E’ stato un giovedì interlocutorio quello della 6h di Spa-Francorchamps, seconda cruciale tappa del FIA WEC. Ancora una volta il primato è andato alla Porsche, che con i campioni del mondo in carica Webber-Hartley-Bernhard ha firmato in mattinata il tempo di 1’58″012. Il riferimento è ancora molto distante dal 1’54″767 fatto segnare l’anno passato da Timo Bernhard. Entrambe le sessioni di prove libere infatti sono state molto lente: nella prima l’asfalto era ancora molto sporco, mentre nella seconda problemi tecnici hanno rallentato alcuni big, mentre altri si sono nascosti. E’ questo il caso delle Porsche 919 che hanno fatto segnare intermedi record in diversi passaggi senza mai completare un giro a velocità massima.
Giornata positiva per Toyota che nella prima sessione ha chiuso al 3° e 5° posto, a solo 1″5 dalla prima Porsche, mentre nel secondo turno ha addirittura conquistato una doppietta, nonostante il miglior riferimento sia risultato 0″5 più lento del crono fatto segnare nel primo turno dall’equipaggio campione in carica.
Sessioni difficili invece per Audi che, come i cugini di Porsche ha portato le proprie vetture in configurazione a basso carico aerodinamico per prepararsi al meglio per la 24h di Le Mans. Dopo un primo turno difficile, nel pomeriggio l’Audi R18 #8 ha accusato un problema all’asse anteriore, probabilmente molto simile a quello subito a Silverstone, che l’ha costretta ai box per l’intera durata della sessione. La vettura superstite è stata piuttosto lenta, non essendo riuscita a scendere sotto il muro dei due minuti.
In LMP1-L, dopo un dominio Rebellion nel primo turno, nel secondo la ByKolles è riuscita a dare un colpo di reni, insediandosi al secondo posto della classe di vertice riservata ai team privati. In LMP2 invece è proseguita la lotta tra le Ligier ufficiali e l’Oreca, che sul tracciato belga sembra trovarsi meglio dei rivali.
In GT botta e risposta tra Aston Martin e Ferrari, con le vetture di Stanaway-Rees-Adam e Bruni-Calado ad alternarsi al primo e secondo posto nei due turni di prove. Terza e vicinissima la seconda Ferrari 488, ovvero quella dei leader di campionato Bird-Rigon. Ottima prestazione per l’Aston Martin di GTE-AM di Lamy-Dalla Lana-Lauda, seconda assoluta tra le GT nel primo turno, mentre nel secondo ha svettato la Ferrari 458 dell’AF Corse affidata a Collard-Aguas-Perrodo. Da segnalare il brutto incidente della Corvette C7 del Larbre Competition su cui gareggia anche il nostro Paolo Ruberti. La vettura americana nelle mani di Yutaka Yamagishi ha colpito violentemente le barriere alla curva Stavelot quando mancavano 8 minuti al termine del secondo turno.