WRC | Tanak: “L’approccio di Hyundai è vincente, penso che lo dimostreremo quando riprenderà il campionato”
Tanak ospite dell'appuntamento "Home Shakedown"
Come ogni giovedì torna l’appuntamento di Hyundai Motorsport, ovvero Home Shakedown, che ci porta a tu per tu con i protagonisti della scuderia di Alzenau. Tocca quindi ad Ott Tanak, il campione WRC uscente e nuovo acquisto del team che come i suoi colleghi ha parlato della sua vita in casa, lontano dalle gare, e di quello che si aspetta da questa martoriata stagione del Mondiale Rally.
“Mi mancano i rally. Con i simulatori non è la stessa cosa”
La vita per il taciturno estone in questi mesi è filata via tranquilla, impegnato com’è con la casa e la famiglia che, come ha dichiarato recentemente, rappresenta la sua roccia e il suo imprescindibile punto di riferimento. «Non ho motivi per lamentarmi – spiega – Il tempo è stato bello e abbiamo avuto molte cose che ci hanno tenuto occupati. Abbiamo una vasta area nella foresta che ha richiesto un po’ di lavoro, oltre a fare cose intorno al giardino». Tuttavia le gare rally mancano a Tanak, tanto da aver acquistato un simulatore. Ma, alla pari di alcuni suoi colleghi anche di team, ritiene che le sensazioni offerte non siano comparabili alle gare vere, soprattutto nel caso della sua disciplina. «Ci ho provato un paio di volte, ma non è la stessa cosa, e non è certamente la stessa esperienza di quella che di solito facciamo attraverso le foreste». Manca inoltre quella quotidianità da pilota, fatta di altre cose: «È diverso anche quando non lavori insieme al team su base giornaliera. Niente corrisponde al brivido di indossare l’elmetto e all’eccitazione dei rally». E dagli pure torto.
Una cosa che invece non manca per niente è il dover viaggiare in ogni angolo del globo per le gare («Dobbiamo trovare una soluzione in cui possiamo competere ma senza viaggiare»), ma nel frattempo resta in contatto con la squadra, a partire dal team principal Andrea Adamo di cui Tanak può essere considerato il transfert freudiano. «Abbiamo avuto la possibilità di analizzare le gare di apertura di quest’anno – racconta l’estone – per raccogliere un po’ più di esperienza e imparare per il futuro». Tra le persone che l’ex Toyota sente («a volte», visto che il rapporto tra i due, al di là delle gare, pare non sia molto stretto, pare) è il copilota Martin Järveoja, di cui dice: «È uno che vedo ogni giorno da tre anni di seguito. Si sta anche lui godendo il tempo a casa ma gli mancano i rally tanto quanto me. Siamo tutti pronti per ripartire».
“Il rapporto con Hyundai Motorsport è partito meglio di quanto mi aspettassi”
A proposito delle prime gare di quest’anno e che hanno segnato il suo debutto in Hyundai Motorsport, Tanak (che al momento è quinto in classifica dopo tre round, con all’attivo due secondi posti ed il ritiro al Rallye di Monte Carlo) delinea un primo bilancio positivo, non dimenticandosi anche di citare la presenza dell’altro capitano, Thierry Neuville. «L’inizio del mio rapporto con Hyundai Motorsport è stato migliore di quanto mi aspettassi. Sappiamo tutti che Thierry è nella squadra da molto tempo. È stato il pilota di punta. Entrando in un ambiente del genere non ti aspetti lo stesso tipo di attenzione, ma questa squadra è maturata ed ha iniziato ad essere molto forte negli ultimi anni. Sono stato molto sorpreso, in maniera positiva, dall’approccio e credo che questo trasparirà nei nostri risultati quando torneremo dalla pausa. Se hai un buon rapporto con la squadra, ti ripagherà sempre».
Le gare preferite da Ott Tanak
Infine, Tanak si augura si possa salvare dalla tabula rasa del calendario di quest’anno il Rally di Nuova Zelanda, uno dei suoi preferiti ma a rischio per via della chiusura dei confini (tanto è vero che adesso si vocifera possa essere rimpiazzato dal Safari Rally, a sua volta spostato dallo slot di luglio). E conclude: «Non siamo sicuri se ci sarà [il Rally di Nuova Zelanda] o meno. L’altra gara che mi piace davvero è la Polonia, che ovviamente non è più nel calendario. La Finlandia è quella ancora in programma che mi piace molto. Non è difficile per la vettura o le gomme, è solo difficile per i conducenti. È arte del guidare; atterri, sei di nuovo in aria, devi essere nella posizione corretta alla giusta velocità ».
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