Hayden Paddon e il futuro dei rally: “Bisognerà puntare sull’elettrico o sull’idrogeno”
Hayden Paddon dice la sua sulla transizione tecnologica
È impegnato attualmente in questo fine settimana al Rally Liepāja come preparazione per il suo esordio stagionale nel WRC2, tra non molto al Rally Estonia per un programma per ora parziale con la Hyundai i20 N Rally2: ma Hayden Paddon in questi tre anni lontano dal Mondiale Rally, oltre a competere con successo negli appuntamenti rallistici nella sua Nuova Zelanda, ha anche lavorato in casa con Paddon Rallysport e Stohl Advanced Research and Development (STARD) per la creazione e sviluppo della Hyundai Kona EV, vettura rally totalmente elettrica.
Paddon: “Nei prossimi 5,10 anni bisognerà introdurre nuovi fonti di energia nel WRC”
E da ormai esperto del settore, almeno perché ci ha messo mano in prima persona, il pilota campione nazionale neozelandese ed ambasciatore Hyundai New Zealand ha dato il proprio parere sul futuro della disciplina, orientata anch’essa verso le nuove tecnologie sostenibili. Sul sito ufficiale del Rally Liepāja ha commentato: «È molto difficile capire quale possa essere la soluzione. Mi piacciono le auto dei vecchi tempi, come a tanti, ecco perché amo il motorsport, ma nei prossimi 5-10 anni la disciplina andrà incontro a molti problemi. Con l’attuale format, penso che ai massimi livelli bisognerà implementare l’elettrico, l’idrogeno o una fonte di energia diversa. Questa è la grande incognita del momento. Gli addetti ai lavori sono impegnati nel cercare di trovare una soluzione e penso che sia ciò su cui si sta lavorando in questo momento».
Paddon fa il punto sul progetto della Hyundai Kona EV
Ed intanto questa settimana la FIA ha dato il via libera alla creazione di una nuova classe totalmente elettrica, la Rally5e per vetture di livello base e molto prossime alle controparti di serie. Inoltre anche altri protagonisti del WRC come il team principal di Toyota Gazoo Racing sono persuasi che il futuro sia delle nuove fonti alternative, come l’idrogeno. Sulla Kona EV Paddon ha poi aggiunto: «È davvero un progetto esaltante, che ci dà la possibilità di mostrare cosa può fare il nostro team, costruendo un’auto da rally elettrica. Ora siamo nella fase di sviluppo per cercare di far funzionare l’auto sulla distanza di un rally completo. Ma è anche una dichiarazione d’intenti per il futuro di questo sport. […] L’industria automobilistica sta cambiando molto rapidamente e i rally o il WRC devono essere in prima linea. Con questa vettura vogliamo dimostrare che l’elettrificazione, l’ibrido o qualunque cosa del genere possa avere un posto nello sport per consentirne la sopravvivenza a lungo termine. È un progetto interessante, anche perché stiamo imparando molto. In Nuova Zelanda al momento possiamo competere con le auto termiche nello stesso rally, nelle stesse categorie di queste vetture, cosa che ritengo abbastanza unica, perché ci permette di dimostrare come l’auto sia competitiva con quelle standard».
“Nel WRC servono più costruttori”
E sulle Rally1 ibride, interrogato in materia Paddon ha risposto: «Sono sicuramente eccitanti! Hanno un bell’aspetto e belle prestazioni. Sfruttano una tecnologia intermedia, non è una soluzione a lungo termine. La natura di questo sport non ti consente di passare completamente all’elettrico o all’idrogeno, quindi l’ibrido è la soluzione intermedia indicata per rendere la cosa possibile. Ma la realtà è che se vogliamo fare il salto di qualità, dobbiamo avere più costruttori, e quindi e più concorrenza, più piloti, più interesse, più fan, più tutto! Quindi, al momento, la grande domanda per WRC è come attrarre più costruttori?».
Giusta osservazione. Ma rivedremo Paddon nel WRC su una vettura ufficiale, quindi una Rally1? «Al momento no, non c’è nulla di programmato. Ovviamente è qualcosa fuori dal nostro controllo, quindi ci concentreremo sul nostro programma WRC2 e faremo del nostro meglio», ha risposto il neozelandese.
Crediti Immagine di Copertina: Twitter Hayden Paddon
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