WRC | Rally Italia Sardegna 2020 in autunno, i possibili cambiamenti: verso Alghero come unica sede
Previsto un taglio del percorso
Nel nuovo calendario del WRC 2020, riscritto dopo gli effetti nefasti di una pandemia tutt’ora presente a livello globale, il Rally Italia Sardegna è stato l’unico evento inizialmente rinviato che il WRC Promoter è riuscito a recuperare. Una concomitanza di situazioni favorevoli, come l’andamento dei contagi in Italia e nell’isola e il supporto economico da parte della Regione, oltre ad una logistica sostenibile, ha fatto sì che la gara prevista inizialmente a giugno non venisse depennata dalla stagione 2020, ma venisse recuperata nel weekend del 29 ottobre – 1 novembre.
Rally Italia Sardegna 2020: salta Olbia?
Il ritorno del RIS in autunno – l’ultima volta avvenne nel 2012 – non sarà però la sola novità, visto che necessariamente il format della competizione sarà rivisto, come subiranno dei cambiamenti anche le altre gare rally del WRC secondo le linee guida diramate dalla FIA. Da alcune voci che circolano, captate anche da noi e che riportano altri media come il sempre ben informato DirtFish, si partirà da un ripensamento della logistica, con la base del Rally Italia Sardegna fissata esclusivamente ad Alghero. Quest’anno infatti ci sarebbe dovuta essere la doppia sede con il ritorno di Olbia, come avvenne più o meno nel 2017 quando costa ovest e costa est dell’isola collaborarono spartendosi il programma dell’evento. La città gallurese doveva ospitare la prova spettacolo, format che non ha più cittadinanza ai tempi del Covid-19 e dei divieti di assembramento, per poi proseguire il resto della competizione nella zona nord ovest della Sardegna.
Gli assestamenti nel programma del Rally Italia Sardegna 2020
Il programma dovrebbe comunque ancora disputarsi in tre giornate, ma con un taglio di una cinquantina di chilometri di gara, per un totale di un centinaio il venerdì ed il sabato ed una sessantina la domenica, come ha rivelato una fonte anonima al sito di DirtFish. Considerando inoltre che in autunno il sole tramonta presto, alcuni trasferimenti potrebbero essere percorsi nell’oscurità: sappiamo che le regole dei rally prevedono il rispetto del Codice della Strada in questi tratti da parte degli equipaggi, cosa che comporterebbe delle velocità meno elevate e quindi tempi più dilatati tra una prova speciale e l’altra. Possibile quindi che venga anticipata la partenza della gara in ogni tappa.
Le temperature non saranno quelle infernali di giugno, ma non c’è da aspettarsi un clima simile all’evento che prima del coronavirus si sarebbe dovuto disputare nello stesso periodo, il Rally del Galles: ci sarà più fresco, ma in Sardegna è sempre più frequente avere autunni miti, quasi primaverili, con condizioni per niente rigide che possono protrarsi sino a dicembre inoltrato (ad Alghero in ottobre non è assurdo andare ancora al mare, per dire).
Sticchi Damiani: “Sulla conferma non ci sono mai stati dubbi”
Sparisce dal programma inoltre il Campionato Italiano Rally, che già in precedenza aveva confermato l’assenza del Rally Italia Sardegna dalla stagione 2020 rivisitata. Avremo quindi una start list meno fitta ma se non altro ACI Sport è riuscita a salvare l’evento, come ha commentato soddisfatto il presidente ACI Angelo Sticchi Damiani: «Siamo naturalmente felici che sia stata assegnata una nuova data al Rally Italia Sardegna dalla FIA e dalla WRC Promoter. Sulla conferma della gara nel FIA World Rally Championship, data la qualità espressa dal nostro Rally Italia Sardegna, considerato da tutti ormai come una delle migliori gare del mondiale, non c’erano mai stati dubbi, ma il lavoro per trovare una nuova data è stato lungo e non semplice. Un lavoro che comunque continua per la messa a punto degli accordi definitivi. Ora possiamo solamente aggiungere che la Regione Sardegna ci sarà ancora una volta vicina e che la trattativa con il Promoter sta andando avanti per fare in modo che tutti contribuiscano in maniera fattiva a realizzare un’edizione del rally sempre nel segno della massima qualità organizzativa. Come di consueto – conclude Sticchi Damiani – un ringraziamento particolare va al Presidente della FIA Jean Todt, che ancora una volta si è rilevato decisivo, dimostrando la sua vicinanza al mondo del motorsport disputato in Italia».
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