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WRC | Rally Croazia 2021: ad una prova dal termine Evans assume il comando. Imprevisto per Ogier

Il Rally di Croazia sta per concludersi, con una solo prova speciale – la Power Stage che mette in palio i punti bonus – prima di incoronare i vincitori.

Intanto, nell’ultima mattinata arriva l’ennesimo colpo di scena, con Elfyn Evans che riesce a spodestare il compagno di squadra in Toyota Gazoo Racing, Sébastien Ogier, dalla vetta. Quest’ultimo ha dovuto fare i conti con un incidente nel tratto di trasferimento prima della PS17, come vedremo nella cronaca in dettaglio, ma comunque resiste alle spalle del gallese con un gap abbastanza contenuto. Anche il ritardo dell’attuale terzo, Thierry Neuville, non è immenso sia in ottica di raggiungimento della piazza d’onore che per una ipotetica vittoria per il pilota di Hyundai Motorsport. Ma vediamo cosa è successo stamane dalla PS17 alla PS19, penultima del programma.

Rally Croazia 2021: la PS17

L’ultimo giorno parte con la PS17 di Bliznec – Pila 1 da ben 25,20 km, vale a dire la più lunga dell’intero programma del Rally di Croazia 2021. Elfyn Evans comincia il suo assalto alla vetta ottenendo il miglior tempo con 1,4 secondi di vantaggio su Neuville e 2,7 su Ogier (un po’ più attardato il resto del gruppo).

Da notare che in quest’ultima giornata quasi tutti gli equipaggi hanno deciso di montare sei gomme hard: solo Adrien Fourmaux e Pierre-Louis Loubet (che ha aperto le strade, seguito da Craig Breen e Takamoto Katsuta, mentre i tre di testa partivano da posizioni più arretrate) hanno optato per 4 hard e 2 soft.

Nonostante abbia lamentato un grip non così marcato, Evans conquista un signor tempo, mentre Ogier e Neuville hanno faticato nei tratti in discesa, con il belga in particolare che ha accusato qualche problema di sottosterzo con la sua Hyundai i20 Coupé WRC. Il francese però se la vede più brutta, visto che prima della PS17, nel tratto di trasferimento a doppia carreggiata, impatta con la sua Toyota Yaris WRC contro una BMW Serie 1. Questo ha causato un danno al lato passeggero, in particolare sulla portiera accanto al sedile di Julien Ingrassia. Nonostante il danneggiamento bello evidente, con uno squarcio notevole sulla portiera, l’equipaggio dopo il controllo ispettivo dei commissari FIA prima della PS18 ha ricevuto il via libera per continuare a gareggiare.

Le posizioni del resto della classifica dopo la tappa restano sostanzialmente invariate rispetto a ieri, in una prova che è stata da sudori freddi per molti piloti che hanno anch’essi lamentato un grip inesistente. Breen in particolare ha parlato di «una delle peggiori PS che abbia mai guidato in vita mia», chiudendo sesto a 15,7 secondi, mentre Gus Greensmith ha dovuto fronteggiare un problema ai freni della sua Ford Fiesta WRC. Anche Mads Ostberg ha accusato un grattacapo simile con la sua Citroen C3 Rally2, ma comunque continua a mantenere un buon vantaggio nel WRC2 davanti a Teemu Suninen e a Nikolay Gryazin. Resta praticamente tranquillo in vetta nel WRC3 anche Kajetan Kajetanowicz, davanti ad Emil Lindholm (entrambi su Skoda Fabia Rally2 Evo), mentre Yohan Rossel spodesta dal terzo posto Chris Ingram.

Rally Croazia 2021: la PS18

Passiamo quindi alla PS18, la Zagorska Sela – Kumrovec 1 da  14,09 km. Se nella prova precedente Evans si era portato a 4,2 secondi da Ogier, la vittoria nella speciale numero 18 con 7 secondi sul compagno di squadra Toyota consente al gallese di mettere a segno il ribaltone, portandosi in testa con 2,8 secondi sul francese e 8,4 su Neuville.

Anche in questo caso gli equipaggi hanno lamentato condizioni scivolose, e le insidie non si sono sprecate: gli M-Sport hanno pagato pegno, con Fourmaux che perde ben un minuto e dodici secondi, bloccato in un affossamento dopo una curva sbagliata, a causa anche di gomme troppo fredde. Greensmith invece paga un problema alla pressione idraulica, costringendolo ad usare il cambio manuale anziché al volante e perdendo così una trentina di secondi. In classifica viene così superato da Katsuta, che si porta al sesto posto.

Rally Croazia 2021: la PS19

Penultima prova speciale, la PS19 che ripete la Bliznec – Pila 2 da 25,20 km, e in cui si rifà sotto Neuville, autore del miglior tempo con 4 decimi di vantaggio su Evans e 1,5 su Ogier. Il belga a fine prova ammette di aver dato il massimo, ma i suoi rivali sono inossidabili: il gallese di Toyota comanda con 3,9 secondi su un Ogier ferito nella vettura ma mai domo, e con 8 secondi su Neuville.

Per quanto riguarda gli altri piazzamenti, la situazione non cambia: segnaliamo le difficoltà di Breen, alle prese con qualche non ancora individuato problema con la Hyundai i20 Coupé WRC da stamattina, forse a livello trasmissivo, mentre Greensmith riesce ad ovviare al grattacapo idraulico della sua Ford Fiesta WRC, ma restano problemi a livello di freni. Fourmaux invece lotta con l’usura delle gomme, che dopo 18 km ha reso la sua Fiesta più difficile da guidare. 

La prova è stata poi interrotta a causa della Volkswagen Polo GTi R5 di Nikolay Gryazin cappottatasi, e finita quindi a bloccare la strada: perciò tutti coloro che sono partiti dopo hanno ricevuto dei tempi imposti (per la cronaca, gli unici che hanno svolto la prova regolare nelle categorie di supporto sono stati Ostberg e Suninen).

Manca solo una prova speciale al termine del Rally di Croazia, ovvero la Power Stage finale che ripeterà la Zagorska Sela – Kumrovec e metterà in palio i punti bonus sia per i piloti che per la classifica costruttori: qui la nostra guida all’evento con gli orari.

Rally di Croazia 2021: la classifica dopo la PS19

Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing

Luca Santoro:
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