WRC | Rally di Turchia, Makinen critica Tanak per una condotta a suo dire “antisportiva”
Nuova polemica tra i due colossi del WRC
La lotta tra Toyota Gazoo Racing e Hyundai Motorsport non si consuma solo sulle strade del WRC 2020 per la conquista dei titoli, ma ha anche una coda (un po’ polemica) anche fuori.
La rivalità tra Toyota e Hyundai
Parliamo di una guerra sotterranea combattuta a suon di punzecchiature, e il cui canovaccio di solito è questo: Tommi Mäkinen, team principal di Toyota, muove delle più o meno velate critiche all’indirizzo del collega e rivale Andrea Adamo di Hyundai Motorsport, in particolare in merito al suo famigerato metodo e al suo modo di intendere i regolamenti e sfruttarne le pieghe (sempre in maniera lecita, va detto). E di solito quest’ultimo soprassiede ed evita di rispondere.
L’ingegnere piemontese, da quando è approdato nel 2019 come punto di riferimento della squadra di Alzenau, ha portato avanti delle politiche molto pragmatiche nell’ottica di massimizzare le risorse a sua disposizione. Ciò significa che ad ogni appuntamento rally possono esserci dei cambiamenti nella line-up schierata, in modo tale da poter trarre il meglio con gli equipaggi più adatti in quel round (e qui Mäkinen una volta commentò: «Non sono del tutto certo se si tratti di una regola sportiva cambiare pilota il lunedì successivo all’ultimo evento. È un po’ bizzarra come cosa»), oppure giostrare la partenza di un pilota in un evento su terra per pulire la strada ai compagni di squadra.
La tattica di Tanak al Rally di Turchia
In questa nuova puntata del duello in punta di fioretto tra i team, però, il responsabile di Toyota si è scagliato contro il comportamento in gara di Ott Tanak, suo ex pilota ed attualmente accasato con Hyundai, al Rally di Turchia dello scorso weekend, definendolo nientemeno che «stupido ed antisportivo». Mäkinen si riferisce al fatto che l’estone, rientrato in gara nella giornata decisiva di domenica dopo il ritiro sabato per via di un guasto allo sterzo della sua i20, durante la durissima Çetibeli valida come quart’ultima e penultima PS del programma ha corso sul finale con una andatura troppo lenta, essendo stato l’unico ad optare per gomme medie. Sembra strano per un evento su sterrato, soprattutto se parliamo della terra turca, molto insidiosa, ricca di sassi e in un contesto caldo, ma la tattica di Tanak aveva un senso: preservare le Michelin a disposizione per la Power Stage conclusiva, dove sappiamo sono in palio punti extra per il campionato ai primi cinque classificati. Per la cronaca, l’alfiere Hyundai ha ottenuto il secondo miglior tempo e quattro punti bonus. Per questo motivo nella penultima PS di Çetibeli 2, da quasi quaranta chilometri, l’estone è andato piano per non usurare i pneumatici, accumulando dieci minuti e venti di ritardo e presentarsi così nella prova successiva e decisiva con gomme praticamente integre.
Makinen: “Nei rally bisogna andare a tutta, non fare strategie”
Su DirtFish Mäkinen ha spiegato: «Non mi piacerebbe vedere questo genere di cose nel mio team, ma c’è una possibilità che avvenga una cosa del genere con altre squadre. Sono rimasto assolutamente sorpreso nel vederlo andare così lentamente, è stata una grande sorpresa. Non c’è spazio per queste cose. Questo sport consiste nell’andare a tutta e non fare alcun tipo di strategia. Non consentiamo quel genere di cose [in Toyota] e sono sicuro che Sébastien [Ogier] non accetterebbe mai di fare quel genere di cose». Tanak per ora non ha risposto, ma di solito Hyundai non commenta le critiche che arrivano da Mäkinen, paladino di un modo di intendere i rally evidentemente opposto a quello di Adamo (ma tutto sommato parliamo di due facce della stessa medaglia, entrambe a nostro avviso lecite). Proprio quest’ultimo ai nostri microfoni recentemente ci disse: «Il giorno in cui quello che Mäkinen dice mi tocca in alcun modo non è ancora arrivato».
Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing
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