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WRC | Il mutevole Rally Croazia di Toyota: doppietta sul podio con Ogier ed Evans, testa della classifica ma quanti imprevisti

Il Rally di Croazia di Toyota Gazoo Racing ha riservato una serie di sfaccettature tutte diverse, in una sinusoide che andava da momenti negativi ad altri più felici, sino all’incredibile finale. La vittoria è andata a Sébastien Ogier, al suo secondo successo stagionale dopo il Rallye di Monte Carlo, con soli sei decimi di vantaggio sul compagno di squadra Elfyn Evans, in testa nella giornata conclusiva sino alla penultima prova speciale. Poi, nella decisiva Power Stage, il francese ricuce il risicato gap di 3,9 secondi dal gallese, e si porta a casa una vittoria per niente scontata.

Ogier non si è fatto mancare nulla al Rally di Croazia

Già, perché nel tratto di trasferimento verso la PS17 di domenica (ricordiamo che in tutto erano venti le prove speciali) Ogier impatta contro una BMW Serie 1, rovinando la portiera del lato navigatore della Toyota Yaris WRC. Equipaggio incolume, compreso Julien Ingrassia, così come l’autista dell’altra vettura, ma da lì è nata una incomprensione con i poliziotti locali accorsi sul luogo del sinistro, cosa che ha poi comportato una multa per Ogier (anche per essere poi passato con il rosso) e una squalifica sospesa (vi abbiamo fornito la versione breve di una disavventura che abbiamo approfondito a parte). Prima ancora il sette volte campione del mondo ha dovuto rincorrere il leader della corsa nonché rivale Thierry Neuville nella prima giornata di gara, partendo malissimo con una foratura nelle prime fasi di gara per poi proseguire meglio, sfondando tra l’altro il tetto di 600 prove speciali vinte in carriera ed arrivando a 7,7 secondi dal belga di Hyundai. Nella penultima giornata Ogier spodesta Neuville, complice anche una migliore scelta delle gomme sugli asfalti con poco grip del Rally di Croazia, ed infine nell’ultima tappa di domenica a prendere le redini del comando è stato Evans, per poi soccombere all’assalto del compagno di squadra nella Power Stage, pur con la portiera fracassata e l’aerodinamica compromessa.

«Questo fine settimana è stato un vero e proprio ottovolante di emozioni», commenta, per l’appunto, il vincitore del Rally Croazia. «Non ero sicuro di poter ancora vincere dopo tutto quello che è successo, ma penso che tutti sappiano che non mi arrendo mai e ho cercato di continuare a lottare fino alla fine. Penso anche ad Elfyn, che ha fatto un buon lavoro questo fine settimana ed è stato particolarmente forte questa mattina [ieri, ndr]. Ma abbiamo avuto un buon ritmo questo fine settimana e subito solo alcuni problemi che a volte ci hanno rallentato. È bello condividere il podio in un’altra doppietta per la squadra».

Evans e la frustrazione per la vittoria mancata

Ogier ha fatto un errore di valutazione, forse dettato dallo stress agonistico, travolgendo a momenti un poliziotto croato, ma alla fine non parliamo certo di un Mazepin dei rally, come prova anche una specie di rammarico per il compagno di squadra che stava per prendersi la sua prima vittoria stagionale. Evans ha dimostrato questo weekend quel pregio che a volte diventa anche un difetto, ovvero la costanza di una andatura da passista, senza strafare commettendo errori, ma senza neanche poter dare la zampata decisiva che gli avrebbe garantito un vantaggio migliore per la vittoria. «Arrivare secondi non è mai il modo in cui vorresti finire quando entri in testa all’ultima giornata», ha spiegato il gallese, al debutto in un evento 100% asfalto con la Toyota Yaris WRC e che, nonostante le buone prestazioni, deve rinviare ai prossimi appuntamenti la possibilità di riscatto. «Ovviamente Séb ha fatto un’ultima prova molto, molto forte e purtroppo per noi abbiamo commesso un errore su quella che era praticamente l’ultima curva vera e propria. È frustrante ma allo stesso tempo abbiamo avuto un risultato solido per la squadra. Hanno fatto un ottimo lavoro per dare sia a me che a Séb una vettura fantastica questo fine settimana. Abbiamo combattuto con le unghie e con i denti fino in fondo ed è stato molto divertente».

«Mi dispiace molto per Elfyn, è andato un po’ largo all’ultima curva e praticamente ha perso il suo vantaggio lì – ha spiegato il team principal Jari-Matti Latvala riferendosi all’ultima prova speciale -, ma entrambi hanno spinto molto, e Séb ha fatto una PS finale brillante. Siamo felici, dobbiamo essere orgogliosi di ciò che questi ragazzi hanno fatto questo fine settimana e per un altro uno-due sul podio, che è un risultato straordinario per la squadra».

Il ritiro di Rovanpera e l’exploit di Katsuta

In effetti Toyota Gazoo Racing resta sempre prima nella classifica costruttori, ora con un margine di 27 punti su Hyundai Motorsport, mentre in quella piloti svetta Ogier con 61 punti, davanti a Neuville a quota 53 ed Evans con 51. Come notiamo, il precedente leader della classifica Kalle Rovanpera ha ceduto la testa, giacché termina il Rally di Croazia con zero punti dopo il ritiro avvenuto per una improvvida uscita di strada nella PS1, che ha danneggiato irrimediabilmente la vettura. Ma sul fronte Toyota c’è da aggiungere anche l’exploit di Takamoto Katsuta, rivelazione del Rally di Croazia assieme ad Adrien Fourmaux di M-Sport, capace di ottenere il sesto posto finale a tre minuti e mezzo e di portarsi a casa ben due vittorie nelle prove speciali di sabato.

Di questo e delle prestazioni globali della squadra ha parlato il gran capo di Toyota Akio Toyoda: «Sono molto orgoglioso che i nostri equipaggi abbiano consegnato la vittoria alla squadra in questo nuovo Rally di Croazia. A Séb, Julien e al team, congratulazioni! Séb e Julien hanno avuto un incidente inaspettato sul tratto di strada di trasferimento. Dopodiché non sono stati in grado di competere con la loro vettura in perfette condizioni nell’ultimo giorno, ma non si sono mai arresi e alla fine hanno vinto il rally. Apprezzo molto il loro duro lavoro. Anche Elfyn e Scott [Martin, il copilota, ndr] sono stati bravissimi finendo così vicini. È meraviglioso che abbiamo ottenuto una doppietta. È stato anche fantastico che Takamoto abbia vinto due prove. Sarebbe bello dire che il consiglio che gli ho dato quando ci siamo incontrati in Giappone poche settimane fa è stato utile, ma tutto si basa sul suo miglioramento attraverso i propri continui sforzi. Non vedo l’ora di vedere il suo miglioramento anche nei prossimi eventi. Il rally di Kalle e Jonne [Halttunen, ndr] è finito molto presto. Sono stato sollevato di sapere che stavano entrambi bene e credo che abbiano comunque imparato da questa gara. Guidato da Jari-Matti, il team mostra la sua forza in ogni rally con tutti i membri della squadra che lavorano insieme. Gli eventi arrivano senza molte pause dopo il prossimo Portogallo. Assumendo la nostra salute come priorità principale, continuiamo i nostri preparativi».

 

Luca Santoro:
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