FIA WEC | Costi più sostenibili per la nuova classe Hypercar che verrà introdotta dal 2020
Approvato il budget cap per le Hypercar
Iniziano ad arrivare alla spicciolata altri dettagli sulla nuova classe regina del Campionato Mondiale Endurance FIA, che soppianterà la ormai troppo costosa (e non molto esaltante, a dirla tutta) classe LMP1 a partire dalla stagione 2020/2021.
L’accordo sul budget cap per le nuove Hypercar ibride
La nuova categoria sarà composta, come sappiamo, da hypercar, supercar, GT di alta levatura e concept car, in modello ibrido, con quattro ruote motrici e sistema KERS installato. Fin qui, i dettagli che al momento conoscevamo: sono stati annunciate altre caratteristiche di questa nuova classe, come i costi e le prestazioni.
Per quanto riguarda la questione budget, infatti, l’accordo tra FIA ed Automobile Club de l’Ouest prevede un totale di 20 milioni di euro a stagione per due vetture di un team ufficiale: una marcia indietro rispetto ai 25-30 milioni fissati nell’annuncio fatto quest’anno alla vigilia della 24 Ore di Le Mans, resasi necessaria per la contrarietà dimostrata dalla IMSA. La Federazione statunitense infatti aveva posto il veto sui costi eccessivi, pena l’adozione da parte sua dei nuovi regolamenti, spingendo per un taglio più deciso nel budget spendibile.
Per quanto riguarda invece i team privati che acquisteranno la vettura da una casa costruttrice, avranno un tetto massimo di 16 milioni di euro a disposizione. In generale comunque si va verso dei risparmi consistenti rispetto, ad esempio, ai 200 milioni di dollari spesi ogni anno da Audi e Porsche per i loro programmi nella LMP1, per consentire alle squadre ufficiali e ai grandi marchi di poter partecipare in una classe regina del WEC senza dissanguarsi (di questi tempi i grandi nomi dell’automobilismo, impegnati nel motorsport, si fanno più di un conto in tasca prima di investire nei campionati: la questione budget cap investe praticamente tutto il mondo delle corse, a partire dalla F1).
Le prestazioni delle nuove hypercar
Come conseguenza del taglio dei costi avremo in maniera speculare una spinta al ribasso per quanto riguarda le prestazioni: le hypercar gireranno più lente di circa 10 secondi rispetto ai prototipi LMP1, stando alle stime offerte dall’ACO, che ipotizza un tempo di qualifica sul circuito della Sarthe di Le Mans di 3’24”-25”. Una deminutio del genere comporterà un effetto dominio sulla LMP2, che per evitare imbarazzi in caso di prestazioni superiori della classe cadetta vedrà le proprie vetture meno performanti e più lente, per bilanciare così la competizione.
A proposito di prestazioni e dettagli tecnici, le nuove normative prevederanno degli obiettivi precisi da rispettare, come un elevato carico aerodinamico e un valore minimo di resistenza; inoltre la potenza dei motori non potrà superare i 700 cavalli.
Chi potrebbe essere coinvolto nel nuovo format di classe, oltre a Toyota, è McLaren, con l’amministratore delegato del settore racing Zak Brown che quest’anno ha definito «convincenti» le proposte per rivoluzionare la LMP1. Ma guardano con attenzione gli sviluppi anche Aston Martin e Koenigsegg, mentre pare che stiano calando le quotazioni per vedere Ferrari e Ford balzare dalla classe GT alla nuova con le hypercar sostenibili (in termini di budget).
Crediti Immagine di Copertina: Marco van Overbeeke
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