La 6 Ore del Bahrain, nono ed ultimo appuntamento del Mondiale Endurance svoltosi nel fine settimana appena trascorso, non si è rivelato particolarmente fortunato per Matteo Cairoli; il pilota comasco e i suoi compagni di squadra del team Dempsey-Proton Racing, Marvin Dienst e Christian Ried, ha concluso la gara al quarto posto in classe GTE Am. Pertanto il trio non è riuscito a recuperare i punti necessari per aggiudicarsi il titolo, finito nelle mani dei piloti Aston Martin: Paul Dalla Lana, Pedro Lamy e Mathias Lauda.
“È stata un’altra volta una gara sfortunata, con le Aston Martin che andavano ancora più forte del previsto. Anche se loro avevano dieci chili in più e 0.2 di restrittori più piccoli, questa volta non c’è stata proprio storia. In gara avevamo buone possibilità di concludere secondi, ma la rottura di un faro anteriore ci ha costretto a effettuare una sosta ai box per cambiarlo e ciò ci è costato quasi tre minuti. Adesso mi prenderò un breve periodo di pausa, per volare la settimana prossima ad Aragon per svolgere un test con la vettura nuova. L’appuntamento poi andrà al 2018. A parte questo finale di stagione, sono comunque contento di quanto sia riuscito a fare quest’anno. Ci ho creduto fino alla fine, ma mi posso dire in ogni caso soddisfatto”, ha commentato Cairoli.
Alla fine l’equipaggio del team Dempsey-Proton Racing, protagonista assoluto quest’anno con la Porsche 911 RSR, ha conquistato il secondo posto in campionato nella classe GTE Am. Un risultato che comunque va letto anche in chiave positiva. La stagione del FIA WEC che è appena andata in archivio ha infatti riservato tanti momenti straordinari come la vittoria al Nürburgring e a Città del Messico.