La versione di Loeb sulla separazione da Elena, finalmente
Loeb vuota il sacco
Al di là della dichiarazione di circostanza con cui ha liquidato la propria ventennale collaborazione lo storico navigatore, Sébastien Loeb non ha rilasciato altre dichiarazioni o commenti riguardo l’improvvisa e sorprendente separazione da Daniel Elena (a differenza di quest’ultimo, che è stato invece un fiume in piena).
Questo fino ad oggi, visto che il pluricampione WRC si è sbottonato su DNA Sports, testata alsaziana, in cui ha raccontato un po’ di retroscena su questo addio che è stato spinto dal team Prodrive, il quale ha ingaggiato entrambi per l’ultima Dakar all’interno del Bahrain Raid Xtreme e che, dopo i risultati sconfortanti del duo, alle prese con imprevisti tecnici e di affidabilità (contro cui ha puntato il dito Elena) e problemi di navigazione (su cui invece ha messo l’accento la squadra britannica per convincere Loeb ad allontanare il copilota), ha deciso di separare lo storico equipaggio.
Loeb spiega come si è arrivati alla separazione da Elena dopo l’ultima Dakar
Il pilota alsaziano ha quindi ricostruito cosa è successo e perché si è arrivati a tanto: «È stata una Dakar difficile quest’anno, ma abbiamo sempre saputo che sarebbe stata così. Con una nuova squadra, un nuovo contesto [era la prima volta che Loeb ed Elena correvano in Arabia Saudita, ndr] e un nuovo sistema di navigazione [in questo caso, si riferisce ai tablet elettronici con le note, consegnate la mattina una decina di minuti prima della partenza di ogni tappa, ndr], senza alcuna preparazione anticipata la sera prima, c’erano molte sfide e non era semplice. Prodrive ha concentrato i propri sforzi sulla risoluzione dei problemi con la vettura ed il team e, da parte mia, mi sono concentrato nell’ottimizzazione della guida e della navigazione».
“Abbiamo avuto tensioni e conflitti come mai prima d’ora”
«Abbiamo subito molte forature e forse ho guidato la vettura come facevo in passato con la Peugeot – ammette Loeb -, che ha pneumatici più grandi in quanto operano basandosi su un regolamento diverso dal 4×4. Inoltre, in termini di navigazione, abbiamo commesso alcuni errori e abbiamo dovuto rivederli. Il modo in cui abbiamo lavorato è stato diverso a causa delle nuove regole». Perciò il pilota ammette che l’equipaggio ha perso un po’ del proprio tocco magico, e quando le cose seguono la legge di Murphy tutto allora va a rotoli, generando anche «alcuni malintesi» all’interno dell’abitacolo ed anche «una reciproca sfiducia su alcune cose». «Ci sono state tensioni e conflitti che non abbiamo mai avuto in passato. Non lo biasimo, ma ci siamo un po’ persi… ».
“La Dakar ormai è materia da specialisti nei rally raid”
Fatta questa premessa, Loeb va quindi al cuore del casus belli, ovvero l’allontamento di Elena, motivato per via della natura diversa della Dakar, che nelle ultime edizioni ha posto maggiore enfasi sulle capacità di navigazione tagliate per gli specialisti del rally raid. «Le nuove regole del roadbook – spiega – richiedono un’analisi immediata della strada da parte dei copiloti e dei conducenti, una buona lettura e giudizio della strada alle alte velocità . In passato, Daniel ha lavorato sul suo roadbook fino alla sera del giorno prima delle prove, direi ben al di sopra della media degli altri copiloti. E questo gli ha permesso di diventare il migliore nell’analisi delle strade. Ma ora siamo a un punto in cui la navigazione è molto più precisa e puntuale ed è qui che gli specialisti del rally raid hanno il vantaggio». Non a caso si vocifera dell’arrivo di Alex Winocq, esperto nei rally raid e nella Dakar e visto recentemente al fianco del compagno di squadra in Bahrain Raid Xtreme Nani Roma (tra l’altro hanno chiuso quinti nell’edizione 2021), come possibile sostituto di Elena.
“Daniel rimane un amico”
Infine, il lato umano: Loeb ha ammesso di aver avuto difficoltà nel comunicare al monegasco la decisione di Prodrive, da lui sposata. «Non volevo davvero farlo, ho sempre lottato per tenere Daniel con me per tutta la mia carriera, anche se le persone volevano rimuoverlo dal sistema. Sapevo che l’avrebbe presa male e sarebbe rimasto deluso. Ma gli ho parlato apertamente, come fanno due buoni amici».
Il campionissimo spiega quindi perché ha voluto troncare questa lunga e fruttuosa collaborazione professionale: «Avevo bisogno di uscire dalla mia zona di comfort, per ottimizzare le mie possibilità di poter progredire alla Dakar. Ho ancora ambizioni, penso che con l’aiuto di un navigatore professionista nei rally raid io possa migliorare ancora di più. Non metto in dubbio il suo potenziale o le sue qualità di copilota, soprattutto nel WRC. Siamo cresciuti insieme nella disciplina, abbiamo vinto insieme e abbiamo vissuto anni straordinari. Ma il rally raid è molto specifico».
Insomma, è immaginabile il fatto che Loeb non raccolga l’invito-provocazione di Elena, ovvero di lasciare Prodrive per rimettere assieme il dinamico duo. I rapporti umani però, afferma il francese, non cambiano: «Daniel rimane un amico. Spero che sia in grado di superare questo e conservare i bei ricordi. Sono sicuro che vivremo ancora bei momenti in un rally o durante un barbecue».
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