La rivoluzione ibrida del WRC finalmente ha un volto, nel senso che è stata svelata la prima vettura Rally1 che competerà il prossimo anno con il nuovo sistema tecnologico che fa il suo ingresso nel Mondiale Rally FIA. M-Sport ha mostrato al mondo la Ford Puma Rally1 che vedremo in gara la prossima stagione, dopo essere stato il primo team a cominciare la fase di sviluppo e test sulla vettura ibrida.
Si chiude l’era della Fiesta WRC: le tappe verso il Puma
Anzitutto, colpisce un dato: nonostante le smentite, alla fine la Fiesta modello World Rally Car, introdotta nella versione Plus nel 2017 e vincitrice di tre titoli tra Piloti e Costruttori, cederà il posto nel WRC al crossover Puma (anche se la base è praticamente la stessa). Si trattava di una indiscrezione che circolava da molto tempo, addirittura dalla scorsa primavera. Il team britannico di Malcom Wilson ha invece tenuto ben nascoste le carte, cercando di sviare e senza far trapelare molti indizi, anche ovviamente in fase di test con la vettura logicamente camuffata. Ma una cosa era chiara come un cielo cristallino: la realtà di Dovenby Hall ha creduto tantissimo in un progetto, quello ibrido nel WRC, che potrebbe determinare il rilancio di M-Sport nel campionato al quale ha aderito per le prossime tre stagioni, dopo alcuni anni un po’ opachi a seguito dei trionfi di Sébastien Ogier nel biennio 2017-2018. «Essendo il campionato più duro per le auto di serie, il FIA World Rally Championship fornisce la piattaforma perfetta per testare, sviluppare e promuovere la più recente tecnologia per auto stradali, rendendo questo sviluppo parte integrante della rilevanza e della continuazione del nostro sport», aveva spiegato tempo fa Wilson. «È stato anche fondamentale per la continuazione della nostra partnership di successo con Ford [iniziata nel 1997, ndr] e salvaguarda l’immediato futuro di M-Sport nel FIA World Rally Championship».
Ed infatti il team è stato il più lesto a lavorare con la vettura dotata delle nuove specifiche regolamentari – aerodinamica rivisitata e semplificata, cambio a cinque marce, assenza di differenziale centrale, roll-bar standard della FIA – oltre alla presenza dell’unità ibrida fornita da Compact Dynamics. Ed inoltre M-Sport è stata la prima in assoluto, rispetto alle rivali Toyota Gazoo Racing e Hyundai Motorsport, a procedere con i test, con a bordo il figlio di Malcom, Matthew Wilson, già rallista e test driver ufficiale per il team. E l’amministratore delegato di M-Sport non ha mai nascosto né il suo entusiasmo per questo nuovo, futuro corso del WRC (che rispecchia anche la volontà di Ford verso una maggiore sostenibilità ed elettrificazione totale con le auto stradali dal 2030), né quello per la nuova Rally1.
Le caratteristiche del Ford Puma Rally1
Ma veniamo finalmente proprio alla Ford Puma Rally1, basato sul Suv crossover EcoBoost da 1,6 litri che è stato svelato oggi nel suo primo prototipo. Sappiamo che avrà ovviamente l’unità ibrida da 100 kW, vale a dire 136 cv extra, utilizzabili in determinati frangenti del weekend di gara e che sono in corso di definizione da parte della FIA (ma sicuramente la parte elettrica verrà sfruttata nei tratti di trasferimento e nei percorsi cittadini); inoltre la batteria montata è di 3.9 kWh. Conosceremo meglio questo prototipo nel fine settimana, a partire da oggi e sino al 10 luglio, quando si terrà il Goodwood Festival of Speed: il Ford Puma Rally1 debutterà nella iconica competizione di cronoscalata dell’evento, fulcro di Goodwood, ed a bordo avrà Adrien Fourmaux (non una scelta a caso, visto che parliamo di un pilota in costante ascesa in casa M-Sport) e Matthew Wilson. La vettura proseguirà poi la fase di sviluppo prima della versione definitiva che vedremo in gara nel Mondiale 2022.
Il powertrain ibrido plug-in prenderà le mosse dalla controparte stradale del Puma EcoBoost Hybrid, con l’energia recuperata in fase di frenata ed immagazzinata nelle batteria che alimenta quindi il motore elettrico. Batteria che può essere ricaricata anche tramite stazioni esterne, tra una prova speciale e l’altra, con tempi che richiedono circa 25 minuti. L’intero sistema ibrido pesa 95 kg, protetto da un involucro che lo rende resistente ad impatti e agli stress della forza g soprattutto in caso di incidente, ed è raffreddato tramite liquido e ad aria.
Malcom Wilson ha commentato: «La nuova era delle auto WRC è uno dei più grandi progressi tecnologici nel Mondiale Rally ad oggi. L’introduzione dell’ibrido significa che le auto saranno più potenti che mai, rispecchiando anche direttamente i propulsori all’interno delle loro controparti stradali. Il passaggio alla Puma è molto esaltante, […] l’auto sembra fantastica e non vedo l’ora di vederla sulla linea di partenza del Rallye di Monte Carlo all’inizio del 2022».
Mark Rushbrook, Global Director Ford Performance, ha aggiunto: «Ford è impegnata al 100% per un futuro elettrico e il fuoco vivo della competizione è stato alla base di molte delle innovazioni che appaiono oggi nelle nostre vetture stradali. Il Ford Puma Rally1 di M-Sport metterà alla prova la potenza ibrida e dimostrerà che la tecnologia è in grado di offrire prestazioni entusiasmanti».
Il commento dalla FIA
Yves Matton, direttore per il settore Rally della FIA, ha accolto così la prima vettura ibrida che vedremo in gara nel WRC 2022, come riporta DirtFish: «Questa presentazione di Ford è un importante trampolino di lancio per le Rally1. Il risultato principale sarà arrivare al Monte Carlo nel 2022, ma oggi assistiamo per la prima volta – per tutte le parti interessate – alla prova fisica di dove stiamo andando e all’importante passo verso il futuro nel livello più alto dei rally con questo vettura ibrida. Ma non è solo l’ibrido, si tratta di questa nuova generazione di auto che stanno aprendo molte opportunità per il futuro dello sport e, naturalmente, per la sicurezza dello stesso. […] Ford è un attore importante dall’inizio del WRC e averli con noi a questo livello di coinvolgimento mostra che le diverse opzioni che abbiamo preso per il futuro del massimo livello dei rally sono state giuste. Questo è un messaggio positivo per il WRC, le parti interessate e per i costruttori che potrebbero aderire al campionato».