WRC | Nuove Rally1, spuntano delle critiche sulla posizione dei sedili. La risposta della FIA
Alcuni copiloti criticano la posizione dei sedili
In principio fu Thierry Neuville, da tempi non sospetti il più critico sulle nuove Rally1 ibride che debutteranno nel WRC dal prossimo anno, soppiantando le attuali World Rally Car. Il belga anche di recente ha espresso le proprie rimostranze e scetticismo sugli aspetti prestazionali e relativi anche ai costi e alla sicurezza di queste vetture, ma la sua non è una voce isolata.
Martin Jarveoja: “Come copilota non piace la posizione attuale del sedile”
Sebbene non con gli stessi accenti polemici, le Rally1 sono finite nel mirino anche di qualche navigatore, che si è lamentato della posizione del proprio sedile nell’abitacolo. DirtFish ha riportato le parole di Martin Jarveoja, copilota di Ott Tanak, secondo cui la nuova roll-bar omologata FIA che protegge la vettura ha determinato dei cambiamenti all’interno dell’abitacolo e della loro seduta. «A dirla tutta, come copilota al momento non mi piace affatto la posizione del sedile, perché la FIA ha apportato alcune modifiche. Stiamo ancora lottando per ottenere una posizione migliore con la seduta […]. Non sono un tipo alto, ma per alcuni colleghi più alti di me sarà davvero difficile». Secondo l’estone la posizione è più rialzata rispetto a prima, e si sta più stretti, tanto da «non sentire le mie gambe dopo tre giri di test».
Stuart Loudon: “Alla fine ci si abitua, ma restano aspetti da perfezionare”
Anche Stuart Loudon, al fianco del collaudatore di M-Sport Matthew Wilson per i test con la nuova Ford Puma Rally1, ha ammesso che la posizione è diversa da prima, e il primo impatto non è stato facilissimo. L’abitudine ha fatto poi il resto, visto che il copilota ha spiegato – sempre su DirtFish – di aver passato ormai sei mesi a bordo dell’auto: «Ti siedi molto più avanti e sei posizionato molto più in alto. Ho parlato con Scott [Martin, altro copilota, ndr] e lui non era così entusiasta all’inizio. All’inizio lo sei, ma poi ti ci abitui. […]». Secondo Loudon ci sono aspetti sia positivi che negativi nel nuovo abitacolo delle Rally1: «Sei più lontano dal pianale e noti, specialmente sullo sterrato ruvido, che sei più distante da esso perché non subisci così tanti impatti che ti attraversano la colonna vertebrale, il che è ovviamente una buona cosa. Ma poi pensi, nel peggiore dei casi, se hai un grosso incidente sei molto più vicino al tetto [dell’auto]». Inoltre un ulteriore aspetto che magari i navigatori più alti potrebbero soffrire, e già anticipato da Jarveoja, è il fatto che potrebbero stare stretti, senza poter allungare le gambe come avviene nelle World Rally Car attuali.
La risposta dalla FIA
Interpellato da DirtFish, il direttore tecnico della FIA Xavier Mestelan Pinon ha assicurato sul fatto che questi appunti mossi dai copiloti verranno presi in considerazione, nell’ottica di una collaborazione continua con i team e i loro feedback sulle Rally1. Mestelan Pinon ha affermato che nulla è ancora scolpito sulla pietra, e che sono al lavoro per «regolare l’altezza del conducente e del copilota», e fare in modo che si possa coniugare anche l’aspetto della sicurezza (ricordiamo che tra le altre cose l’unità ibrida può resistere ad impatti di 70 G), in modo tale che l’equipaggio possa ugualmente essere distante «dalla parte superiore, inferiore e laterale della vettura». «Non si è mai troppo al sicuro: ogni volta che possiamo migliorare la sicurezza, allora dobbiamo farlo», ha concluso il direttore tecnico FIA.
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport
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