Prove di ripartenza con il Rally Sweden Lockdown. Al via alcuni protagonisti svedesi del WRC

Tornano le gare rally dopo il lockdown

Mentre si attendono notizie precise sul Rally DirtFish in Estonia, la disciplina riparte da un appuntamento speciale che accoglierà i grandi nomi svedesi del WRC e WRX, ovvero il Rally Sweden Lockdown: ecco di cosa si tratta
Prove di ripartenza con il Rally Sweden Lockdown. Al via alcuni protagonisti svedesi del WRC

Con il campionato WRC 2020 un po’ alle corde vista la raffica di rinvii e cancellazioni, i piloti della massima serie rallistica al momento non hanno molte occasioni in questo periodo per rimettersi a bordo delle loro vetture, viste anche le varie restrizioni dovute da un coronavirus in fase calante ma comunque sempre presente.

Rally DirtFish in Estonia confermato, ma con pochi dettagli

Escludendo così uscite estemporanee a mo’ di test e qualche competizione nazionale in fase di ripartenza, molti piloti attendono che il Mondiale possa ricominciare – a questo punto dopo l’estate. Eppure nella bella stagione iniziano a far capolino degli eventi che potrebbero rompere il digiuno dai rally, come il “nuovo” rally di Estonia, ora noto come Rally DirtFish del prossimo 24-25 luglio: il quale però al netto delle grandi ambizioni da evento WRC (ma, a parte la gloria locale Ott Tanak, non si sa se ci saranno altri grandi nomi o team ufficiali del campionato) è tutt’ora adombrato dall’incertezza sul programma di gara e sul percorso.

L’inedito format del Rally Sweden Lockdown (a porte chiuse)

Un po’ prima, cioè questa domenica 7 giugno, si disputerà invece un evento con meno pretese ma che riporterà i piloti di casa sulle strade della competizione iridata. Parliamo del Rally Sweden Lockdown, una iniziativa speciale a porte chiuse ma trasmessa sulle reti locali, e con highlights prodotti dal WRC Promoter per il canale ufficiale WRC + All Live e alcune televisioni estere. Parliamo di una gara su sterrato di una giornata sulle strade di Torsby, fulcro storico del Rally di Svezia, organizzata a mo’ di torneo ad eliminazione: dopo l’immancabile shakedown, si parte con due turni di qualificazione che determineranno ciascuna i tre migliori che poi si sfideranno nelle semifinali da due giri, che a loro volta sanciranno le vetture che accederanno ai due turni di finale, sempre con la sfida diretta.

I piloti al via del Rally Sweden Lockdown

Tra i piloti che vedremo al via ci sono alcuni idoli di casa come il due volte campione DTM e vincitore del Mondiale Rallycross 2016 Mattias Ekström, o i rallisti Pontus Tidemand (due volte campione WRC 2), a bordo della Skoda Fabia R5, ed Oliver Solberg, che riprenderà la Volkswagen Polo GTI R5. Quest’ultimo ha dichiarato: «È così fantastico tornare a gareggiare. Indossare davvero la tuta [dopo tanti rally virtuali con il sim racing, ndr], salire in auto, chiudere la portiera e premere il pulsante di avviamento è qualcosa che mi è mancato così tanto. Devo congratularmi davvero tanto con gli organizzatori dell’evento. Quello che sono stati in grado di fare è sorprendente. Ovviamente, siamo tutti dispiaciuti di non avere nessuno spettatore, ma fintanto che c’è ancora questo coronavirus in giro dobbiamo essere davvero attenti e previdenti».

Ogni vettura disporrà di una camera car per seguire al meglio ogni azione di gara, coperta anche da sette telecamere sparse per la prova speciale e da un drone per le riprese aeree. Glenn Olsson, direttore del Rally Sweden Lockdown, dopo aver sudato freddo per il Rally di Svezia vero e proprio di questo febbraio alle prese con temperature un po’ troppo miti ed un percorso dimezzato, si prende una piccola rivincita visto che il suo evento è il primo di questo tipo a corrersi dopo il periodo di quarantena. «Il Covid-19 ha messo a tacere il rally negli ultimi due mesi, ma ora è tempo che i motori rombino di nuovo. Alcuni dei più grandi nomi del motorsport svedesi, tra cui quattro campioni del mondo [ci saranno anche il vincitore del Junior WRC 2018 Emil Bergkvist e delle edizioni 2004 e 2007, PG Andersson, ndr], gareggeranno su strade rese famose dal nostro round WRC. Il format a eliminazione diretta garantisce che i piloti debbano combattere per ogni decimo di secondo e anche il minimo errore potrebbe rivelarsi caro. Promette di essere un evento che terrà incollati alla sedia i fan».

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