Ieri sono circolate le prime immagini del prototipo che annuncia la vettura Ford Rally1 che M-Sport metterà in gara dal WRC 2022, ed anche un primo assaggio video dell’auto in azione sugli sterrati in Spagna, una delle sedi dei primissimi test assieme a Greystoke, nella zona forestale non distante dalla sede del team britannico.
Il test della Ford Rally1 in Spagna
Oggi invece inizia a trapelare qualcosa in più, sempre comunque con il contagocce e senza svelare troppo, visto che il progetto delle vetture 2022 che i team ufficiali utilizzeranno nella prossima stagione (e che monteranno le unità ibride, con la FIA che ha voluto rimarcare il fatto che, nonostante gli ultimi intoppi, la rivoluzione tecnologica partirà come concordato nel campionato 2022) è avvolto da una coltre di comprensibile segretezza industriale. Circola intanto sul web un video completo, visibile in testa, dove si vede – e si sente – la Rally1 ovviamente camuffata (ma si notano delle semplificazioni aerodinamiche nelle propaggini anteriori, rispetto al modello attualmente in gara nel WRC) provare la terra a nord di Barcellona.
Sempre nella giornata odierna DirtFish ha pubblicato le impressioni del pilota che ha avuto l’onore e l’onere di poter fare i primi chilometri alla Ford di nuova generazione, che probabilmente sarà il prossimo anno il Puma al posto della attuale Fiesta. Parliamo di Matthew Wilson, ex rallista già nel WRC nelle stagioni precedenti nonché figlio del deus ex machina di M-Sport, Malcom.
Il resoconto di Matthew Wilson: “È stata una giornata positiva”
Il pilota ha svelato qualche retroscena di un test la cui prima giornata, su sterrati resi umidicci da una pioggia caduta nella notte, «è stata positiva»: le sessioni sono partite alle nove di mattina, e sono terminate alle sei e un quarto del pomeriggio. Le strade erano quindi un po’ scivolose e con un grip particolare, ma le cose sono andate bene stando al resoconto di Wilson, che ha disputato il test con la vettura già dotata delle nuove specifiche aerodinamiche, più semplificate come abbiamo visto, e con il nuovo assetto trasmissivo. L’obiettivo, spiega, non era tanto quello di fare chilometraggio, quanto «uscire con la vettura, fare un giro e riportare l’auto alla base per un debriefing», apportare quindi eventuali modifiche e ripartire. «C’è molto da imparare per tutti e tanto di cui parlare», ha aggiunto Wilson. «È stata una giornata di grande successo, abbiamo imparato tantissimo solo in un giorno, qualcosa che è stato inestimabile per noi», assicurando sul fatto che non ci siano stati imprevisti nei test.
“La spinta dell’elettrico si sente”
Wilson ha poi spiegato che la Rally1 ha corso con la batteria dell’ibrido non completamente a regime («Non sarebbe stato il piano migliore andare subito a bomba con la batteria piena»), ma nonostante ciò la spinta data dall’unità elettrica si è sentita, «è un vero calcio nel sedere quando arriva»: ricordiamo che la batteria fornisce 100 kW, vale a dire un extra di 136 cv utilizzabili in determinati frangenti dalle vetture. Il pilota poi non ha avvertito il peso in più sull’auto a causa della nuova unità montata, e ha ammesso di aver apprezzato il ritorno al cambio sequenziale, mentre sull’assenza del differenziale centrale Wilson riconosce che non sarebbe stato male averlo, «specialmente quando corri in posti davvero difficili e fangosi e devi affrontare il peso extra in macchina, ma non è assolutamente la fine del mondo. Penso che la differenza stia nel fatto che ho guidato un bel po’ di auto R5 / Rally2 nei test di recente, e su quelle auto non hai il differenziale centrale, quindi non te ne accorgi molto.
Conclude infine il tester della nuova Rally1: «Sono davvero entusiasta di queste auto e della prossima generazione. Se ci pensiamo, in qualche modo le auto stanno diventano un po’ meno una sfida per gli ingegneri e sul lato tecnico in termini di trasmissione e aerodinamica, ma introdurre l’ibrido ha davvero portato ai tecnici qualcosa su cui riflettere».
Crediti Immagine di Copertina: M-Sport
Crediti Video: Passats de Canto