Un’altro grande risultato per Cetilar Racing alla 24 Ore di Le Mans: il dream team italiano, sulla Dallara P217 motorizzata Gibson di Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi supportata da Villorba Corse, ha concluso la sua terza maratona francese.
La corsa di Cetilar Racing a Le Mans
Dopo il debutto del 2017 conclusosi con uno straordinario 9° posto assoluto ed il 7° della LMP2 e l’edizione dello scorso anno coronata dall’11° posto di categoria, Lacorte, Sernagiotto e il rientrante Belicchi (quest’ultimo alla sua decima presenza) sono stati nuovamente protagonisti di una buona prestazione, chiudendo tredicesimi di categoria e diciottesimi assoluti. Una 24 Ore che segna dunque la fine di un ciclo e tutta in crescendo per la squadra tricolore, che sin dalle qualifiche aveva puntato sull’affidabilità della vettura, lavorando quasi esclusivamente in ottica gara. Già nelle fasi iniziali, con Sernagiotto autore di una buona partenza dalla 25esima posizione assoluta dello schieramento (P17 di categoria), la Dallara del team Cetilar Racing ha cominciato a recuperare posizioni. Sia lui, che Belicchi e Lacorte, i quali gli sono succeduti in quest’ordine, hanno continuato a viaggiare con un ritmo consistente, collocandosi stabilmente intorno al 13° posto. Tutto ciò nonostante il sottosterzo lamentato nel primo e conclusivo settore durante le fasi iniziali e qualche difficoltà con la pressione delle gomme nello stint d’apertura.
Dopo il primo quarto di gara la situazione è rimasta pressoché invariata e anche la notte è trascorsa senza alcun intoppo. Alle prime ore del giorno l’equipaggio tricolore, “sopravvissuto” alle numerose neutralizzazioni, si è ritrovato nella top-10 della LMP2, andandosi a collocare a ridosso della 15esima posizione. Poi un imprevisto: a poco meno di quattro ore dalla fine, mentre al volante si trovava Belicchi, si è rotto il compressore dell’attuazione del cambio. Un problema risolto nel minor tempo possibile dai meccanici, che hanno subito individuato l’inconveniente, che ha costato tre posizioni. Da quel momento in poi le cose si sono nuovamente stabilizzate e tutto è filato liscio fino al traguardo.
Le parole dei protagonisti
Roberto Lacorte: «Tre Le Mans su tre portate in fondo con la lotta vera, è davvero un privilegio per pochi. Voglio ringraziare il team. Abbiamo trascorso cinque anni fantastici che rimarranno dentro tutti noi e nella storia del motorsport e dell’endurance. Qui c’è tanta passione, ci sono progetti, ci sono persone che li hanno condivisi. Questa edizione della 24 Ore è un po’ particolare, perché è stata la più combattuta in termini agonistici. I distacchi fin dalle qualifiche sono stati sempre strettissimi e noi siamo rimasti costantemente in lotta per le posizioni “vere”. Abbiamo avuto un problemino nell’ultima parte della gara che ci ha tagliato fuori dalla “top 10”, però va bene così».
Giorgio Sernagiotto: «È sempre un’emozione incredibile. Questa gara è talmente dura che portarla a termine sembra quasi strano. Tre su tre è un bel lavoro. Sono contento. I ragazzi della squadra sono stati bravissimi».
Andrea Belicchi: «Sono letteralmente commosso. Questa è stata la mia decima 24 Ore di Le Mans. Non riesco a trovare le parole per esprimere quello che provo dentro».
Raimondo Amadio, Team Principal: «È stata molto dura. Poi tre volte a Le Mans e tre volte al traguardo è un risultato enorme. Bravi tutti, bravi i nostri ragazzi, bravi i piloti, la “regia”, gli ingegneri, che sono riusciti a svolgere un lavoro fantastico. Io di gare ne faccio tante in un anno e ne ho fatte tantissime in vita mia, però questa le vale tutte davvero».