Torna lo spettacolo della IndyCar Series questo fine settimana. La serie americana scenderà in pista per il primo appuntamento della stagione 2021, ospite sul tracciato di Barber Motorsport Park per il Gran Premio di Alabama. Scott Dixon è pronto a difendere il titolo ottenuto lo scorso anno.
IndyCar, Alabama 2021: programma ed orari
Sabato 17 aprile
17.00 – Prove libere 1 (45 minuti)
10.40 – Prove libere 2 (45 minuti)
23.55 – Qualifiche (Q1-G1 10’, Q1-G2 10’, Q2 10’ e Q3 15’)
Domenica 18 aprile
19.30 – Warm up (30 minuti)
21.30 – Gara (90 giri)
Gli orari sono riferiti a quelli italiani (CEST).
IndyCar, Alabama 2021: anteprima del weekend
Breve ma intenso il programma della IndyCar Series, concentrato su due giorni come scelta per limitare il contatto in un periodo difficile per la pandemia di COVID-19. Il circuito di Birmingham torna ad ospitare un evento del campionato dopo l’anno sabbatico forzato, tra l’altro come tappa d’apertura inedita visto che St. Petersburg è in programma la settimana prossima. Parliamo invece dei protagonisti di quest’anno: Scott Dixon è di nuovo il favorito, non solo perché è il campione in carica ma anche perché alla veneranda età di 40 anni è più veloce che mai. Il neozelandese può contare anche sul Chip Ganassi Racing che, quest’anno, avrà una line-up davvero interessante con Alex Palou, Marcus Ericsson e Jimmie Johnson (Tony Kanaan per gli ovali).
Attenzione però al Team Penske, probabilmente uno dei più completi e competitivi: Josef Newgarden vuole a tutti i costi il terzo titolo e il 2° posto dello scorso anno gli sta davvero stretto; poi Will Power e Simon Pagenaud, quando sono in giornata, sanno essere davvero tosti e spietati, ma non dimentichiamo l’approdo full-time di un missile come Scott McLaughlin, triplo campione della Supercars australiana e tanto voluto da Roger Penske in America.
Anche la corrazzata targata Andretti Autosport non può mancare tra le prime linee: Colton Herta sembra ormai essere maturato per poter competere al titolo e, in coppia con il forte Alexander Rossi, possono affondare a pieno per lo scettro. Bisognerà vedere però l’affidabilità delle auto e dei motori Chevrolet, carenti durante la stagione 2020. Ryan Hunter-Reay sembra ormai essersi “affossato” rispetto a qualche lustro fa, mentre James Hinchcliffe torna sulla griglia dopo un anno passato a mezzo servizio.
Altre sorprese potrebbero arrivare dall’Arrow McLaren SP, ottima al “debutto” dello scorso anno e con due piloti veloci come Patricio O’Ward e Felix Rosenqvist. Esordio per l’ex Formula 1 Romain Grosjean con Dale Coyne Racing, anche se bisognerà capire in che condizioni versa la sua mano dopo l’incidente spaventoso in Bahrain. Occhi puntati anche su Ed Jones (capace di diversi exploit) e sui piloti di Rahal Letterman Lanigan Racing, Takuma Sato e Graham Rahal. Concludono la griglia Sébastien Bourdais-Dalton Kellett (AJ Foyt Enterprises), Max Chilton (Carlin), Conor Daly-Rinus VeeKay (Ed Carpenter Racing) e Jack Harvey (Meyer Shank Racing).
Copyright foto: Matt Fraver / IndyCar Series (2019)