WRC | Rally Italia Sardegna 2020, Ogier: “Potrebbe andare meglio. Correre nel 2021? I miei piani non dipendono dal format del campionato”
Ogier ai nostri microfoni
DA ALGHERO – Eccoci con un nuovo appuntamento con i commenti di piloti impegnati al Rally Italia Sardegna 2020. Conclusa la seconda mattinata, siamo andati nella Media Zone allestita al porto di Alghero per fare un veloce punto della situazione con Sébastien Ogier.
Dopo 10 prove speciali su sedici in tutto il francese di Toyota è agganciato nella lotta del podio, dove è attualmente terzo con un gap di tre secondi da Thierry Neuville e 34,6 da Dani Sordo, al momento leader della corsa. Con la sua solita tenacia e sangue freddo Ogier sta lottando contro il grip e pure con imprevisti come lo stallo della sua vettura nell’ultima PS di questa mattina, ma comunque nulla di paragonabile al disastro continuo dello scorso anno in Sardegna.
Ogier: “La Toyota Yaris WRC resta piacevole da guidare”
Il sei volte campione del mondo si è fermato ai nostri microfoni, e gli abbiamo chiesto dove trovi la spinta per correre e lottare nel WRC dopo le sue ultime rimostranze sul regolamento di gara, che impone ai piloti in testa alla classifica come lui di partire per primi durante tutta la giornata inaugurale della competizione: una regola in parte stralciata nei precedenti round, sempre su sterrato, dell’Estonia e della Turchia, anche perché a differenza della Sardegna parliamo di due round con due sole giornate e non tre. «Va bene così – ha risposto Ogier – proseguiamo con piacere nel WRC, stiamo andando veloci, l’auto è piacevole da guidare… Per quanto riguarda oggi, è stato un buon giro per noi, non perfetto perché non ero al limite nei primi passaggi e quando nei secondi stavo andando più forte, il motore ha stallato. Ma comunque va bene per ora, stiamo lottando per il secondo posto, ma potrebbe andare meglio».
“Non cambierò i miei piani già presi su una eventuale nuova stagione nel WRC “
Parlando dei massimi sistemi, il format del WRC dovrebbe cambiare a suo parere, anche per invogliarlo a correre veramente un altro anno e ritardare il suo addio al Mondiale (che tra l’altro tutto tace riguardo al vagheggiato rinnovo, sia da Ogier che da Toyota Gazoo Racing)? «No, qualunque cosa accada non cambierò i miei piani, questa stagione in più di cui ho parlato è dovuta alla situazione davvero particolare che stiamo vivendo con il Covid, in cui abbiamo avuto tanto tempo libero e un campionato molto corto». Ovvero: se correrò anche nel 2021, cosa che ormai sembra assodata anche dalle parole del diretto interessato, sarà per colpa della stagione in piena pandemia che abbiamo vissuto, e qualunque sia il format del WRC, questo dettaglio non peserà sulla mia scelta. Ha inoltre aggiunto: «Nel WRC2 c’è paradossalmente una competizione più accesa e combattuta».
Matton ribatte ad Ogier
Intanto Yves Matton, direttore Rally per la FIA, in serata ha risposto alle critiche di Ogier in punta di fioretto: «Non voglio spendere molto tempo su questa cosa – ha puntualizzato il belga intercettato da DirtFish -. Voglio dire che, in primo luogo, non ho sentito nulla dall’attuale leader del campionato, che forse è quello che deve lamentarsi di più», riferendosi ad Elfyn Evans, che nella giornata di venerdì è partito per primo sulle strade sterrate, seguito subito dopo dal compagno di squadra francese. Ricordiamo, per chi fosse a digiuno di rally, che aprire le strade su terra significa trovare condizioni più disagevoli e con meno grip rispetto a coloro che partono dietro di te.
«Per tornare su quello che ha detto Ogier – prosegue Matton – lo invito a unirsi ai gruppi di lavoro e alle commissioni, che stanno lavorando ai rally perché è da molto tempo che cerchiamo di avere rappresentanti dei piloti, e non abbiamo nessuno. È il benvenuto […] per essere il rappresentante dei piloti, per aiutare a gestire questo campionato nel modo giusto ai suoi occhi». Peccato che, dal parco assistenza, il diretto interessato abbia liquidato queste parole con un eloquente «sono pure str…ate», da quanto riportano quelli di DirtFish. Siamo davanti alla coda velenosa tra il campione più in vista del WRC e il suo campionato, in una stagione che evidentemente ha acceso il nervosismo di molti.
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