Formula E | Zurigo: Di Grassi si impone di forza, ma Bird si rilancia in campionato!
Il pilota di DS Virgin ha dimezzato il proprio distacco da Vergne
DA ZURIGO – Dopo quattro secondi posti consecutivi, Lucas Di Grassi è finalmente riuscito a salire sul gradino più alto del podio nel primo e-prix di Zurigo, nello storico ritorno delle competizioni su circuito in Svizzera.
Di Grassi si è preso la vittoria con la forza, passando nel primo stint della corsa D’Ambrosio, Bird e Lotterer, prima di infilare anche lo sfortunato poleman Evans. Il neozelandese, infatti, scattato dalla prima posizione dopo un’ottima qualifica, ha prima dovuto cedere la leadership a Di Grassi, poi nelle prime fasi del secondo stint a Lotterer. Infine la doccia freddo: Evans, così come lo stesso Lotterer, Buemi, Lopez e Vergne sono stati penalizzati con un Drive Through per non aver rallentato a sufficienza durante il regime di Full Course Yellow. Rientrato in pista, Evans ha dovuto cedere il passo anche a Buemi e Heidfeld, chiudendo solo settimo una gara da cui si aspettava decisamente un risultato diverso.
Come detto, tra i numerosi piloti colpiti dalla penalità c’è anche Andre Lotterer. Scattato bene, il pilota tedesco ha lasciato sfilare Di Grassi, ma è poi stato bravo a passare Evans e ad assicurarsi il quarto posto nonostante la penalità. Quinta posizione per Buemi, che sperava certamente nel podio nella gara di casa, ma ha comunque dispuatato una delle gare migliori della stagione.
Tra gli altri piloti penalizzati, Jose Maria Lopez ha concluso solo dodicesimo a causa di un errore in curva uno che gli ha fatto perdere moltissime piazze. Un vero peccato perché il pilota argentino aveva disputato un’ottima corsa fino a quel momento. Fortunatamente per Jay Penske, ci ha pensato Jerome D’Ambrosio a salvare il bilancio in casa Dragon, salendo addirittura sul terzo gradino del podio, da cui mancava da parecchio tempo.
Infine, Jean-Eric Vergne. Partito bene dalla diciassettesima piazza, JEV si è fatto largo nel gruppone, sino a risalire in zona punti prima del pit stop. Salito sulla seconda vettura, però, Vergne è rimasto piantato, perdendo secondi importanti e un paio di posizioni. Scontato il Drive Through, al parigino non è rimasto che portare a termine la corsa in decima posizione.
Una vera disfatta e un vero peccato vista la brillante rimonta con cui ha fatto divertire gli spettatoti svizzeri. Ora Sam Bird, l’unico pilota ancora matematicamente in lizza per il titolo, lo segue a 23 punti di distanza, che sono nello stesso tempo molti e molto pochi. Il pilota della DS Virgin, dopo aver perso l’occasione di passare Lotterer nelle prime fasi di gara, ha cominciato a soffrire, perdendo la posizione ai danni di Di Grassi, Buemi e Lopez. Tuttavia, il pilota inglese ha mantenuto il sangue freddo e, aiutato dalla pioggia di penalità ha recuperato, terminando inaspettatamente al secondo posto e rilanciandosi in classifica. A New York può succedere di tutto, come ci ha insegnato il finale della terza stagione.
Antonio Felix Da Costa ha terminato ancora una volta in zona punti, precedendo un grande Oliver Turvey, capace di fare la differenza a centro gruppo, recuperando un buon nono posto dall’ultima posizione in griglia di partenza. Meno bene è andata a Luca Filippi, autore di un primo stint solido, ma poi costretto al ritiro dopo un paio di giri dal cambio vettura. Un contatto al via ha invece rovinato la gara di Daniel Abt e Nelson Piquet Jr, costretti a fermarsi dalla direzione gara, che ha esposto loro la bandiera nera con bollo arancio. Proprio la direzione gara è stata disastrosa, lasciando in pista per tutta la durata della corsa il paraurti posteriore della vettura di Abt. Poco dopo Felix Rosenqvist ha perso l’ala anteriore che è rimasta in mezzo alla traiettoria di gara ficnhè Vergne non l’ha colpita in pieno, “aiutato” da una brusca mossa di D’Ambrosio. Infine, Nico Prost, che stava disputando una buona corsa, è arrivato lungo all’ultimo tornante, lasciando la propria vettura nella via di fuga, in una posizione pericolosissima. La Renault e.dams #8 è rimasta lì fino alla fine della gara, senza nemmeno una bandiera gialla che avvisasse i piloti in staccata. Ritiro anche per Edoardo Mortara, finito a muro all’uscita della Tram Stop Chicane.
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