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TCR DSG Endurance | Dindo Capello protagonista ai test di Misano con l’Audi RS 3 LMS


Dindo Capello è tornato al volante di una vettura da corsa dopo aver appeso da diversi anni il casco al chiodo, scegliendo come teatro il Campionato Italiano TCR DSG Endurance. Sul circuito di Misano, il tre volte vincitore della 24 Ore di Le Mans ha testato l’Audi RS 3 LMS.

Capello in pista nei test di Misano

Una giornata ventosa quella vista lo scorso giovedì sul tracciato romagnolo, che sarà uno degli appuntamenti del nuovo campionato di durata riservato alle vetture TCR DSG. Molti i piloti coinvolti nelle prove collettive, per trovare il giusto feeling con le auto della serie. «Sono contento della presenza di tanti piloti e tanti team in questa giornata di test a Misano, sicuramente sarà un bel campionato», ha detto Tarcisio Bernasconi, team-owner della Scuderia del Girasole che si occupa degli aspetti tecnici nel campionato. Tutti gli occhi erano comunque puntati su Capello, che si è messo in gioco a bordo della vettura teutonica. «La scintilla si è riaccesa molto velocemente, è stato tutto facile e naturale», ha detto l’alfiere astigiano, che ha completato una quarantina di giri. «Dopo pochi giri ho ripreso gli automatismi ed è tornato tutto ad essere come prima. Sono soddisfatto perché la mia preoccupazione era quella di poter riprendere mentalmente il tutto. È stato più facile del previsto, ho cercato di imparare qualche piccolo trucco, che ogni categoria ha. Con l’aiuto di Salvatore Tavano, dell’ingegnere, del capomacchina ho studiato le dinamiche di questa vettura e le reazioni ai cambiamenti di assetto. Mi sono anche divertito, che è la cosa più positiva».

Le sensazioni sull’Audi TCR DSG

Per Capello, l’Audi RS 3 LMS era totalmente una novità: «L’avevo guidata solo in un paio di attività promozionali. L’ho trovata una macchina divertente. Certo, bisogna convivere con la trazione anteriore, il che significa modificare un po’ le caratteristiche di guida per me che ho sempre guidato negli anni solo macchine a trazione posteriore. Ma dopo un po’ di giri ti abitui. L’errore più grande è quello di esagerare: bisogna autofrenarsi soprattutto nella velocità in curva».

Luca Basso:
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