Sono giorni febbrili per i team e gli equipaggi impegnati nella prossima 24 Ore di Le Mans, edizione numero 86 nonché seconda tappa del calendario mondiale endurace del WEC. In vista della maratona tra il 16 e il 17 giugno le vetture sono scese in pista sia per i test preliminari validi per alcuni equipaggi che per la tradizionale foto di gruppo delle 60 auto sulla griglia, che potete vedere in testa all’articolo.
Partiamo però dalla sessione delle prove riservate ai debuttanti della storica gara endurance, svoltasi per circa otto ore questa domenica e valide per le varie classi, a cominciare dalla LMP1 dove ad impressionare – e dominare con il miglior tempo – è Fernando Alonso, che al debutto della leggendaria gara endurance parte con il passo giusto ottenendo il giro più veloce con 3’19.066, a bordo della #8 Toyota TS050 Hybrid, distanziando di 0.6 secondi il più vicino avversario nella classe regina. Dopo aver corso lungo i 13,6 km del circuito de La Sarthe un’altra Toyota si è posizionata al terzo posto, ovvero la #7 di Kamui Kobayashi, mentre in mezzo si infila con il secondo miglior tempo la vettura numero 3 della Rebellion Racing, la R13-Gibson con a bordo Mathias Beche con 3’19.680, 0.328 secondi di vantaggio sul Toyota che ha concluso terza nei tempi sul giro. Ancora è prematuro affermare se Alonso abbia mosso il primo passo verso un altro tassello della Tripla Corona, ma certamente le premesse per un debuttante, seppure in una vettura che nella LMP1 non ha praticamente rivali, sono quelle giuste.
Nella classe cadetta LMP2 a segnare il tempo migliore rispetto agli altri 19 rivali è stata l’Oreca di Dragon Speed guidata da Nathanael Berton, che chiude con 3’27.228, mentre il compagno di scuderia ed ex F1 Pastor Maldonado è finito fuori pista sulla curva Indianapolis concludendo la sua prova con un incidente. Secondo piazzamento per un’altra Oreca, in questo caso della IDEC Sport guidata da Paul Loup Chatin, con un gap dal primo posto di 0.024 secondi, mentre al terzo chiude la Oreca #26 di G-Drive Racing. Buon ottavo tempo per la Cetilar Villorba Corse, la cui prestazione con il nuovo assetto aerodinamico con il carico basso è stata oggetto di un nostro approfondimento in un articolo a parte.
Nella categoria GTE Pro si è riproposta la lotta tra Ford e Porsche, con la casa tedesca (che per l’occasione ha fatto calare per la prima volta in pista le livree celebrative vintage) a spuntarla grazie alla prestazione di Patrick Pilet che ferma le lancette a 3’52.551: per la cronaca la sessione di test si è fermata due minuti prima della conclusione prevista per la bandiera rossa sventolata in pista. La Porsche 911 #93 di Pilet ha registrato un vantaggio di 0.096 secondi dalla vettura gemella numero 91 di Gianmaria Bruni. I successivi quattro piazzamenti sono tutti targati Ford, che occupano con tutte le loro auto a disposizione le varie posizioni a partire dalla più veloce, la #67 di Andy Priaulx (giro più veloce: 3’53.008).
Il programma della 24 Ore di Le Mans prevede un vero e proprio cerimoniale come si addice ad una competizione così iconica: domenica e lunedì la tradizionale Pesage, ovvero le verifiche tecniche, nel centro della cittadina francese. Mercoledì 13 si inizia a prendere confidenza con la pista e il clima da gara, che scatterà ufficialmente alle 15 in punto di sabato 16.
Crediti Immagine di Copertina: Ufficio Stampa FIA