WRC | Ingram: “Ora posso concentrarmi sui rally senza preoccupazioni sul budget o sul mio futuro”
Chris Ingram dopo il ritorno con Toksport
Dall’Acropolis Rally del prossimo mese, valido come nono appuntamento del WRC 2021, Chris Ingram tornerà sotto le insegne del team Toksport WRT, la squadra con la quale lui e il navigatore Ross Whittock vinsero nel 2019 l’ERC. Un successo sorprendente e che consegnò ad un pilota britannico la prima corona europea rally dai tempi del connazionale Vic Elford nel 1967, ma al quale seguì un anno praticamente sabbatico per il giovane rallista, prima di debuttare nell’attuale stagione nel WRC3, però con il team belga SXM.
“Ci è voluto un po’ per ritrovare confidenza con una vettura Rally2”
Una nuova opportunità per Ingram che ha fruttato un quinto posto di categoria al debutto al Rally di Croazia, un terzo posto al Rally di Portogallo ed un ritiro al Rally Italia Sardegna, sempre corsi con la Skoda Fabia Rally2 Evo, passo in avanti evolutivo di quella Fabia R5 che gli consegnò il titolo continentale due anni fa. L’evento croato fu una specie di «battesimo del fuoco», per il britannico, come ha spiegato sulle pagine di DirtFish nel commentare il prossimo capitolo che si aprirà per la sua carriera a settembre dopo non aver trovato la giusta sintonia con il team SXM. «La cosa più lampante che ho notato [in Croazia] è stata il basso livello di feeling, era davvero difficile sentire cosa stava facendo la vettura, come ero capace un tempo», ha spiegato, riferendosi al fatto che non saliva su un’auto rally quattro ruote motrici dal novembre 2019. «E ci è voluto un po’ di tempo per superare molte barriere mentali e trovare la fiducia necessaria, in modo tale da poter essere in grado di spingere abbastanza per ritrovare quella sensazione con la vettura. Sembra abbastanza complicato, ma quest’anno è stata una grande sfida».
Qualche progresso in Portogallo, piegato però da una scelta delle gomme «stupida», che ha impedito a detta di Ingram di poter lottare per la vittoria nel WRC3. Poi il passo indietro in Sardegna, dove comunque prima del ritiro il pilota ha potuto mettere fieno in cascina in termini di esperienza in questa gara, quando ci tornerà il prossimo anno. Stagione 2022 in cui godrà di un programma completo nel WRC2, sempre a fianco di Toksport WRT, con cui ricomincerà la collaborazione a partire dall’Acropolis del prossimo mese, come abbiamo accennato. Seguirà poi il Rally di Spagna, per un 2021 ancora nel WRC3 prima di fare il grande salto a cui agognava da tempo Ingram prima di arrivare, spera un giorno, al WRC vero e proprio.
“Toksport è un ritorno a casa”
Il britannico ha rimarcato il fatto che potrà godere del supporto da parte degli ingegneri del team cliente di Skoda, ed anche da parte di quest’ultima, «il che è già un enorme passo avanti in termini di fiducia» dopo una partenza di stagione che a detta sua non è andata come previsto, perché il suo obiettivo era quello di lottare sin da subito per essere competitivo. «Toksport è come tornare a casa. All’Acropolis ci saranno sette o otto Skoda, il che è incredibile, lavorano come una squadra ufficiale. Non vedo l’ora di testare di nuovo con gli ingegneri Skoda, impareremo così tanto. E poter confrontare i dati con altri cinque o sei piloti veloci [è fantastico]».
“Devo recuperare la giusta sensazione”
Ingram chiosa poi, guardando ai saliscendi della sua carriera sino ad ora e a quello che lo attende nell’immediato futuro: «Ho imparato così tanto in questi ultimi anni. Davvero tanto, ma mi renderà più forte, molto più forte quando riprenderemo confidenza con la vettura. Nei junior [nel 2017 vinse il titolo ERC Under 27, ndr] e quando ho fatto il mio primo anno con le quattro ruote motrici, la mia guida, le mie prestazioni effettive stavano migliorando sempre di più mentre negli ultimi due anni e anche l’anno in cui ho vinto l’ERC, il focus era invece sulla mia guida effettiva e la performance non era affatto quella che desideravo. È stata una posizione davvero difficile in cui trovarsi perché come pilota vuoi affrontare i rally con una mentalità vincente ed essere in grado di concentrarti sulla guida ad un livello davvero alto. Mi sento come se non fossi stato in grado di farlo per un po’. Il resto di quest’anno si tratterà di recuperare quella sensazione».
“Il prossimo anno avremo tutto ciò di cui necessitiamo”
Il pilota ora potrà concentrarsi sulle proprie prestazioni con la mente libera da affanni e preoccupazioni: «L’obiettivo principale è il prossimo anno: per la prima volta in assoluto ora avremo letteralmente tutto ciò che abbiamo sempre desiderato in termini di una grande squadra, un’auto perfetta con il supporto degli ingegneri Skoda, il costruttore, tutto il budget, tutto quel genere di cose a posto. Quindi il prossimo anno rappresenterà la nostra più grande occasione per concentrarci davvero sulle prestazioni. Nella stagione in cui vinsi l’ERC c’erano così tante preoccupazioni da un punto di vista finanziario nella mia testa, perciò spero che l’anno prossimo possa essere la prima volta in cui sarò in grado di correre senza dovermi preoccupare. Perché se posso vincere l’ERC – so che non abbiamo vinto nessun rally nel 2019, ma siamo stati costantemente veloci in ogni gara – se posso farlo quando sono in una posizione difficile preoccupandomi per il mio futuro ogni secondo di ogni rally, allora non vedo l’ora di vedere cosa posso fare quando avrò meno peso sulle spalle. Non so ancora come ci si sente, quindi lo scoprirò, si spera, in questi prossimi appuntamenti. Al momento non ci sono piani per fare altro, concentrandoci solo su Acropolis e Spagna; poi inizieremo con Monte Carlo il prossimo anno, che sarà incredibile», conclude Ingram.
Crediti Immagine di Copertina: FIA ERC
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