WRC | La sfortuna attanaglia Hyundai al Rally del Messico
Piloti fuori dal podio del Rally del Messico
Quello appena andato in archivio è stato un weekend piuttosto faticoso ed intenso in quel del Rally del Messico: la prima prova su sterrato della stagione, sulle alte quote dello stato di Guanajuato, è stata un trionfo di proporzioni difficilmente pronosticabili visto la portata della vittoria per alcuni, mentre per altri il proverbiale buongiorno non si è visto dal mattino, costringendoli ad una estenuante rincorsa. È il caso di Hyundai Motorsport.
Le ambizioni di Hyundai in Messico
Per la scuderia di Alzenau la trasferta nella ridente location americana significava rimettersi nella carreggiata giusta che portava al primato almeno tra i costruttori, perso per un solo punto a vantaggio di Toyota nella precedente prova in Svezia. Obiettivo minimo sarebbe stato quindi quello di centrare il terzo podio consecutivo (sino al momento tutti firmati da Thierry Neuville) e portare a casa altri punti per rinforzare la corsa al Mondiale, visto anche il livello sempre più competitivo degli avversari.
L’inizio del Rally del Messico per Hyundai è parso quindi confortante da un lato, con l’equipaggio formato Andreas Mikkelsen e Anders Jæger al comando della assoluta nelle prime quattro prove speciali, nonché abile nel tenere a bada la determinazione di Sébastien Ogier nel volerli scalzare dalla vetta. A questo si aggiunge il terzo posto raggiunto da Dani Sordo e Carlos Del Barrio, alla loro prima uscita stagionale (ed in sostituzione provvisoria di Sébastien Loeb), ma in realtà nel team di Andrea Adamo, nella mattina della prima giornata, la soddisfazione è velata da una certa apprensione per quanto successo a Neuville, che apre un valzer di sfortune che colpiscono tutti gli equipaggi della scuderia di Alzenau.
Le difficoltà degli equipaggi Hyundai in Messico
Il belga infatti è vittima di una foratura nella PS2 (che potremmo considerare la prima vera speciale del programma, considerato il fatto che la PS1 della Street Stage GTO da 1,14 km è stata poi cancellata per ragioni di sicurezza, visti i salti un po’ pericolosi ed a ridosso del pubblico effettuati dalle vetture), frutto di una serie di sassi che non hanno avuto pietà della posteriore sinistra della sua i20 Coupé WRC. Da quel momento il pilota Hyundai più in alto nella classifica piloti scivola al nono posto generale e si ritrova ad affrontare un weekend in perenne e febbrile rincorsa per salvare il salvabile.
La rimonta alla fine c’è stata, perché Neuville alla fine risale sino al quarto posto assoluto e lì conclude il suo Messico. Ma per la prima volta quest’anno Hyundai non sale su un podio di un evento WRC, anche se comunque il belga firma un ottimo terzo posto nella Power Stage di Las Minas e mette in saccoccia punti preziosi per il suo Mondiale (punti presi anche da Dani Sordo, quarto in prova e nono finale). Dopo il Messico Neuville scivola al terzo posto a 55 punti, a 6 lunghezze dal secondo posto di Ogier e 10 dal riconfermato leader di campionato Ott Tanak.
«Non sono i risultati che volevamo ottenere in evento WRC, ma non possiamo ritenerci delusi o frustrati», solleva il morale il Team Principal Andrea Adamo, che ammette la sfortuna che si è abbattuta sulla squadra sin dalla prima giornata. L’ingegnere guarda al bicchiere mezzo pieno, ovvero alle prestazioni della vettura che a suo parere sono stati ottimi soprattutto nella giornata di venerdì.
Poi, certo, ci sono stati i problemi. Abbiamo detto della foratura di Neuville («Dalla foratura che abbiamo subito nelle prime ore di venerdì mattina, passando alla nostra posizione sulla strada, è stato un appuntamento davvero impegnativo, dall’inizio alla fine – ha sentenziato – Dobbiamo mettere da parte questo round e rinsaldare le fila per la Corsica»), ma anche gli altri equipaggi hanno avuto i loro grattacapi.
Prendiamo Dani Sordo, risalito nella prima giornata sino al secondo posto per poi dissipare il vantaggio per via di un guasto elettrico subito alla fine della prima tappa. Oppure Andreas Mikkelsen, che patisce la beffa peggiore visto che da primo quale era è costretto al ritiro nella PS5 di El Chocolate (anche per loro, galeotta fu una pietra sul percorso).
Va così in archivio la prima incursione sugli sterrati per gli equipaggi Hyundai, con il team che cede al terzo posto con un solo punto di svantaggio da Citroen e undici da Toyota, che prova già la fuga. Il prossimo appuntamento al Tour de Corse, il primo round completamente su asfalto della stagione in programma a fine mese, richiamerà gli equipaggi di Andrea Adamo (Neuville, Loeb e Sordo, con l’esclusione forzata da motivi meramente sportivi di Mikkelsen) a riprendersi le zone alte delle classifiche, pena vedere i propri avversari prendere il largo. Il campionato è ancora lungo, ma meglio riservarsi un buon vantaggio sinché è possibile che dissipare il doppio delle energie per una estenuante rincorsa.
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