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WRC | Con l’era delle nuove Rally1 ci potrebbe essere spazio anche per le attuali World Rally Car

Nel 2022 debutteranno nel WRC le nuove vetture Rally1 ibride, che rimpiazzeranno così le attuali World Rally Car di vertice. Ma che ne sarà di queste ultime, considerando il fatto che il livello prestazionale della nuova generazione (che oltre al powertrain da 100 kW, ovvero 156 cv extra e 180 Nm di coppia da usare però in determinati frangenti, avranno anche un’aerodinamica semplificata, maggior peso, assenza del differenziale centrale e saranno alimentate con un biocarburante) è ancora tutto da comprendere?

L’esperienza non felice del WRC Trophy nel 2017

Quando nel 2017 apparvero le attuali WRC Plus, gli esemplari di classe nelle configurazioni precedenti trovarono accoglienza nel non troppo fortunato WRC Trophy, vinto dal greco Jourdan Serderidis e cancellato dopo un solo anno di vita. Yves Matton, a capo del settore Rally in FIA, ha spiegato a DirtFish che una iniziativa del genere non verrà riproposta per il prossimo anno con le WRC attuali («Alla fine abbiamo consegnato un titolo senza alcun valore», ha spiegato ripercorrendo la stagione del WRC Trophy); tuttavia ha riconosciuto che molti clienti privati vorrebbero competere nella vecchia classe, ovviamente con l’impegno da parte della FIA e del Mondiale di riuscire a mettere assieme dei buoni numeri in termini di partecipazione, per non incappare in un flop come quello di quattro anni fa.

“Le World Rally Car potrebbero essere comunque mantenute all’interno del campionato”

«In questo momento stiamo discutendo per vedere se possiamo usare queste auto [le World Rally Car, ndr] nel 2022. Quello che posso dire ora è che non saranno allo stesso livello di prestazioni che abbiamo al momento», ha puntualizzato Matton su DirtFish, riferendosi probabilmente ad una deminutio che porterebbe le WRC a prima dell’evoluzione del 2017, in modo che possano essere utilizzate più dai gentlemen driver che dai costruttori ufficiali, evitando imbarazzi in termini di prestazioni in un eventuale confronto con le Rally1. «Ho avuto più incontri in Portogallo [durante il Rally, ndr] e credo che possiamo mantenere questa vettura, la WRC, all’interno del campionato», illustra Matton.

“I team che gareggiano negli eventi nazionali? La FIA è a favore di iniziative di questo genere”

Sempre a proposito di World Rally Car, il dirigente FIA ha anche detto la sua, e sempre su DirtFish, sulla pratica di alcuni team – o meglio, di un team quale è Hyundai Motorsport – di partecipare con le proprie auto di alto livello in gara nel Mondiale in competizioni nazionali, come i nostri campionati rally ad esempio, a mo’ di test extra rispetto a quelli ufficiali consentiti dalla FIA.

Matton non ha voluto accendere alcuna polemica, con un atteggiamento molto accomodante nei confronti dei team che intendono macinare chilometri extra in gare non WRC e al di fuori dei test ufficiali: «Voglio ringraziare Hyundai Motorsport per quanto sta facendo nel promuovere il WRC in tutto il mondo. Sono a favore di iniziative di questo genere. E’ molto positivo per il WRC avere queste auto e questi piloti impegnati in eventi più piccoli in giro per il mondo: non si fa altro che promuovere il WRC. Se altri team avessero le stesse motivazioni di Hyundai, e così i loro piloti, allora potrebbero benissimo fare lo stesso anche loro. Sicuramente questa non è una cosa che proibiremo o su cui cambieremo le regole». Insomma, la FIA per bocca del suo dirigente più alto nel settore rally mette una pietra tombale a qualsiasi polemica o malizia nei confronti di Hyundai Motorsport: se una squadra vuole, può benissimo partecipare ad eventi nazionali per mettere a punto le proprie vetture o preziosi chilometri in più.

Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport

Luca Santoro:
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