WRC | Neuville: “Il Rally Italia Sardegna è la prova su sterrato più impegnativa” [INTERVISTA]
Il pilota Hyundai parla anche dei rumors sul mercato piloti
Sta entrando nel vivo il Rally Italia Sardegna 2018 anche per la Hyundai, che sbarca nell’isola con in mano il primato tra i costruttori e anche tra i piloti grazie al suo uomo di punta Thierry Neuville. Logico che la sfida principale che animerà il settimo appuntamento del WRC sarà tra il belga e l’appena spodestato (in Portogallo) Sébastien Ogier. Abbiamo incontrato Neuville nel media center di Hyundai per fare il punto della situazione alla vigilia del Rally Italia Sardegna che partirà ufficialmente domani (qui la nostra guida).
La leadership tra i piloti è sì un onore ma anche un onere con il suo carico di responsabilità . Qual è la chiave fondamentale per mantenere il vantaggio, magari sino alla fine della stagione?
Costanza e solidità , senza dubbio, mantenendo un buon approccio nelle gare come abbiamo mostrato sino ad ora. Certamente siamo consci che andiamo incontro a delle prove difficili nel corso della stagione, a partire da questo weekend; ma anche in Finlandia sarà ugualmente dura. Questi due round potrebbero anche farci perdere qualcosa e poi c’è la Germania, il Rally in Gran Bretagna, la Turchia che ritorna nel calendario e sarà qualcosa di nuovo… speriamo di trovare il giusto equilibrio, tra le prove che conosciamo e dove possiamo vincere e quelle dove rischiamo di perdere un po’. Ma possiamo essere davvero forti, bisogna solo spingere forte le nostre potenzialità .
Il Portogallo è stato un round molto duro, ma a proposito delle prove su sterrato, quali sono le più impegnative: quelle in Argentina, in terra lusitana, in Sardegna…?
Sardegna, senza dubbio.
Siete preoccupati per le condizioni meteo [recentemente il nord dell’isola è interessato da una perturbazione che ha portato alcune piogge, ndr]?
Assolutamente no, anzi se pioverà sarà un vantaggio per noi; dovrebbe comunque migliorare per venerdì, perciò vedremo.
Le notizie riguardanti i prossimi assetti nei team, tra piloti in uscita ed entrata in vista della stagione 2019, stanno influenzando l’ambiente nella squadra? Possono creare qualche fastidio o perturbare la serenità tra piloti e staff?
Personalmente mi sento tranquillo nella mia posizione, anche in vista delle trattative future che mi riguarderanno. Penso sia molto presto comunque, perciò resto focalizzato sul mio obiettivo di diventare campione del mondo con Hyundai. Non guardo perciò a dove sarò il prossimo anno anche perché qui, sino ad ora, mi sento al meglio: sento di avere la piena fiducia del team.
Infine, gli organizzatori del Rally Italia Sardegna tengono al fatto che questa prova sia tra le più amate dai piloti, che ne pensi? E’ proprio così?
Non saprei se sia proprio tra le favorite, ma personalmente mi piace molto gareggiare qui: amo in particolare la componente selvaggia e naturale di questo round, con gli sterrati che hanno un aspetto molto genuino, non artefatto, e questo rende la cosa molto interessante per noi piloti rispetto al precedente Portogallo che era, come dire, più “costruito” nel layout del percorso. Qui le speciali sono completamente calate ed immerse nella natura, anche piuttosto impegnative con tutte quelle rocce disseminate nel tracciato. Difficile ma molto bello, ecco come considero il Rally Italia Sardegna.
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