Formula E | Coronavirus, la serie pronta ad abbandonare i centri cittadini
L'idea di Agag
Una possibilità che va nella direzione opposta della concezione del campionato ma atta a favorire il debellamento del Coronavirus: la Formula E sta pensando di abbandonare i centri cittadini per un massimo di tre anni.
Agag è pronto ad abbandonare le città : “La sicurezza prima di tutto”
La serie totalmente elettrica corre da sempre su circuiti cittadini nel tentativo di promuovere questa tecnologia nelle aree densamente popolate, sottolineando notevolmente la mobilità green e i problemi dell’inquinamento. Alejandro Agag, fondatore e CEO della Formula E, ha dichiarato a Motorsport.com che molto probabilmente la ripresa sarà solo su circuiti permanenti e a porte chiuse, mettendo in sicurezza la salute degli appassionati: «La verità è che dobbiamo metterla al primo posto e, finché non sarà completamente sicuro correre in città , noi non lo faremo. Anche se il nostro DNA non cambierà , tutti capiranno che dobbiamo fare un’eccezione e speriamo possa durare due mesi. Non credo che nel peggiore dei casi possa durare oltre tre anni». Con un paddock relativamente ridotto, sarà possibile ospitare gare in paesi che hanno imposto un limite di 1.000 persone ad evento.
Agag: “Bisogna trovare un nuovo modo di concepire le corse”
Rispondendo a quanto succederà per le grid-walk e le pit-walk, Agag ha detto: «Penso che dobbiamo abbandonarle. Dobbiamo affrontare una grande sfida per il futuro, trovare un modo completamente diverso di operare. A breve termine organizzeremo gare a porte chiuse, che avranno un numero minimo di persone e quindi senza pubblico».
Copyright foto: Formula E
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