troveranno sulle strade argentine anche la sabbia in alcuni tratti, come nota Mikkelsen, desideroso di riscatto dopo il ritiro sulla terra in Messico e l’esclusione da parte del team al Tour De Corse: «Le prove in Argentina sono in ottime condizioni, giusto un po’ sabbiose rispetto ad altri eventi su sterrati che aumentano il livello di aderenza. Di conseguenza, possiamo impostare l’auto in maniera trasversale nelle curve e poi spingere al massimo».
Infine, Sordo, come abbiamo già sul podio l’anno scorso in Argentina (e che rivedremo anche in Portogallo e al Rally Italia Sardegna), afferma di voler replicare quanto visto in Messico, «dove abbiamo lottato in testa sin dalla prima giornata» ed ottenere così «un buon risultato per noi e per il team».
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