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WRC | Altre novità regolamentari per il 2022: le precisazioni FIA su sicurezza, motori e WRC2

Il Consiglio Mondiale del Motorsport che si è riunito questo mercoledì a Parigi non ha soltanto affrontato come tema all’ordine del giorno calendari e format di alcune serie nel 2022, ma ha anche ratificato sul fronte del WRC una serie di novità regolamentari per quanto riguarda il Mondiale.

Due motori anziché tre per i costruttori nel WRC

Se ne parlava da tempo, ed ora è ufficiale: per venire incontro alle esigenze di budget e razionalizzare i costi, si potranno utilizzare non più di due motori a stagione per costruttore rispetto ai tre precedenti; inoltre i team avranno a disposizione nove pacchetti ibridi da sfruttare per la stagione competitiva, escludendo quindi le sessioni dei test. In pratica, lungo i 13 appuntamenti della stagione 2022 un equipaggio del team ufficiale potrà sfruttare una unità ibrida più quella di riserva in caso di guasto. Le Rally1 inoltre peseranno 10 kg in più rispetto al peso minimo.

Ulteriori misure per la sicurezza

Capitolo sicurezza, argomento molto importante visto che parliamo di vetture dotate di componenti ad alta tensione. Sia i piloti che i navigatori a bordo delle Rally1 dovranno indossare dei guanti HV classe-0, formati quindi da materiale isolante (come quelli che usano gli elettricisti). Le auto con unità ibrida avranno come contrassegno sui pannelli delle portiere anteriori la sigla HY in bianco su sfondo rosso, proprio per garantire a commissari di gara e al pubblico di poterle identificare agevolmente. Inoltre, si legge nel comunicato della FIA, «sono stati forniti chiarimenti in merito alla procedura di ricarica per le auto ibride plug-in Rally1 e per le zone HEV (veicoli elettrici ibridi), quando l’auto Rally1 utilizzerà la guida a emissioni zero. Inoltre, sono state approvate integrazioni all’Allegato 14 per descrivere la procedura di sicurezza HV da seguire in caso di incidente con luce rossa o al livello termico con la batteria». 

A proposito di sicurezza, in questa stagione è capitato alcune volte che piloti e copiloti venissero multati per aver allacciato male il casco (è successo anche al campione 2021 Sébastien Ogier, durante il Rally di Finlandia). Di conseguenza, la FIA è corsa ai ripari stringendo di più le maglie e modificando l’articolo 53.1 dei regolamenti, «per creare un forte incentivo per i concorrenti a fermarsi e riallacciare i loro caschi, se si rendono conto in qualsiasi momento che ciò non viene fatto correttamente. In caso contrario, potrebbe essere assegnata una penalità». 

Chi si iscrive come pilota ad una gara non potrà scambiarsi con il navigatore

Inoltre, durante le procedure di rifornimento l’equipaggio dovrà stare fuori dall’abitacolo. Si è messo mano inoltre alla pratica dei piloti che, in particolare di fronte ad un numero massimo di eventi a cui possono prender parte nel WRC2 e WRC3 per ottenere punti, decidono di fare delle gare in più ma registrandosi come navigatori: in questo modo i punteggi li prenderanno lo stesso, ed ovviamente in quella gara faranno da piloti (quest’anno una cosa simile l’ha fatta Emil Lindholm, in competizione nel WRC3, correndo l’ottavo appuntamento su un massimo di sette ma figurando nella lista iscritti come copilota, scambiandosi con la navigatrice vera e propria Reeta Hämäläinen).

Questa pratica furbetta non sarà più possibile: chi figura come pilota nella start list di ogni evento approvata dalla FIA, dovrà necessariamente guidare in ogni singola prova speciale (salvo cause estreme), pena la non assegnazione dei punti.

Introdotta nel WRC2 la categoria Masters

E a proposito di campionati di supporto, chiudiamo con un’altra novità che coinvolge il WRC2 ed in vigore dal prossimo anno. Sappiamo che la competizione sarà divisa nelle categorie Open e Junior, così come il WRC3, ma a differenza di quest’ultimo la FIA ha introdotto una terza ulteriore, la Masters.

Facendo un po’ il punto della situazione, ricordiamo che nella Junior gareggiano piloti nati a partire dal primo gennaio 1992, e che soddisfano come requisiti il non aver vinto in precedenza il WRC2 o il WRC3 e non essere designati per conquistare punti per un costruttore. Nella Open confluiranno tutti gli altri senza queste limitazioni (si può partecipare comunque ad un massimo di sette gare durante la stagione, con sei delle quali valide per i punteggi), mentre nella nuova Masters Cup i piloti dovranno essere nati entro il primo gennaio 1972, pagare un supplemento di 3.000 euro e competere in 6 appuntamenti in Europa del WRC, con cinque rally validi per i punti più la possibilità di ottenerne altri in un settimo round da disputare fuori dal Vecchio Continente.

Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport

Luca Santoro:
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