DA IMOLA – È un Valentino Rossi raggiante e tranquillo quello che abbiamo incontrato, assieme a un ristretto gruppo di giornalisti, nel sabato pomeriggio del GT World Challenge Europe. Il nove volte campione del mondo di motociclismo, al via con un’Audi R8 LMS GT3 Evo II del Team WRT per tutta l’Endurance Cup, ha raccontato le sue prime impressioni sull’auto, sui compagni di squadra e sul weekend di gara.
Una nuova vita per Valentino Rossi nel GT
Rossi sembra soddisfatto della prima giornata: «È stato un buon primo giorno in pista, interessante per capire quanto fatto nei test durante l’inverno. Scendere in pista durante vero weekend di gara è diverso: ci sono tante macchine e c’è molta confusione in pista. Stiamo lavorando per essere pronti domani, specialmente per le qualifiche programmate alle nove di mattina. Non sarà facile, la pista è come una giungla, ma per il momento va bene così».
Durante le prove libere le prequalifiche, il “Dottore” ha ottenuto tempi non lontani dai suo compagni di squadra, Nico Müller e Frederic Vervisch, ma per lui «la cosa più difficile è capire il tuo livello rispetto agli altri piloti. L’auto cambia molto tra prove libere e gara, non sono poi così lontano da Nico e da Fred, ma sento che posso ancora migliorare».
«Il livello del campionato, dei piloti e dei team è facilmente paragonabile alla MotoGP: ci sono tante persone coinvolte e c’è tanta competizione in pista. Quando porti l’auto al limite è davvero emozionante».
“Curioso di correre la 24 Ore di Spa”
Il GT World Challenge Europe è davvero stimolante per il pilota di Tavullia: «I motivi per cui ho scelto il GT World Challenge Europe sono il numero di partecipanti e il livello del campionato. È vero, ci sono altre serie molto competitive, ma non con così tante vetture in pista. Per me, che vengo dal motociclismo, è molto strano, ma con 52 auto a Imola non sei solo perché hai sempre qualcuno che è più veloce (o più lento) di te, dunque è sicuramente difficile. I piloti professionisti fanno la differenza, ma non mi tiro indietro: non ci si annoia».
«Sono molto felice di aver cominciato, perché mi manca quella sensazione di pressione e adrenalina in pista. Certo, è un inizio molto più “light” rispetto alla MotoGP, anche perché correvo una ventina di gare all’anno e rimanevo per molto tempo fuori dall’Europa».
Infine, qualche parola rispetto al suo sogno di correre la 24 Ore di Le Mans: «Non è una priorità al momento, ma è un obiettivo per i prossimi anni. Sono molto curioso di correre la 24 Ore di Spa, una delle gare più importanti per le vetture GT3».