Una piccola stangata si abbatte su Hyundai Motorsport e soprattutto sull’ormai ex leader della prima giornata effettiva di gara del Rally di Nuova Zelanda, ovvero Ott Tanak.
L’infrazione di Tanak e Neuville
Avevamo lasciato l’estone primo dopo sette prove speciali, ma nella tarda serata di venerdì, quando da noi era mattinata, è saltato fuori da un controllo dei commissari di gara una infrazione relativa alla spinta ibrida della i20 N Rally1 guidata da Tanak e dal compagno di squadra Thierry Neuville durante la PS1 di apertura di giovedì. Entrambi hanno utilizzato un boost superiore ai massimi fissati per quella determinata prova, ovvero 240 kJ: i piloti Hyundai invece hanno sfruttato una spinta energetica di 241,03 kJ e 242,04 kJ.
All’udienza con i commissari di gara per chiarire il fatto, il vicedirettore della squadra Julien Moncet ed il team manager Pablo Marcos hanno riconosciuto l’infrazione, spiegando il fatto che ci sia stato un errore da parte di un ingegnere che non era a conoscenza della novità relativa al valore massimo della spinta elettrica per la PS1, oggetto di una modifica ai sensi del comunicato di gara n.2 del 21 settembre 2022.
Cambia la vetta del Rally Nuova Zelanda
I commissari sportivi hanno comunque rinvenuto il dato che il boost, sfruttato in due occasioni da Tanak ed in una da Neuville, non abbia offerto un notevole vantaggio competitivo, tutt’altro. Ma in ogni caso l’infrazione c’è stata e quindi ad entrambi i piloti è stata inflitta una penalità di cinque secondi, che entrerà a regime alla partenza della penultima giornata di gara di sabato (che incomincerà nella notte italiana).
Ciò significa che da domani – o meglio, da stanotte – il Rally di Nuova Zelanda ripartirà non più con Tanak in testa, bensì con Elfyn Evans, che inizialmente era staccato di due decimi di secondo dall’estone. Il resto della classifica resta invariato, compreso il sesto posto di Neuville, il cui ritardo dalla vetta però salirà a 50,4 secondi.