WRC | Paddon ribadisce: “Darei di tutto per essere di nuovo nel Mondiale Rally”. Ma il ritorno, per ora, è improbabile
Paddon realista sul suo futuro nel WRC
In questi ultimi due anni Hayden Paddon è rimasto fuori dal WRC, nonostante alcuni tentativi fatti dopo aver concluso (suo malgrado, giacché non fu trovato un accordo con l’allora team principal Nandan) il contratto con Hyundai Motorsport una volta finita la stagione 2018. Nel 2019 qualche approccio c’è stato, ovvero con M-Sport, ma la possibilità di salire a bordo di una World Rally Car al Rally di Finlandia naufragò a causa di un incidente, con il neozelandese che ha potuto giusto partecipare al Rally del Galles, ma su una Ford Fiesta R5. Nel 2020 un mini programma nel WRC, faticosamente messo in piedi, saltò per via della pandemia; nel mezzo, incursioni nel campionato di casa, con vittorie nelle gare delle sue zone ed inserite anche nella serie Asia-Pacifico. Ma soprattutto l’ambizioso progetto, condotto con la sua Paddon Rallysport e la STARD di Manfred Stohl, di realizzare e mettere a punto la Hyundai Kona EV Rally totalmente elettrica, presentata ufficialmente lo scorso novembre.
Il realismo di Paddon sul suo ritorno nel WRC
Sostanzialmente, l’impegno principale di Hayden Paddon negli ultimi due anni è stato consacrato alla vettura a zero emissioni, che ha richiesto mesi di lavoro e di test, attualmente in corso. Il WRC resta comunque un desiderio per il neozelandese, ma per ora rimane tale, come ha fatto capire il diretto interessato su AutoSport. «Ad essere onesto, mi piacerebbe tornare nel Campionato del Mondo di Rally – darei qualsiasi cosa per tornarci – ma sono anche realistico. Siamo in disparte da un po’ di tempo e ci sono molti altri giovani piloti che sono intanto arrivati nel WRC».
Se è vero che nel 2022 alcuni sedili di peso potrebbero liberarsi, è anche vero che nella massima serie rallistica al mondo iniziano a farsi sempre più spazio le nuovissime generazioni, che anche per questioni di marketing potrebbero essere preferite alla vecchia guardia. Paddon prosegue: «Per ora i negoziati con i team sono in qualche modo fermi. L’inizio della stagione è sempre il più impegnativo per le squadre. È solo verso la sua metà che si inizia a pensare all’anno successivo».
Paddon si candida anche come test driver
Paddon sarebbe interessato anche ad un ruolo di collaudatore per le nuove vetture Rally1 ibride che debutteranno nella prossima stagione, e i cui test ormai sono imminenti (partiranno prima gli M-Sport, poi d’estate dovrebbe toccare a Toyota Gazoo Racing, mentre Hyundai Motorsport attende il via libera dalla casa madre che deve stabilire se il suo team parteciperà o meno al WRC 2022). Il neozelandese avrebbe dalla sua la conoscenza delle tecnologie a zero emissioni applicate all’automotive, visto il bagaglio di esperienza con la Kona EV: «Sento di poter dare il mio contributo, ma non sono con il fiato sospeso. Voglio ancora essere coinvolto, sia come pilota di Rally1 che come pilota di Rally2, o anche solo come collaudatore. Sento di avere ancora molto da offrire», ha quindi concluso Paddon. Se fosse vera l’indiscrezione, non suffragata però da alcun fatto, dell’eventuale sostituzione della i20 con la Kona in futuro da parte di Hyundai, per il pilota potrebbero aprirsi prospettive interessanti. Ma, ribadiamo, siamo nel campo delle ipotesi, talmente astratte da essere metafisiche.
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport
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