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WRC | Ogier dopo i test indica la via a Citroen: “Bisogna essere più veloci in ogni condizione”

Sèbastien Ogier inizia a prendere le misure con la Citroen C3 WRC e traccia un primo bilancio dopo le due sessioni di test, la prima in assoluto in Portogallo lo scorso fine novembre e la seconda sulle Alpi di casa sua a dicembre.

Le sensazioni di Ogier sulla Citroen C3 WRC

Il francese, uno dei colpi di mercato del Mondiale Rally che si sta per aprire a fine mese in occasione del Rallye di Monte Carlo, è tornato a bordo di una vettura del double chevron per la prima volta dal 2011, in vista della sua nuova esperienza con la casa francese nel WRC.
In una serie di dichiarazioni rilasciate sul sito Motorsport fa il punto della situazione, rintracciando nella C3 dei lati positivi ed altri su cui è meglio che il team guidato da Pierre Budar continua a lavorare. «È senza dubbio veloce in alcuni tipi di condizione, mentre in altri meno. Ed è lì che dobbiamo migliorare», si è così espresso Ogier.
Il sei volte campione del Mondo Rally si riallaccia alle performance della vettura dello scorso anno, a suo dire estremamente veloce in alcuni frangenti «ma se si guarda al quadro generale l’auto deve dimostrarsi più veloce in più condizioni, come ho notato a mia volta provandola nei test».

Per quanto riguarda la tempistica con la quale la nuova C3 WRC potrà essere competitiva rispetto alle altre agguerrite avversarie, Ogier ammette di non saper stimare quanto ci vorrà per raggiungere la migliore condizione possibile ma se non altro, aggiunge, la prima sessione di test è andata bene. Restano ad avviso del pluricampione rally altre cose da fare, e spiega di aver iniziato a prendere confidenza con la C3 sugli asfalti in vista del Rallye di Monte Carlo, con una nuova configurazione aerodinamica per l’anteriore. Sia lui che l’altro nuovo acquisto, Esapekka Lappi, hanno fatto girare la vettura per fornire il feedback a Citroen Racing: per il francese, comunque, il segreto di Pulcinella per raggiungere la consistency (termine abbastanza intraducibile da noi ma che può significare costanza nei risultati) a cui ambiscono i piloti rally è essere capaci di dimostrare una certa regolarità, in stagione, nell’ottenere punti. Cosa fattibile, e torniamo al punto di partenza, con una vettura capace di affrontare al meglio ogni condizione, dalle nevi e ghiaccio delle prime prove sino agli asfalti e vari tipi di sterrato dei successivi appuntamenti.

“Consistently first!”

«Punto sempre in alto», spiega Ogier nell’argomentare il suo obiettivo principale, ovvero ripetere l’exploit degli scorsi anni. Ma aggiunge: «Sono sufficientemente rilassato e non voglio caricarmi di ulteriori pressioni. Se questo risultato [il settimo trionfo nel WRC, ndr] non arriverà, vorrà dire che lavoreremo più duramente per ottenerlo». E ribadisce: «Tutti debbono avere questo obiettivo [ovvero la famosa consistency, ndr] se vogliono competere in un campionato. Questo è sempre stato il mio obiettivo. Ai tempi della Volkswagen eravamo sempre costanti».

Il 2019 però riserva qualche incognita a Citroen, prezzo da pagare per chi rivoluziona completamente la propria line-up e rinuncia (per l’addio dello sponsor Abu Dhabi) a schierare una terza vettura. Una bella scommessa per Pierre Budar e soci, sebbene puntino su un cavallo di razza come Ogier. «L’anno scorso avevamo una buona velocità all’inizio della stagione – spiega il francese – un po’ meno nel mezzo e alla fine abbiamo fatto ciò che doveva essere fatto. Fino ad ora non ho impostato una strategia per il 2019, se non partire al meglio».

Ogier punge Loeb: “Poteva disputare una intera stagione e non una parte”

In una intervista a Marca, invece, Ogier indica in Toyota e Tanak i principali avversari per la nuova stagione, mentre ha rivelato di aver potuto apprezzare l’eventuale permanenza di Sébastien Loeb in squadra. Tuttavia, in cauda semper stat venenum come cantava il gruppo progressive Jacula parafrasano la massima latina, ed ecco che il pilota Citroen punzecchia il connazionale sulla scelta di correre solo in sei gare, allargando la sua critica a coloro che gareggiano per metà stagione, rei a suo dire di «approfittare delle regolamentazioni relative all’ordine di partenza, e questo non pare affatto giusto». E carica l’altro siluro: «Non mi stupisce il fatto che [Loeb] torni nel WRC, quanto il fatto che abbia firmato con Hyundai. E sono deluso dal fatto che non disputi l’intero campionato. Ribadisco: sarebbe stato meglio, però pazienza. Le cose sono andate così. Non mi preoccuperò di lui, ma mi concentrerò sui nostri reali avversari». Sulle strade del Mondiale Rally, quest’anno, ne vedremo delle belle.

Luca Santoro:
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