Opel valuta la produzione di una vettura Rally2. A condizione che la categoria adotti l’ibrido
I progetti di Opel
Dal prossimo anno le attuali World Rally Car Plus cederanno il passo alle Rally1 ibride, con l’introduzione di questa tecnologia nel WRC diventata consuetudine nel mondo dell’automotive. Per quanto riguarda invece le Rally2 inizialmente si pensava che avrebbe seguito a ruota lo stesso destino (si parlava del 2023 come data d’introduzione), ma alla fine la FIA ha deciso di rinviare per i prossimi tre anni la transizione dei motori termici tout court delle ex R5 verso l’ibrido. Le attuali Rally2 proseguiranno il loro ciclo di omologazione sino al 2025, e per alcuni marchi anche fino al 2027.
Il motivo di questo slittamento è da imputare ai costruttori, al momento non pronti per questa transizione e per ora più inclini all’utilizzo di biocarburanti sostenibili per la classe in esame. Eppure c’è un marchio importante che va controcorrente, e che è pronto addirittura ad investire in vetture Rally2 (che al momento non ha in produzione) se per questa categoria la FIA deciderà di introdurre l’ibrido.
“Opel intende gareggiare solo se c’è sostenibilità”
Il costruttore in questione è Opel, parte della galassia Stellantis, e che è stato tra i primi a proporre una vettura rally totalmente elettrica con tanto di monomarca dedicato in Germania, ovvero la Corsa-e Rally. Il direttore di Opel Motorsport Jörg Schrott ha confermato ai microfoni di DirtFish l’intenzione di entrare nell’agone delle Rally2, ma a condizione che si sposi la tecnologia che combina motori termici con l’alimentazione elettrica. Questo perché il marchio è sempre più orientato alla transizione ecologica e a correre solo se i regolamenti tecnici abbracciano questo corso: «Opel partecipa alle gare solo se sono all’insegna della sostenibilità, questo è un obiettivo chiaro della nostra azienda. Le cose devono essere elettrificate», ha puntualizzato Schrott, che ha ricordato il progetto del 2017 – poi accantonato – di una Corsa R5 che avrebbe dovuto proseguire la piramide dei modelli al livello superiore, dopo quidni la Adam R2. Progetto poi non approvato dal consiglio di amministrazione di Opel.
Opel punta a produrre una Rally2 ibrida, non totalmente elettrica
Se l’ibrido prendesse quota nei prossimi anni anche con le Rally2, il marchio tedesco potrà essere quindi della partita con una sua vettura. Un modello completamente elettrico come la Corsa-e Rally invece non sarebbe fattibile per le classi superiori, come ha spiegato Schrott: «Si tratta sempre un equilibrio tra le opportunità tecnologiche. Alla fine deve essere qualcosa di accessibile al cliente. Se parliamo di classi superiori, bisogna anche pensare all’intero processo. Da un lato è un modello di business, dall’altro devi fornire la giusta tecnologia, le giuste prestazioni e la giusta potenza dell’auto. Pertanto, il prossimo passo se si tratterà del più alto livello per un’auto Rally2 destinata ai team clienti, penso che sarà un’auto elettrificata – ma non un’auto completamente elettrica, sia chiaro: quello sarebbe il passo giusto per la prossima omologazione». Ovvero proporre una vettura dotata di «un motore a combustione collegato a un pacco batterie», e non meramente full electric.
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