WRC | Rally del Galles 2018: anteprima ed orari
La guida completa al Rally del Galles 2018
Prosegue a tappe serrate il cammino del Mondiale Rally 2018, giunto ormai agli ultimi tre appuntamenti stagionali. La carovana degli equipaggi e team si sposta per il weekend dal 4 al 7 ottobre in Gran Bretagna, per il Dayinsure Wales Rally GB, che per comodità e consuetudine chiameremo semplicemente Rally del Galles. Ancora una volta si correrà sugli sterrati ed ancora una volta non mancheranno insidie che potrebbero scatenare potenziali colpi di scena. Vediamo nel dettaglio il percorso con le novità di quest’anno, il programma con gli orari e come vedere l’evento in tv e in streaming. Ed ovviamente faremo il punto sulla stagione fin qui disputata.
Rally del Galles 2018: il percorso e il programma
La prova nasce nel 1932 come Royal Automobile Club Rally ma la sua fisionomia attuale viene introdotta solo nel 1960, anno dal quale la gara si è caratterizzata per le sezioni dentro la foresta, uno degli aspetti più iconici dell’evento. A partire dal 2000 il fulcro della competizione è sempre stato il Galles, mentre in passato gli sconfinamenti in Inghilterra e in Scozia erano la norma. Curiosità: nel 2005 il Millenium Stadium di Cardiff (oggi noto come Principality Stadium, casa del calcio e del rugby gallese) ha ospitato la prima prova indoor nella storia del WRC.
Inserito in uno scenario da cartolina nel tipico paesaggio inglese alla John Constable, con giusto il rombo di 300-400 cavalli a creare un po’ di scompiglio in questa cornice bucolica ed autunnale, l’evento si sviluppa dalla base del parco assistenza fissata a Deeside nel Flintshire, contea nel nord del Galles: sono previste 23 prove speciali per un totale di 318,34 km cronometrati che si svolgeranno tra il nord ed il centro del Paese.
Si parte giovedì con la prova al crepuscolo di Tir Prince, 1,70 km con alcuni salti spettacolari. La giornata di venerdì invece prevede due giri di tre speciali nella parte settentrionale, divisi a metà mattinata da due PS particolari pensate per offrire spettacolo, ovvero nelle cave di Ardesia localizzate nello montagne di Snowdonia, una delle tre riserve naturali del Galles: le Slate Mountains 1 e 2 sono prove molto brevi (1,63 km) da percorrere una dopo l’altra, e rappresenteranno una concessione alla promozione turistica del luogo.
Sabato si scende più a sud e sarà una lunga giornata, con ben 150 km da percorrere senza alcuna sosta prevista al parco assistenza (al limite ci sarà la possibilità di sostituire le gomme nella cittadina di Newton, all’ora di pranzo): ergo, qualora capitasse qualche imprevisto alle vetture dei piloti saranno dolori amari. Sempre sabato sono in programma i doppi giri su alcune sezioni iconiche del Rally come quelle di Myherin, Sweet Lamb Hafren, Dyfi e Gartheiniog. La prima PS in particolare non si presenta nella versione completa ma in quella da 20,28 km, giacché una parte delle strade a nord sono inaccessibili. Tuttavia parliamo di una prova che ha fatto la storia dell’evento e che si staglia per la velocità che offre, le curve rapide e il paesaggio sulla brughiera inglese.
Si torna a nord nel finale di domenica, nuovamente in zona Snowdonia con tre PS che si inoltrano nelle foreste e due concessioni agli asfalti sul promontorio del Great Orme, in prossimità della città di Llandudno dove si terrà il gran finale. Da notare il fatto che la Power Stage, che si svolgerà sui 14,76 km di Gwydir, è prevista come seconda prova della giornata e non alla fine, come solitamente avviene (cosa che potrebbe cambiare le tattiche dei team e dei piloti, in cerca dei punti preziosi messi in palio dalla PS).
Il percorso del 2018 del Rally del Galles fa tesoro delle critiche all’evento piovute negli anni scorsi dagli addetti ai lavori, che lamentavano una eccessiva lunghezza dei trasferimenti e gli sconfinamenti sulle strade pubbliche cittadine tra una prova e l’altra. Di conseguenza gli organizzatori hanno approntato un tracciato più difficile e competitivo, allungano i tratti cronometrati a spese di quelli di mero spostamento anche con brevi sezioni su asfalto: è il caso della Penmachno di venerdì, in versione estesa, e l’unione tra la Brenig e l’Alwen che ha determinato la PS più lunga del programma (29,13 km).
La tipologia delle strade da affrontare è rappresentata dagli sterrati lungo foreste e brughiere, alcune di essi non molto frequentati dai veicoli di uso quotidiano. La particolarità della terra gallese, rispetto ad altri Rally su questo tipo di fondo, è che non viene sollevata polvere giacché parliamo di uno sterrato molto più pesante e materico e che crea molto più grip, sempre che non piova (e succede di frequente): in tal caso le strade diventano fangose e parecchio più insidiose soprattutto dopo essere state percorse più volte. Si tratta di uno degli aspetti critici della gara, assieme alla variabile climatica che può mutare da un istante all’altro e alle insidie portate dalla nebbia fitta tipica di queste zone. Alcune sezioni inoltre restano umidicce nonostante condizioni generali di asciutto, per non parlare poi dei rischi portati dai tronchi accatastati a bordo strada.
A fine articolo il programma completo (gli orari sono riportati al nostro fuso, il Galles è un’ora indietro).
Rally del Galles 2018: come vederlo in tv e streaming
In chiaro sarà possibile seguire gli approfondimenti in differita su Sportitalia, canale 60 e 153 del Digitale Terrestre, che trasmette una settimana dopo l’evento il magazine dedicato SI Motori – Speciale WRC.
Per il resto rimane DAZN, la piattaforma che trasmette in streaming dal calcio alle MMA ed offre uno spazio anche al WRC, con dirette ed highlights completi (vi consigliamo il recap del precedente Rally di Turchia, molto completo e ben curato): per iscriversi basta andare sul sito ufficiale o connettersi con la app tramite le smart tv compatibili; se si possedeva già un abbonamento Mediaset Premium il servizio è invece già incluso. Infine sempre sul fronte streaming c’è l’offerta a pagamento del canale ufficiale del campionato, WRC+ All Live, che propone di tutto: dirette, commenti, camera car, conferenze stampa ed altri approfondimenti.
Il punto sul campionato prima del Rally del Galles 2018
Nell’ultima puntata di questo pazzesco WRC 2018 avevamo lasciato Ott Tanak e Toyota fare il tutto esaurito al Rally di Turchia: in una tappa del Mondiale foriera di colpi di scena l’estone riesce ad avere la meglio sugli avversari in lotta per il titolo ed allunga in classifica, balzando al secondo posto tra i piloti mentre la casa giapponese si porta anch’essa al primo posto tra i costruttori, sebbene scalzando Hyundai di poco.
Ogni appuntamento del WRC fa storia a sé, ma se Tanak mantiene questo ritmo e Toyota continuerà a definire un set-up competitivo e che possa esprimere al meglio il talento del suo pilota allora per gli avversari saranno guai, soprattutto per Thierry Neuville e Sébastien Ogier. Il belga sulla Hyundai i20 Coupé WRC nell’ultimo Turchia ha passato un weekend tormentato, salvandosi in corner dopo un ritiro grazie ad una straordinaria prestazione nella Power Stage, che gli ha regalato cinque punti per tenere ancora saldo il suo primo posto in campionato. Si ritrova un avversario tosto in più rispetto all’inizio della stagione, ovvero un Tanak vincitore delle ultime tre tappe del Mondiale, sia su asfalto che su sterrato. Ad inizio 2018 sembrava che la faccenda del titolo iridato fosse un tango tra Neuville ed Ogier, poi dall’estate si è aggiunto il terzo incomodo, da outsider a serio candidato per il trionfo capace di portarsi a casa ben 87 punti su 90 disponibili. Se il belga stava guidando senza troppi problemi la classifica a partire dal Rally del Portogallo, il margine di Tanak si è via via assottigliato ai danni di Ogier, prima leader ad inizio anno, poi scivolato secondo ed attualmente terzo. L’anno scorso il francese pluricampione WRC trionfò proprio in Galles conquistando in anticipo il suo quinto titolo, mentre Neuville non è andato oltre due podi nel 2016 e nel 2017 (e neppure Hyundai ha mai vinto in Gran Bretagna). Anche Tanak non ha mai ottenuto successi nella prova gallese – al massimo un secondo posto nel 2016 – ma le motivazioni lo potrebbero spingere a stracciare il record di tre vittorie consecutive di Ogier firmato due anni fa. Vedremo se il francese, apparso un po’ in difficoltà dal Rally Italia Sardegna in poi, potrà regalare un’ultima soddisfazione alla M-Sport e ripagarla dalla delusione di vedere il suo pezzo pregiato tornare in Citroen dal 2019. Sebbene dalle parti della squadra si ostenti un velato pessimismo, restano 90 punti da accaparrarsi in questo rush finale del campionato, cosa che potrebbe far gola ad un Ogier il cui orgoglio è pari al talento.
E mentre infuria il valzer del mercato piloti (con alcuni colpi a sorpresa, come Esapekka Lappi che si accaserà in Citroen e la Toyota che a sua volta farà ritornare il figliol prodigo Kris Meeke nel WRC dal 2019), gli equipaggi si preparano a dare il massimo per confermare le proprie posizioni nel team o impressionare positivamente potenziali “acquirenti”: abbiamo approfondito la vigilia in casa Citroen, dove Craig Breen potrebbe essere confermato mentre Mads Ostberg ancora non ha certezze sul suo 2019, e a cui occorrerà replicare una prestazione come quella vista in Finlandia per riuscire a trovare maggiori sicurezze sulla sua futura sistemazione.
Per quanto riguarda il WRC2 sarà assente in Galles Jan Kopecký, di conseguenza a Pontus Tidemand si presenta la doppia chance per riuscire a riscattarsi dal ritiro in Turchia ed insidiare la vetta occupata dal compagno di squadra in Skoda. Gus Greensmith, attuale terzo, giocherà in casa e sarà uno dei piloti da tenere d’occhio, così come c’è curiosità intorno alla prima uscita ufficiale su Citroen C3 R5 del neoacquisto Ole Christian Veiby; sulla stessa vettura anche Stephane Lefebvre e Simone Tempestini, quest’ultimo reduce da una prestazione straordinaria in Turchia coronata dal secondo posto nel WRC2. Attenzione anche al giovanissimo (diciotto anni compiuti da poco) Kalle Rovanpera, fresco talento di Skoda, sul podio di categoria in Germania, di cui si è ipotizzato un futuro molto prossimo in WRC. Anche Fabio Andolfi è reduce da un podio in terra tedesca, e torna in pista (o meglio, su strada) per cercare di ottenere altre soddisfazioni anche su sterrato (fondo su cui ha ottenuto un lusinghiero quinto posto in Sardegna). Tra gli altri piloti della categoria cadetta citiamo anche Chris Ingram, capace di ottenere buoni piazzamenti in Turchia, ed Eric Camilli, che dalla prossima tappa in Catalogna correrà per Volkswagen.
In WRC3 la sfida si concentrerà tra il pilota di casa Tom Williams e Louise Cook su Ford Fiesta R2, e il finlandese Taisko Lario ed Enrico Brazzoli al volante invece della Peugeot 208 R2.
Rally del Galles 2018: programma completo ed orari
Giovedì 4 Ottobre
9.00: Shakedown Clocaenog (3,37 km)
16.15: Partenza (Deeside)
20.00: SS 1 – Tir Prince (1,70 km)
21.05: Parc fermé (Deeside)
Venerdì 5 Ottobre
7.45: Service A (Deeside – 15 min)
8.56: SS 2 – Clocaenog 1 (7,67 km)
9.32: SS 3 – Brenig 1 (29,13 km)
10.47: SS 4 – Penmachno 1 (16,95 km)
11.40: SS 5 – Slate Mountain 1 (1,63 km)
11.47: SS 6 – Slate Mountain 2 (1,63 km)
14.11: Service B (Deeside – 30 min)
15.37: SS 7 – Clocaenog 2 (7,67 km)
16.13: SS 8 – Brenig 2 (29,13 km)
17.28: SS 9 – Penmachno 2 (16,95 km)
20.02: Flexi service C (Deeside – 45 min)
Sabato 6 Ottobre
6.30: Service D (Deeside – 15 min)
9.35: SS 10 – Myherin 1 (20,28 km)
10.15: SS 11 – Sweet Lamb Hafren 1 (19,95 km)
11.28: SS 12 – Dyfi 1 (19,48 km)
12.02: SS 13 – Gartheiniog 1 (11,26 km)
13.08: SS 14 – Dyfnant (8,30 km)
15.52: SS 15 – Myherin 2 (20,28 km)
16.32: SS 16 – Sweet Lamb Hafren 2 (19,95 km)
17.45: SS 17 – Dyfi 2 (19,48 km)
18.19: SS 18 – Gartheiniog 2 (11,26 km)
29.37: Flexi service E (Deeside – 45 min)
Domenica 7 Ottobre
6.25: Service F (Deeside – 15 min)
8.22: SS 19 – Elsi (10,06 km)
9.08: SS 20 – Gwydir 1 Power Stage (14,76 km)
10.16: SS 21 – Great Orme Llandudno 1 (8,03 km)
11.29: SS 22 – Gwydir 2 (14,76 km)
13.18: SS 23 – Great Orme Llandudno 2 (8,03 km)
13.29: Finish (Llandudno)
Classifiche WRC 2018 prima del Rally del Galles
Classifica piloti:
1. Thierry Neuville – 178 punti
2. Ott Tänak – 164
3. Sébastien Ogier – 154
4. Esapekka Lappi – 88
5. Jari-Matti Latvala – 75
6. Andreas Mikkelsen – 75
7. Dani Sordo – 60
8. Elfyn Evans – 59
9. Teemu Suninen – 54
10. Hayden Paddon – 49
Classifica costruttori:
1. Toyota Gazoo Racing – 284 punti
2. Hyundai WRT – 279
3. M-Sport Ford WRT – 244
4. Citroën Total Abu Dhabi WRT – 169
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