Un’edizione scoppiettante quella della 12 Ore di Bathurst andata in scena quest’anno, con un finale mozzafiato e all’ultimo respiro che ha consegnato la vittoria all’equipaggio formato da Matt Campbell, Dennis Olsen e Dirk Werner; questo è anche il primo successo di sempre della Porsche nella gara australiana.
Prima affermazione di Porsche a Bathurst
Quasi un po’ inaspettato l’acuto della Porsche a Mount Panorama, soprattutto visti i rivali che si sono contesi la pole position al sabato. In gara tutto è cambiato, con la 911 GT3 R della Earl Bamber Motorsport che si è presentata tra i primi nell’ultimo segmento e con un Campbell scatenatissimo sui saliscendo del tracciato di casa. L’australiano ha compiuto diversi sorpassi al limite, dapprima sulla BMW e poi sull’Aston Martin, portando a casa la prima affermazione della Casa di Stoccarda a Bathurst. «Che incredibile giorno per Porsche», ha dichiarato Fritz Enzinger, vicepresidente di Porsche Motorsport. «Congratulazioni a tutti i piloti e in modo particolare al team principal, Earl Bamber, che mi ha impressionato con la sua forza d’animo e la sua meticolosità nel corso degli anni. Earl non è solo un pilota di calibro internazionale, è anche un caposquadra. È perfetto che il suo giovane team ci abbia regalato la prima vittoria a Bathurst, nel canto del cigno della Porsche 911 GT3 R dopo tre anni grandi successi».
I risultati delle altre Porsche in gara
Se da un lato c’è un grande trionfo, dall’altra le altre Porsche non hanno potuto brillare: la vettura gemella di Romain Dumas, Sven Müller E Matthieu Jaminet è stata sfortunata, ritirandosi a tre ore dalla fine per un problema al servosterzo. Anche Competition Motorsport / McElrea Racing si è ritirata a causa di un incidente nelle prime fasi, mentre Black Swan Racing non ha nemmeno partecipato a causa di un terribile impatto con le barriere esterne nelle prove libere. Nella Classe B il successo è andato a Grove Racing e alla sua Porsche 911 GT3 Cup.