Arrivano i verdetti del FIA World Endurance Championship 2022. Con una sonora doppietta, Toyota conquista il titolo iridato con Sebastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa, mentre Ferrari centra il primo posto in campionato nella classe LMGTE Pro con Alessandro Pier Guidi e James Calado
Il resoconto della classe LMH
Ancora una volta, nessuno ha scalfito Toyota in Bahrain. Infatti, è dal 2017 che i giapponesi vincono senza interruzioni – escluso il 2018, quando non si tenne l’evento. Già in qualifica, le GR010 Hybrid LMH si sono dimostrate superiori alla concorrenza, ma in gara hanno praticamente dominato la scena.
Mike Conway, Kamui Kobayashi e José Maria Lopez hanno avuto l’onore di mettere il proprio sigillo nell’ultimo round stagionale, rilevando la leadership a metà gara. Tuttavia, il titolo è andato nelle mani di Sebastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa, secondi sul traguardo.
Male le Peugeot 9X8 LMH, entrambe ancora una volta afflitte da problemi tecnici. Jean-Eric Vergne, Mikkel Jensen e Paul di Resta sono stati costretti al ritiro dopo il secondo posto in qualifica, mentre Loïc Duval, Gustavo Menezes e Nico Müller si sono classificati quarti.
Alpine ha concluso la sua avventura con la LMP1 con il gradino più basso del podio. Nicholas Lapierre, André Negrão e Matthieu Vaxivière nono stati mai realmente in lizza per il titolo.
I risultati delle altre classi
Come facilmente prevedibile, Jota ha centrato il titolo in LMP2 con Antonio Felix da Costa, Will Stevens e Roberto Gonzales. Grazie a un gran vantaggio in classifica, i tre si sono “limitati” a centrare il terzo posto. Sean Gelael, Robin Frijns e René Rast hanno invece vinto con l’Oreca 07 Gibson LMP2 del Team WRT.
Alex Lynn, Oliver Jarvis e Josh Pierson hanno concluso in piazza d’onore con United Autosports. Peccato per Prema, in gioco per il podio e quarta sotto la bandiera a scacchi con Robert Kubica, Louis Delètraz e Lorenzo Colombo.
Brividi per Ferrari in LMGTE Pro. Il Cavallino Rampante è arrivato in Bahrain pronto per il duello con Porsche. Nonostante la pole position e la prima ora in testa, le vetture tedesche sono nettamente crollate, tanto da lasciarsi sorpassare dalle 488 GTE Evo 2020 e anche dalla Corvette C8.R.
Alessandro Pier Guidi e James Calado sembravano correre con una certa tranquillità, fino a quando un problema al cambio ha portato i due al quinto posto. La fortuna ha comunque aiutato loro, con le Porsche rimaste stabili in terza e quarta posizione: ciò a permesso a Ferrari di confermarsi di nuovo campione, vincendo anche la gara con Antonio Fuoco e Miguel Molina.
In LMGTE Am, Ben Keating e Marco Sorensen hanno centrato il quarto posto, utile per laurearsi campioni con l’Aston Martin Vantage AMR di TF Sport. Team Project 1 ha firmato la doppietta con le proprie Porsche, con Matteo Cairoli, Mikkel Pedersen e Nicolas Leutwile primi davanti a di PJ Hyett, Ben Barnicoat e Gunnar Jeanette. Terzo posto per la Ferrari delle Iron Dames, con Rahel Frey, Michelle Gatting e Sarah Bovy vicinissime alla vittoria.
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