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WRC | Dopo il GP di Suzuka, rischia anche il Rally del Giappone?

Il prossimo 11-14 novembre il WRC 2021 si dovrebbe concludere con il Rally del Giappone, e se usiamo il condizionale non è per una scelta a casaccio viste le ultime notizie che arrivano dal Sol Levante.

Salta il GP di Suzuka, in bilico il Rally del Giappone

Il GP di Formula 1 sulla pista di Suzuka, previsto inizialmente nel fine settimana del 10 ottobre, non avrà luogo. Cancellato di netto per il secondo anno di fila a causa della pandemia, di comune accordo tra organizzatori, promoter, FIA e autorità governative, con la serie che quindi dovrà riorganizzare il proprio calendario. Ora, questo annullamento potrebbe avere delle conseguenze anche sull’evento valido per il WRC, che si terrà nella prefettura di Aichi e Gifu un mese dopo?

La riuscita delle Olimpiadi tra luglio ed agosto, che alla fine si sono svolte regolarmente pur tra mille difficoltà e che a breve proseguiranno con le Paralimpiadi (dal 24 agosto al 5 settembre), aveva dato una iniezione di (seppure cauto) ottimismo sulla riuscita di altri grandi eventi sportivi sul territorio giapponese, incluso quindi anche il Rally assente nel calendario del Mondiale negli ultimi undici anni. Ma la cancellazione del GP di Suzuka, che fa il paio con l’annullamento della tappa della MotoGP di Motegi avvenuta in precedenza, pone la riuscita dell’evento WRC a repentaglio. 

Il Covid non dà tregua al Giappone

Che la situazione pandemica in Giappone fosse molto delicata, comunque, non è una novità dell’ultimo minuto: gli stessi Giochi Olimpici di Tokyo sono stati in bilico sino alla cerimonia di apertura, considerata l’impennata continua di contagi che attualmente ha toccato quota di quasi ventimila casi nelle ultime ventiquattro ore, con più 1.500 pazienti ricoverati con sintomi gravi, in particolare proprio nelle prefetture dove si terrà il rally a novembre. Inoltre il Governo ha prorogato lo stato di emergenza sino al 12 settembre.

E se Monza sostituisse il Giappone?

Stando così le cose, senza un netto miglioramento sussiste il concreto rischio che l’evento venga cancellato per il secondo anno di fila. E se così fosse, le strade alternative potrebbero essere due per la FIA e il WRC Promoter: lasciare il campionato con undici appuntamenti (sempre più dei sette dello scorso anno), con la Spagna ultimo round, oppure rivolgersi al tesoretto delle gare di riserva. Una candidata solida c’è già, forte anche del debutto positivo avvenuto nel 2020 proprio come sostituta in corsa a fine stagione, ovvero Monza. Attendiamo sviluppi. 

Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing

 

Luca Santoro:
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