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Formula E | La FIA promuove la serie a Campionato del Mondo dal 2020-21

Era già riconosciuta come una serie internazionale ma mancava ancora lo status di Mondiale; ora la FIA, a seguito del voto dei suoi membri al FIA World Motor Sport Council, ha promosso la Formula E come Campionato del Mondo a partire dalla stagione 2020-21.

La Formula E è un campionato mondiale FIA

Attualmente il calendario di 14 gare comprende cinque continenti e piste ricavate esclusivamente dalle strade dei centri cittadini. Se prima era riconosciuta dalla Federazione e avendo il suo pieno sostegno, la serie elettrica potrà avvallarsi del titolo di World Championship, alla pari della Formula 1, del WRC, del WEC, del WRX e del Karting World Championship. Il presidente della FIA Jean Todt e il presidente della Formula E Alejandro Agag hanno firmato l’accordo oggi nella sede della Federazione a Parigi. «La creazione e lo sviluppo della Formula E è stata una grande avventura. Sono orgoglioso di confermare oggi il suo status di campionato mondiale FIA. Da quando abbiamo iniziato questo viaggio, la Formula E è senza dubbio andata sempre più forte. In un breve arco di tempo, la serie si è dimostrata rilevante per l’industria automobilistica, con altre due importanti case [Porsche e Mercedes, ndr] che si sono unite all’inizio della stagione in corso. L’impegno e la professionalità di questi produttori e dei rispettivi team si rispecchiano nella qualità dei piloti. Fin dalla prima gara a Pechino 2014, la Formula E ha dimostrato che il concetto di corse elettriche all’avanguardia funziona», ha detto Todt.

Un obiettivo raccolto dopo anni di lavoro

Agag ha poi concluso: «Era nostra ambizione diventare un campionato mondiale FIA. Ottenere questo status aggiunge più credibilità a quella che è già una formula a pieno titolo e un prodotto sportivo spettacolare. Questo accordo pone davvero la Formula E ai massimi livelli delle competizioni internazionali. È stato uno sforzo tremendo da parte di molte persone coinvolte e nulla di tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il sostegno del presidente Jean Todt e della Federazione».

Luca Basso:
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