WRC | La FIA introduce una nuova classe elettrica e approva modifiche per il Mondiale Rally

Nasce la classe Rally5e

Il Consiglio Mondiale del Motorsport FIA ha approvato una serie di novità, dalla nuova classe elettrica Rally5e ad aggiornamenti per il WRC
WRC | La FIA introduce una nuova classe elettrica e approva modifiche per il Mondiale Rally

Questo mercoledì si è riunito il Consiglio Mondiale del Motorsport della FIA, ed anche questa volta sono scaturite una serie di decisioni importanti, in questo caso per il WRC e non solo.

Nasce la nuova classe Rally5 totalmente elettrica

Spicca anzitutto la creazione di una nuova classe rally all’interno della piramide introdotta dalla Federazione in queste ultime stagioni, e che va dal vertice delle Rally1 ibride (le ex World Rally Car Plus) alle Rally5, note un tempo come R1. Proprio queste ultime, vetture alla base della disciplina, avranno una sorta di diramazione a zero emissioni: nasce infatti la nuova classe Rally5e, completamente elettrica.

Destinata ad auto prossime alle controparti di serie, «per essere vicini ai modelli di produzione» come si legge nelle dichiarazioni FIA (inevitabile fosse così, visto che parliamo di un mercato in espansione e bisogna attrarre i costruttori nel giro sportivo), la nuova categoria sarà a sua volta suddivisa in due ramificazioni, in base alla potenza della batteria inferiore o superiore al valore di 60 kW.

Come abbiamo detto, si tratta di una mossa per venire incontro ai marchi automobilistici più interessati all’elettrico, come ad esempio Renault che da tempo preme sulla FIA affinché venga introdotta la tecnologia a zero emissioni nel mondo rallistico. Per non parlare poi del Gruppo Stellantis che ha lanciato l’iniziativa Dare Forward 2030, con l’obiettivo di vendere in Europa entro il 2030 esclusivamente vetture elettriche: non a caso uno dei suoi marchi, Opel, dalla scorsa stagione è protagonista a livello sportivo del primo campionato monomarca rally al mondo dedicato solo ad una vettura elettrificata, la Opel Corsa-e Rally (al momento l’unica auto da competizione nella disciplina dotata di questa tecnologia).

Per quanto riguarda invece il vertice, al momento come sappiamo il ciclo di omologazione delle Rally1 ibride andrà avanti sino al 2024 ed anche oltre, almeno sino al 2029-2030. Le Rally2 che al momento sono solo termiche, inoltre, dovrebbero implementare l’ibrido dal 2025 (e non più dal 2023: per ora basta aver introdotto il biocarburante).

Nuove soluzioni per gli abitacoli roventi

Ma il Consiglio Mondiale del Motorsport ha anche approntato una serie di modifiche tecniche e regolamentari al WRC, mettendo una pezza su alcuni aspetti. Ad esempio le temperature roventi degli abitacoli delle Rally1, problema intravisto durante i test dello scorso anno ed esploso nel trittico delle gare del Rally di Portogallo, Rally Italia Sardegna e Safari Rally, all’insegna della canicola. L’inserimento della batteria dell’unità elettrica ha costretto infatti lo spostamento del tubo di scarico, che corre ora sotto il sedile del copilota e contribuisce alla sensazione di disagio interno nell’auto: per ovviare a ciò, i team hanno predisposto delle soluzioni tecniche tampone dopo il Portogallo, in attesa che la Federazione desse il via a modifiche più importanti. Così è stato: la FIA ha approvato degli aggiornamenti per le Rally1 che potranno dotarsi di aperture nel lunotto e nell’aeratore del tetto, per consentire la circolazione dell’aria.

Più tempo per riparare le Rally1

Considerata poi la tecnologia ibrida delle Rally1 e la necessità quindi di maggiori manutenzioni (ad oggi solo le Toyota GR Yaris Rally1 si sono dimostrate più affidabili, ma anche perché il team ha puntato di più su questo aspetto rispetto alla ricerca della mera prestazione), in caso di ritiro provvisorio in una gara del WRC con la prospettiva di poter tornare in competizione il giorno dopo (la cosiddetta regola del Super Rally) i team ufficiali potranno godere di 4 ore per la riparazione e non più 3, suddivisibili in due finestre. 

Introdotti i roadbook elettronici. Prime indiscrezioni sul calendario 2023 del WRC

Chiudiamo quindi con l’ultima novità, che riprende quanto sta già avvenendo da tempo alla Dakar, ovvero l’introduzione dei roadbook elettronici anche nel WRC, disponibili in formato digitale ed inviati via mail soppiantando la controparte cartacea spedita via posta agli equipaggi.

Infine, giungono le prime indiscrezioni sul calendario del WRC 2023. Si punta ad aumentare di nuovo la lista degli eventi a 14 appuntamenti, presumibilmente otto in Europa e sei nel resto del mondo, come riporta Autosport.

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Primo Piano

Commenti chiusi

Articoli correlati