Si è concluso il lungo weekend della Race of Netherlands svoltasi nel circuito di Zandvoort, valevole come quarto appuntamento del Mondiale WTCR. Se ieri nella Gara 1, vinta da Yann Ehrlacher su Honda, ha tenuto banco l’incidente thriller tra le Hyundai di Yvan Muller e Norbert Michelisz, la giornata di oggi è stata decisamente più tranquilla. In Gara 2 trionfa Aurélien Comte sulla Peugeot 308 TCR per DG Sport Compétition, mentre nella terza manche ad avere la meglio è Jean-Karl Vernay sull’Audi del Leopard Lukoil, che sfrutta nel migliore dei modi la pole position delle qualifiche complessive e torna su un podio in questa stagione dopo il secondo posto in Gara 2 del Marocco.
In classifica generale Yann Ehrlacher si porta al comando con 146 punti, spodestando lo zio Yvan Muller che invece resta al palo con 137, seguito da Rob Huff con 130 punti, mentre Vernay si stabilisce al quarto e al quinto si ferma Gabriele Tarquini. Nei team è dominio ALL-INKL.COM Münnich Motorsport con 261 punti a parimerito con MRacing-YMR, seguite da BRC Racing con 227 punti. Disastro per le Hyundai che non riescono a venire a capo con il Balance of Performance e concludono tutte a quota zero punti. Ma vediamo nel dettaglio la cronaca delle due manche che chiudono la prova olandese.
Gara 2. Partito dalla prima fila per effetto della griglia invertita scaturita dalle Qualificazioni 2 della mattinata, Comte si porta subito al vantaggio lasciando dietro di sé il poleman James Thompson su Honda Civic Type R TCR del team ALL-INKL.COM Münnich Motorsport, doppiandolo in curva 1. Tuttavia un contatto tra Fabrizio Giovanardi e Aurélien Panis ha causato l’entrata in pista della safety car in occasione del giro 6. Alla ripresa, nel giro numero 8, il transalpino si riprende la leadership come se nulla fosse successo, sempre con Thompson alle sue calcagna. Dietro di loro si è accesa la bagarre per il podio tra Pepe Oriola (Team OSCARO by Campos Racing – Cupra TCR) ed Yann Ehrlacher (ALL-INKL.COM Münnich Motorsport – Honda), ma sarà quest’ultimo, vincitore di Gara 1, a spuntarla alla fine. Ehrlacher poi si gioverà degli ordini di scuderia vedendosi la strada aperta dal compagno di squadra Thompson, giacchè il francese è in lotta per conquistare il dominio della classifica generale piloti. Oriola quindi si classifica al quarto posto, seguito da Mehdi Bennani (Sébastien Loeb Racing – Volkswagen Golf GTI TCR), il quale ha dovuto faticare parecchio per tenere dietro di sé il sesto arrivato Gordon Shedden (Audi RS 3 LMS), che a sua volta ha ingaggiato una lotta corpo a corpo con Esteban Guerrieri (Honda), momentaneamente in vantaggio sullo scozzese nel giro 10. Top ten completata da Rob Huff (Golf), al nono posto l’Audi di Frédéric Vervisch e al decimo la Cupra di John Filippi.
Come abbiamo accennato un’altra gara da dimenticare per Hyundai: zero punti per i piloti sulle i30 N TCR della casa coreana, con Thed Björk che termina al sedicesimo posto, gli incidentati della Gara 1 Yvan Muller e Norbert Michelisz che non fanno meglio (tredicesimo posto per l’ungherese, ma partito in fondo alla griglia per via della penalità infertagli dopo il pazzesco contatto che innescò nella prova precedente; addirittura ritiro per il francese per un guasto al motore) ed infine Gabriele Tarquini che non va oltre il diciannovesimo posto. In pratica una Caporetto per le squadre YMR e BRC Racing Team.
A proposito dell’incidente shock di ieri (qui il video) ecco cosa ha dichiarato ieri Muller: «E’ un peccato perché adesso dobbiamo lavorare per sistemare l’auto a causa di un incidente dove ci si giocava solamente la 16a posizione. Questa è l’unica cosa che mi interessa e di cui voglio parlare, ossia delle riparazione che dobbiamo fare in tempo per domani mattina. Non c’è molto da discutere o da aggiungere, spetterà ai commissari decidere. Ho provato ad evitare l’impatto con le barriere, ma il colpo è stato veramente forte e sorpattutto non era necessario». Dal canto suo l’altra parte in causa, Michelisz, ha fornito la sua spiegazione sulla dinamica dell’incidente: «Siamo arrivati alla curva 3 fianco a fianco, con Yvan che era all’esterno. In uscita ci siamo toccati e mi si è rotta la sospensione anteriore destra, è diventato impossibile controllare l’auto e alla fine avete visto tutti cosa è accaduto. E’ stata sfortuna, mi dispiace molto per i meccanici perché avranno un sacco di lavoro da fare. Comunque queste macchine sono molto robuste e anche se ne usciamo scossi, stiamo bene».
Tornando a Gara 2, l’idolo di casa Tom Coronel riporta un discreto quattordicesimo posto dopo una rimonta dalle retrovie, mentre restando in terra olandese le wildcard a bordo delle Audi del Bas Koeten Racing Audi terminano al ventunesimo (il Principe Bernhard van Oranje) e al ventiduesimo posto (Michael Verhagen).
Gara 3. Forte del primo posto nella DHL Pole Position, Jean-Karl Vernay, conquista la terza manche partendo in sordina alle spalle di Rob Huff sino alla curva 1, per poi doppiarlo e mantenere la testa della corsa a bordo della Audi RS 3 LMS TCR (il cui motore è stato sostituito nella notte dai meccanici). Dietro di lui il pilota della Sébastien Loeb Racing su Volkswagen Golf GTI TCR, mentre al terzo posto si classifica un Frédéric Vervisch (Audi Sport Team Comtoyou) capace di mantenere la posizione per tutto il corso della gara. Vernay è uscito indenne anche dal rischio penalizzazione, dal momento che i commissari di gara hanno messo sotto la lente le sua vettura per una presunta falsa partenza, ma fortunatamente per Jay-Kay non è stata ravvisata alcuna irregolarità.
Anche in Gara 3 si è ripetuta il duello in punta di fioretto tra Esteban Guerrieri e Gordon Shedden, in cui quest’ultimo ha messo pressione alla Honda Civic Type R TCR del rivale argentino che però si è tenuto stretto il suo quarto posto, relegando al quinto lo scozzese. Segue nella classifica Yann Ehrlacher, vincitore di Gara 1, mentre al settimo troviamo Aurélien Comte, all’ottavo Mehdi Bennani, al nono James Thompson e al decimo Pepe Oriola, superato dal rivale inglese sulla famigerata curva Tarzan. Seguono poi tre Audi, guidate da Nathanaël Berthon, Denis Dupont ed Aurélien Panis, mentre Tom Coronel non solo non riesce a trionfare davanti al suo pubblico, ma soffre il ritiro dopo un contatto con la Cupra TCR della Zengő Motorsport di Zsolt Szabó, in prossimità della Hugenholtz. Infine le wildcard Van Oranje e Verhagen terminano rispettivamente al diciannovesimo e ventesimo posto. Ancora zero punti per gli equipaggi Hyundai.
Appuntamento ora al prossimo weekend del 22-24 giugno per la quinta prova del WTCR 2018, che si disputerà in Portogallo, sul Circuito Internacional de Vila Real.