Chi al terzo, chi al ventiquattresimo. Da una parte Cetilar Racing, dall’altra Formula Medicine che risponde alla figura del dottor Riccardo Ceccarelli, un veterano della 24 Ore di Le Mans… pur senza averla mai corsa. O perlomeno in un certo senso, dovendo preparare mentalmente e fisicamente i piloti da lui seguiti nel raggiungere l’obiettivo finale: la bandiera a scacchi sul traguardo del circuito francese.
Come funziona la preparazione di Formula Medicine
La 24 Ore di Le Mans richiede una preparazione che inizia già un paio di mesi prima della gara. Dal punto di vista fisico ci si concentra su un lavoro di resistenza: sotto l’aspetto cardiovascolare per mezzo di corsa, bici e nuoto; per quanto concerne l’ambito muscolare, con dei circuiti misti “total body”. Dal punto di vista mentale si lavora in particolar modo sulla capacità di mantenere la concentrazione elevata a lungo termine.
Fondamentale è insegnare al pilota ad apprendere alcune tecniche di rilassamento specifiche per migliorare la capacità “on/off”; ovvero l’alternanza tra lo stato di estrema concentrazione durante la guida a quello di massimo rilassamento, per recuperare più energie possibili. Un lavoro che prosegue in circuito già il martedì precedente alla gara.
E durante la 24 Ore…
Nel corso della 24 Ore di Le Mans il pilota è soggetto ad una grande perdita di liquidi e di energie. Fondamentale è l’utilizzo di integratori. Per l’alimentazione la cosa migliore è effettuare dei pasti leggeri ma frequenti, anche perché in condizioni particolari di stress che possono avvenire, lo stomaco lavora più lentamente e la capacità digestiva è minore rispetto alla norma. Come dice il dottor Riccardo Ceccarelli: «È necessario mangiare come le scimmie», dunque poco ma spesso. Quali alimenti? Pasta e pertanto carboidrati, pollo in bianco per le proteine e tanta frutta. Il cibo viene alternato a barrette energetiche.
Una curiosità “calorica”
Una 24 Ore di Le Mans comporta dei consumi elevati: in termini di peso si può tranquillamente parlare di due/tre chili in meno sulla bilancia. Un pilota che si sa gestirsi bene dal punto di vista fisico, può spendere in media 4000 calorie. Durante tutta la 24 ore, a partire dal sabato, questo specifico consumo sale intorno alle 6000 calorie. Alla fine del weekend è facile che il pilota si senta “scarico” e per recuperare abbia bisogno di almeno quattro giorni. A tal proposito Formula Medicine sta lavorando su delle tecniche di recupero efficaci e veloci, dunque non resta che aspettare di vedere i risultati prossimamente.