WRC | Rally Australia, Hyundai allo sprint finale per il titolo costruttori
Gli equipaggi scelti per l'Australia
Siamo giunti quindi all’ultimo appuntamento del Mondiale WRC 2019, che chiude la propria stagione ai confini del mondo (a seconda dei punti di vista), ovvero il Rally Australia (qui il programma e gli orari).
L’ambizione per il titolo di Hyundai
Hyundai Motorsport arriva al round conclusivo di campionato da leader tra i costruttori, il che spiega la bontà delle cure a cui il nuovo team principal Andrea Adamo ha sottoposto la scuderia di Alzenau. I piazzamenti degli equipaggi a bordo della i20 Coupé WRC al precedente Rally di Catalunya hanno consentito al team di allargare il vantaggio in classifica sui diretti rivali per il titolo costruttori, Toyota Gazoo Racing, a diciotto punti: sono 43 quelli in palio in Australia, ed ovviamente Hyundai intende fare bottino pieno per portare a casa non un obiettivo della stagione, ma IL traguardo stabilito a priori, desiderato, voluto e per il quale si è lottato quest’anno sino alla fine, nonché uno dei motivi per cui è stato chiamato Adamo a guidare la squadra.
Ma l’ingegnere piemontese resta comunque con i piedi per terra e concentrato: «Ci avviciniamo al Rally Australia allo stesso modo di ogni altro evento nel calendario di quest’anno, con attenzione ai dettagli, determinazione e una sicura volontà di garantire un forte risultato di squadra. Certo, alla fine c’è un premio molto più alto in palio, ma se ci concentriamo sulla gestione delle cose nel nostro controllo, svolgendo un lavoro professionale, avremo tutte le possibilità di soddisfare le nostre ambizioni di titolo», spiega Adamo.
Intanto Hyundai Motorsport sbarca a Coffs Harbour, fulcro dell’evento nel Nuovo Galles del Sud, con il morale già alto di chi ha messo a segno per il secondo anno consecutivo il colpo del mercato piloti: dopo essersi assicurati a sorpresa i servigi di Sébastien Loeb nel 2018, pochi giorni fa il team ha stupito di nuovo ingaggiando il neocampione del WRC 2019 Ott Tanak. Hyundai ormai non vuole più rassegnarsi al ruolo di inseguitrice delle altre realtà del Mondiale Rally (dall’era Citroen ai domini di Volskwagen, sino all’ascesa di Toyota) ed è pronta a tirare fuori l’artiglieria pesante per far man bassa di titoli nell’immediato futuro, partendo da quello costruttori quest’anno.
Certo, la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni, e bisognerà vedere come se la caverà il nuovo innesto Tanak all’interno del team e soprattutto se la vettura sarà più che competitiva, inarrestabile rispetto alla concorrenza. Intanto il presente è l’Australia e la formazione decisa da Adamo per quest’ultimo evento.
I piloti scelti per il Rally Australia: ritorna Breen
Ritroveremo ovviamente il portabandiera Thierry Neuville, che dovrà difendere il possibile quarto titolo di vicecampione WRC della sua carriera (peraltro consecutivo, una specie di record): il recente vincitore del Rally di Catalunya anche quest’anno ha vissuto sprazzi vincenti alternati a parabole discendenti, non certo verso lo sprofondo della classifica, ma senza comunque riuscire a replicare prestazioni da fuoriclasse quale lui è per alcune gare. Sfortuna (un caso su tutti: la foratura al Rally Germania che non gli ha permesso di lottare per la vittoria quasi a portata di mano), errori ed incidenti (altro caso emblematico: la terrificante carambola al Rally del Cile) rimandano ancora una volta le speranze di titolo per Neuville al prossimo anno. Peccato che si ritroverà uno come Tanak in squadra, che pare voglia collezionare trionfi iridati in ogni team in cui sbarca.
Neuville pagò un ritiro nel Rally Australia 2018, cosa che gli costò la possibilità di lottare per il successo iridato sino all’ultima prova speciale, mentre l’anno prima vinse sugli sterrati di questa parte del pianeta. «Mi è sempre piaciuto il Rally in Australia», spiega, «con le sue prove veloci e scorrevoli attraverso la foresta. Lo spazzamento della strada è un po’ più ostico in questo caso [partirà secondo nella prima giornata, ndr], quindi non sarà facile per noi. Tuttavia, faremo del nostro meglio per garantire il titolo nei costruttori».
Andrea Adamo ha selezionato come seconda guida Dani Sordo, che torna a gareggiare in Australia per la prima volta dal 2016 (chiuse quinto). «Essendo il round finale della stagione, tutti saranno concentrati sul campionato. Il nostro risultato in Spagna ha contribuito ad estendere il vantaggio del team, ma c’è ancora la parte più importante del lavoro da completare in Australia», ha commentato il vincitore del Rally Italia Sardegna 2019.
Il team principal ci ha abituato quest’anno alla sua inclinazione di tirare sempre fuori un coniglio dal cilindro, ed ecco che sulla terza vettura siederà Craig Breen, alla sua terza uscita stagionale sulla Hyundai i20 Coupé WRC. Fuori dal mazzo della line-up Andreas Mikkelsen, che come l’irlandese non verrà confermato in squadra il prossimo anno. «Ci sono alcune strade interessanti in questo evento, con paesaggi tra l’altro incredibilmente belli. È un rally piacevolmente scorrevole, è bello e veloce anche in alcuni punti. Siamo tornati con una missione: aiutare la squadra a blindare il campionato dei costruttori. Questo è ciò che intendiamo fare al massimo», rivela Breen, per la terza volta in gara in Australia (miglior risultato un settimo posto l’anno scorso).
Hyundai sbarca nel WRC2 con una R5?
Nel frattempo, potrebbe aprirsi un nuovo fronte competitivo per Hyundai Motorsport nel Mondiale Rally: nei giorni scorsi Adamo, in una serie di dichiarazioni rilasciate al sito WRC.com, non ha escluso un impegno anche nel WRC2 con la i20 R5, salvo la realizzazione di un progetto del genere nel modo più professionale possibile e la fattibilità del budget a disposizione («Sicuramente ci sarà bisogno di un piccolo aiuto da parte dei clienti privati», ha spiegato).
Il settore della R5 è in crescita, ha sottolineato il team principal, sia in termini di quantità di addetti impegnati che di qualità , destinata a salire – prosegue Adamo – con l’attuale processo che porterà all’omologazione entro gennaio 2020 di una serie di novità a livello di propulsore, ammortizzatori e sospensione. Lo sviluppo è curato da Craig Breen, e fungerà da apripista per la futura nuova i20 versione R5 che dovrebbe essere rilasciata a metà del 2021.
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