Il Team Minardi by Pastina&Friends archivia Pomposa con un settimo posto
Non sono mancate le polemiche con l'assistenza tecnica
Si è chiuso con un settimo posto la 24Ore di Pomposa del team Minardi by Pastina&Frinds. Un risultato che non ha di certo soddisfatto il team principal Roberto “Pastina” Bandini e che non rispecchia il potenziale di tutta la compagine faentina, guidata dal Direttore Sportivo Giovanni Minardi e dai piloti Gabriele Lancieri, Massimo Carli, Luca Casadei, Riccardo Cinti, Antonio Giovinazzi, Gianni Vigorito, Daniel Mancinelli e Joao Vieira.
Che fosse un week end non facile lo si intuisce fin dai primi passaggi quando i piloti evidenziano diversi problemi sul kart assegnato. Archiviate le prove libere e mandato in assistenza il mezzo, Daniel Mancinelli scatta per le qualifiche con il muletto e i tempi sul giro scendono velocemente di oltre 1” al giro, firmando la pole position – su 24 equipaggi – con il miglior crono di 1’16”103. Il primo degli inseguitori è distaccato di oltre 3 dec.
Al via della corsa al team Minardi by Pastina&Friends viene riconsegnato il kart sorteggiato e i problemi tornano a galla “Fin dai primi passaggi ci siamo accorti che qualcosa non funziona a dovere. Portato in assistenza, per le qualifiche ci è stato assegnato un muletto con il quale abbiamo segnato la pole. Finita la sessione i kart sono stati riportati in parco chiuso e, al momento della gara, ci è stato riconsegnato il nostro mezzo sorteggiato inizialmente senza essere però stato revisionato e controllato. Questo mi ha fatto molto innervosire al punto di aver pensato di ritirare la squadra. Non eravamo al pari degli altri team” commenta Roberto Bandini “Siamo quindi partiti per la 24H dalla pole con un kart che regalava come minimo 5 dec al giro agli avversari. Dopo avere effettuato un paio di giri in testa le differenza di prestazioni sono venute a galla perdendo il contatto dai primi” prosegue Bandini “Per cercare di tamponare il problema almeno parzialmente, abbiamo preso la decisione di mandare in assistenza di volta in volta il kart, sostituendolo così con un muletto diverso. Tra il nostro kart e i vari muletti usati di volta in volta abbiamo riscontrato una differenza compresa tra 0,8-1” al giro che, moltiplicato per 24H, hanno fatto la differenza. E’ stato certamente un fine settimana difficile e sofferto. Avevamo dimostrato di poter essere della partita per giocarci la vittoria. Invece abbiamo salutato Pomposa con un settimo posto e tanta amarezza. Nonostante i vari reclami l’assistenza non è riuscita a darci una spiegazione dei problemi”
Problemi che sono emersi solamente a gara conclusa “Abbiamo poi capito che la differenza la facevano le gomme. A gomme calde, dopo 1h e mezza di corsa, il battistrada si staccava, allargando il diametro del pneumatico fino a 3 cm, in modo non uniforme sulle quattro mescole creando dei problemi di trazione e di guidabilità. Naturalmente non siamo stato gli unici ad accusare il problema. Mi spiace che sia andata così. Ho la sensazione che l’aspetto economico abbia sopravanzato l’aspetto sportivo. Le gare sono anche questo, però resta un grande rammarico di non aver potuto dimostrare il nostro reale potenziale con un mezzo al pari degli altri” conclude Pastina “Un grande ringraziamento va a tutti i miei ragazzi per aver dato comunque il massimo”
Allo scoccare della 24ora di gara la vittoria va al team DRGM, scattato con il secondo tempo, davanti agli Orsetti Volanti 1 – quinti in qualifica – al Pomposa Drem Team – ventunesimo in qualifica e al VKI – ottavi in qualifica.
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