WRC | Rally Giappone 2022, Neuville si assicura l’ultima vittoria della stagione
Hyundai rovina la festa a Toyota
Il primo anno dell’era ibrida del WRC si è chiuso con la vittoria di Thierry Neuville nell’ultimo appuntamento di stagione, il Rally del Giappone di ritorno nel calendario dopo un decennio di assenza ma che non ha brillato in termini organizzativi.
Neuville e Tanak sul podio in Giappone
Tra una prima giornata in cui si è disputata in maniera completa solo una prova speciale e persino un’auto civile finita assurdamente nel percorso di gara mentre essa era in corso (cara grazia se si sia evitata la tragedia, con la FIA che ha tirato le orecchie agli organizzatori), anche il tredicesimo appuntamento del WRC 2022 alla fine è andato in archivio. Sugli asfalti tecnici ed insidiosi di questa tappa del Mondiale, tra tunnel stregati e strade rese più complicate da gestire a causa anche del foliage sul fondo, Neuville ha confermato la propria leadership ottenuta nella penultima giornata anche nelle ultime cinque prove speciali (la Asahi Kougen da 7,52 km e la Ena City da 21,59 km da ripetere ognuna una seconda volta, inframezzate dalla Nenoue Plateau da 11,60 km), dove alla fine è comparsa per la prima volta pure la pioggia.
E Hyundai Motorsport ha chiuso in gloria un anno davvero difficile per lei, non solo in termini sportivi (la prima parte della stagione è stata veramente in salita) ma anche in termini organizzativi e di equilibri di squadra: la vittoria di Neuville, la seconda per lui in questo 2022 dopo quella ottenuta all’Acropolis Rally, si è accompagnata al secondo posto ottenuto da Ott Tanak, che ha chiuso con un podio la sua avventura tumultuosa (soprattutto nell’ultimo anno) con Hyundai.
Toyota terza con Katsuta, l’occasione mancata da Evans
I due ormai rivali in casa, staccati da poco più di un minuto, hanno rovinato la festa a Toyota Gazoo Racing, campionessa tra i Costruttori e tra i Piloti 2022, un asso pigliatutto che però ha mancato la ciliegina sulla torta, il trionfo nella terra del marchio automobilistico nipponico.
Certo, a due minuti da Neuville ed al terzo posto si è classificato Takamoto Katsuta, gloria locale al terzo podio in carriera, ma per il resto risultati sotto le attese. Elfyn Evans è stato leader della corsa alla fine della prima giornata e nella mattinata successiva, per poi lamentare un problema che lo ha attanagliato lungo tutta la stagione, ovvero uno scarso feeling con la GR Yaris Rally1. Arrivato comunque a sei decimi di distacco da Neuville all’inizio di oggi, il gallese ha poi perso terreno anche perché dalle informazioni (sbagliate, evidentemente) della squadra meteo di TGR non si pensava che stamane sarebbe arrivata la pioggia.
Evans quindi, a differenza di Neuville, non ha montato gomme da bagnato, mentre il belga ha optato per due Pirelli soft, due hard e due Cinturato da pioggia. Aggiungiamo poi una foratura improvvida nella PS16 (dove il pilota Toyota si è ritrovato con quasi due minuti di ritardo in classifica), ed il quadro è completo per il povero Evans, che sperava di chiudere una stagione non eccezionale ripagando la squadra con un podio.
Gli altri piazzamenti
Quarto posto per Sébastien Ogier, che per la prima volta ha condiviso un abitacolo con il nuovo navigatore Vincent Landais in luogo di Benjamin Veillas. Primo nella PS1 di apertura di giovedì, il campionissimo francese ha pagato dazio per via di una foratura il venerdì, pur mettendo in atto una delle rimonte da fuoriclasse tipiche del suo repertorio.
Buon sesto posto per Gus Greensmith, unica (magra) soddisfazione di una M-Sport partita benissimo nel WRC 2022 con la vittoria del Rallye di Monte Carlo (grazie a Sébastien Loeb, pilota part-time), per poi confermarsi anche quest’anno terza forza del campionato dietro a Toyota e Hyundai, nonostante una performante, ambiziosa ma forse non molto affidabile Ford Puma Rally1. Non a caso lo stesso Greensmith ha accusato un danno all’albero di trasmissione ed un problema al servosterzo della sua vettura.
Peggio, purtroppo ed ancora una volta, per Craig Breen, costretto al settimo ritiro in questa stagione con i galloni da capitano di M-Sport ma condizionata da troppi episodi sfavorevoli. Al debutto con il nuovo navigatore James Fulton al posto dello storico Paul Nagle, l’irlandese è finito fuori strada sbattendo contro un guard rail nel venerdì mattina, lasciando la gara per ritornare il giorno dopo e chiudere mestamente con un 24esimo piazzamento finale (pur consolandosi con il miglior tempo nelle ultime due prove speciali, giovando anche del fatto di aver montato quattro gomme da bagnato).
Precipita Rovanpera, la i20 di Sordo in fiamme
Male anche il campione WRC 2022 Kalle Rovanpera, 12esimo a dieci minuti dalla vetta a causa dell’impatto con una parete rocciosa sabato mattina (equipaggio ok ma GR Yaris Rally1 abbastanza danneggiata) per poi ritrovarsi con un cerchio divelto e la necessità di montare una gomma già bucata avendo finito quelle di riserva. Decisamente peggio Dani Sordo, con il caso di questo Rally del Giappone, ovvero la i20 N Rally1 andata a fuoco nella PS2 del tunnel stregato di Isegami di venerdì mattina: anche qui fortunatamente tutti bene, ma è l’unica macchia di un fine settimana altrimenti perfetto per Hyundai Motorsport, con lo spagnolo che aveva fatto presente al team un odore sospetto di carburante nella vettura, forse un po’ sottovalutato dalla squadra.
Decimo assoluto Heikki Kovalainen, ex Formula 1 e campione nazionale in Giappone nel 2022.
Emil Lindholm campione WRC2 2022
Nel WRC2 vince per la prima volta nella sua carriera Grégoire Munster, sulla i20 N Rally2, ma il titolo è andato ad Emil Lindholm su Skoda Fabia Rally2 Evo, terzo dietro al pilota ufficiale Hyundai per questa categoria Teemu Suninen.
Il neocampione del WRC2 si giocava le sue carte contro Andreas Mikkelsen, leader di classifica rimasto a casa avendo terminato la lista dei sette appuntamenti obbligatori che il regolamento impone a chi corre in questa categoria del Mondiale (si può al limite solo scegliere quali), e Kajetan Kajetanowicz. Quest’ultimo però si è tirato fuori dalla contesa il venerdì andando fuori strada con la propria Fabia Rally2 Evo e danneggiandola in maniera tale da non poter continuare.
A Lindholm bastavano nove punti per ottenere il titolo, e così è stato. Mazziati i due rivali, anche un Mikkelsen che ora si ritrova senza certezze per il suo 2023, sperando che qualche posto si liberi tra i tre team ufficiali che competono nel WRC.
Miele e Beltrame campioni WRC2 Masters
Infine, per l’Italia è arrivato il titolo WRC2 Masters grazie a Mauro Miele e Luca Beltrame, equipaggio in gara sulla Fabia Rally2 Evo ed artefici di una stagione davvero esaltante, con le vittorie di categoria al Rallye di Monte Carlo ed in Estonia a completare il loro quadro con un titolo di livello mondiale nel rally che il nostro Paese non otteneva dal 2018 (successo iridato di Enrico Brazzoli nel WRC3).
Miele ha commentato al traguardo: «Sono così felice che non riesco a crederci! È un bellissimo risultato per noi. Quarant’anni dopo il mio trionfo nel motocross, ho ottenuto un nuovo titolo, questa volta su un’auto da rally».
Rally del Giappone 2022, classifica finale
POS. | PILOTA | VETTURA | TEMPO / DISTACCO | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | T. NEUVILLE | 2:43:52.3 | |||||||
2 | O. TÄNAK | +1:11.1 | |||||||
3 | T. KATSUTA | +2:11.3 | |||||||
4 | S. OGIER | +2:23.6 | |||||||
5 | E. EVANS | +4:05.1 | |||||||
6 | G. GREENSMITH | +4:07.4 | |||||||
7 | G. MUNSTER | +7:50.8 | |||||||
8 | T. SUNINEN | +8:12.4 | |||||||
9 | E. LINDHOLM | +8:25.6 | |||||||
10 | H. KOVALAINEN | +8:59.8 |
WRC 2022, classifiche finali
–Costruttori:
1 TOYOTA GAZOO RACING WRT 525 punti
2 Hyundai Shell Mobis World Rally Team 455
3 M-Sport Ford World Rally Team 257
4 Toyota Gazoo Racing World Rally Team NG 138
–Piloti:
1 K. ROVANPERA 255 punti
2 O. Tänak 205
3 T. Neuville 193
4 E. Evans 134
5 T. Katsuta 122
6 S. Ogier 97
7 C. Breen 84
8 D. Sordo 59
9 E. Lappi 58
10 G. Greensmith 44
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