Campionati Rally Italiani 2020, le modifiche al format ed il protocollo sanitario
Le linee guida di ACI Sport
Questa settimana il Governo ha dato il via libera ad una serie di altri allentamenti alle restrizioni, all’interno di una Fase 3 in cui il nostro Paese sta gradualmente tornando ad una specie di normalità dopo l’emergenza coronavirus.
Anche lo sport sta riprendendo il suo corso interrotto per via del Covid-19, con la possibilità di riprendere anche con le discipline di contatto dal 25 giugno. E se siamo arrivati a questo punto significa che il mondo sportivo, pur rispettando alcune norme di sicurezza sanitaria, può rimettersi in carreggiata in tutta la sua interezza nel nostro territorio nazionale. Vale anche per le discipline automobilistiche ed anche per il rally, che rispetto alle gare su pista ha delle peculiarità tutte sue.
Le linee procedurali per le gare rally italiane
Ormai ci siamo: definite qualche settimana fa le linee procedurali per la ripresa dei test e messi a punto successivamente i nuovi calendari 2020 delle gare nazionali, titolate e non, ora possiamo scoprire finalmente le disposizioni per la ripresa dell’attività competitiva, messe a punto dal Comitato Scientifico di ACI Sport e con il contributo di tutti gli attori interessati giorni fa, e divulgate questa settimana.
Siamo sostanzialmente sulle falsa riga delle procedure per la sicurezza sanitaria definite per i test, come è logico che sia (qui il documento divulgato da ACI Sport), adattate ovviamente ad un contesto più articolato come è quello di una gara; inoltre sono stati aggiornati i Regolamenti di Settore anche per le serie titolate come il CIR, il CIRT ed il CIWRC, con una serie di norme transitorie valide per quest’anno: parliamo della revisione del numero delle gare stagionali, ad esempio. Non cambierà il sistema di punteggio, ma per la definizione della classifica finale saranno validi quattro risultati utili e non cinque.
Le novità nel format delle gare rally italiane 2020
Inevitabilmente, cambierà anche il format di gara, che andrà incontro ad un ridimensionamento. Se prima del virus la durata degli appuntamenti dei Campionati Italiani Rally era di tre giorni, incluse le sessioni ricognitive, le verifiche e la premiazione, per il 2020 la durata totale sarà di 36 ore, più un massimo di otto ore per le ricognizioni (ad esclusione delle gare valide per l’ERC o il WRC): in termini di competizione, questo significherà che le gare del CIR dovranno svolgersi in un’unica tappa da almeno sei prove speciali, purché tre diverse tra di loro, con un chilometraggio di 80-100 km totali per i round su asfalto e 70-100 km per quelli su sterrato, con una tolleranza massima del 5%. Si restringono inoltre i tempi per le premiazioni per gli equipaggi e i preparatori o noleggiatori, con il podio allestito subito dopo l’arrivo. Annullate infine le conferenze stampa.
Crediti Immagine di Copertina: ACI Sport
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