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WRC | Adamo sul momento di Hyundai Motorsport: “Arrabbiato per i risultati, ma lavoriamo per cambiare”

Conclusa la prima metà della stagione, la situazione nel WRC per Hyundai Motorsport non è esattamente rosea. Sono ben 59 i punti che la separano dalla vetta della classifica costruttori, saldamente nelle mani di Toyota Gazoo Racing, che pur schierando vetture oggettivamente meno veloci rispetto alle attuali i20 Coupé WRC, hanno d’altro canto dato prova di una maggiore affidabilità e costanza rispetto alle rivali coreane.

Il momento quindi per Hyundai è alquanto delicato, soprattutto se parliamo di un team che ha vinto gli ultimi due titoli costruttori nel biennio del Mondiale 2019-2020 (non per spargere il sale sulla ferita, ovviamente). Ma Andrea Adamo è come sempre pronto ad addossarsi tutta la pressione per toglierla sulla squadra in modo che essa possa lavorare più serenamente e più concentrata, come ha dichiarato lo stesso team principal in una intervista rilasciata a David Evans di DirtFish, in cui ha fatto anche il punto su questa prima parte della stagione.

“Hyundai Motorsport ha raccolto molto meno di quanto avremmo dovuto”

«La riflessione sulla prima metà del campionato non può che essere una: abbiamo, di sicuro, raccolto molto meno di quanto avremmo dovuto. Ciò dimostra che qualcosa è stato fatto non nel modo in cui avrebbe dovuto essere fatto», ha spiegato Adamo. Una sola vittoria, con Ott Tanak all’Arctic Rally Finland, podi sempre raggiunti (ben quattro terzi posti in sei gare solo da Thierry Neuville, per dire), ma una tendenza che adombra questo primo bilancio per Hyundai Motorsport: il fatto che i suoi equipaggi partano molto forti nella prima giornata, reggono di solito anche nella seconda ma poi tra questa e l’ultima il vantaggio, se non la potenziale vittoria, sfumano per un imprevisto, spesso dettato da un problema di affidabilità soprattutto a livello delle sospensioni. Lo abbiamo visto al Safari Rally, ma prima ancora anche al Rally di Portogallo o al Rally Italia Sardegna. Ed anche su asfalto, come al Rally di Croazia, le cose erano partite bene per sprecare tutto verso il finale. Aggiungiamo poi qualche nota collaterale: la squalifica di Ole Christian Veiby, giovane schierato nel WRC2, dal Mondiale 2021, e il pessimo avvio di stagione di Pierre-Louis Loubet sulla Hyundai i20 Coupé WRC schierata dal team cliente 2C-Competition.

“Siamo abbastanza forti da resistere alle interferenze esterne”

«Sono nel panico in questo momento?», ha proseguito Adamo. «Sono concentrato, come tutto il mio staff. Sono contento dei risultati recenti? No, sono terribilmente arrabbiato. La mia gente sta facendo tutto il possibile. Non c’è nessuno che ride, non ci sono battute, siamo tutti concentrati». Poi aggiunge sibillino: «Ci sono molte interferenze che stanno cercando di indebolirci come squadra, ma siamo abbastanza forti da farci scivolare queste cose».

Ancora, sulla fuga in classifica di Toyota: «Il divario è grande, di sicuro. Non c’è un piano specifico per capovolgerlo. Dobbiamo migliorare il lavoro nel quale non siamo stati abbastanza bravi. Una cosa secondo me è chiara e credo sia scolpita sulla pietra: le prestazioni della vettura sono aumentate enormemente negli ultimi rally. Ma quando ottieni questo, automaticamente anche lo stress sul sistema è maggiore. I miei collaboratori hanno svolto un lavoro straordinario: le prestazioni della vettura sono aumentate molto. D’altra parte dobbiamo avere la stessa attenzione sull’affidabilità della vettura. Non possiamo continuare sulla falsariga di quanto visto sino ad ora».

“Riusciremo a rendere la Hyundai i20 Coupé WRC affidabile”

Il team principal ha anche puntualizzato che alcune cose cambieranno nell’immediato futuro, anche sulle controverse sospensioni, sebbene i margini di modifica non possano essere molti a norma di regolamento e a campionato già avviato. «Certo che sono preoccupato. Non siamo persone stupide e superficiali. Capiamo che sta succedendo qualcosa che deve cambiare e ci stiamo lavorando». Ma, precisa inoltre l’ingegnere piemontese, «sarebbe stato molto peggio se la mia squadra non fosse stata in grado di fare una vettura veloce. Se non fossimo in grado di fare una cosa del genere, significherebbe che non avremmo gente capace che lavora per la prestazione, e da questo lato non sono preoccupato. Abbiamo gente in gamba che sarà in grado di rendere l’auto affidabile».

E sulle velate critiche di Tanak alla vettura, chiedendo polemicamente in una intervista in diretta a fine prova del Safari, rivolgendosi alla telecamera, «Che sta succedendo ragazzi?», ovviamente rivolto a Hyundai Motorsport dopo l’ennesimo forfait della sospensione, Adamo getta acqua sul fuoco: «L’adrenalina che hai in momenti del genere è troppa e devi mettere un filtro alle dichiarazioni. […] Ma per me questi ragazzi rischiano la vita per poi perdere un rally. Ott sarebbe stato, in teoria, in grado di vincere la gara, perciò di sicuro la frustrazione è stata enorme. Sono piloti con tanta adrenalina. Non è bello, ma tutti erano molto arrabbiati».

“Penasse? Cercheremo di mantenere la nostra capacità strategica”

Infine, l’intervista di David Evans si è concentrata sulla nuova Hyundai i20 N Rally2 (che tra l’altro sarà la vettura premio per una gara del WRC del nuovo progetto varato con la FIA per lanciare nuovi talenti della disciplina, il Rally Champions World Tour), che tarderà l’omologazione di un mese (da luglio ad agosto) per lungaggini nell’approvviggionamento delle materie prime, come spiega Adamo, e non per altri motivi o dietrologie di sorta. E sulla defenestrazione del team manager Alain Penasse nell’ambito della chiusura di alcuni contratti di appalto come deciso in Corea del Sud, commenta: «Pianifichiamo tutto per evitare qualsiasi impatto. Mi mancherà il rapporto umano con lui. Cercheremo di mantenere la nostra capacità strategica».

Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport

Luca Santoro:
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