Un recente anno ricco di successi quello di Augusto Farfus, che ha anche aperto la stagione 2019 con il successo di categoria alla 24 Ore di Daytona dello scorso gennaio, al volante di una BMW che ha ribaltato ogni pronostico. Il brasiliano ci ha raccontato la sua avventura negli Stati Uniti, oltre a Macao e al ritorno nel FIA WTCR.
Cosa si prova ad aver vinto la 24 Ore di Daytona? Quando avete realmente realizzato nella vostra testa di essere arrivati primi?
Una sensazione incredibile, specialmente quando sono stato chiamato all’ultimo minuto per sostituire Tom [Blomqvist, che ha avuto un problema al visto ndr]. È stata una vittoria speciale, anche perché è la prima per la nostra nuova M8. È stata una gara difficile, il maltempo prima della bandiera rossa non ci aveva dato vita facile.
Nelle prove libere e nelle qualifiche le BMW non erano state le più veloci e, anzi, sembravano in difficoltà. Qual è stata la vera svolta durante la gara che vi ha consegnato la vittoria?
Non proprio in difficoltà, ma ci siamo concentrati solo sulle prestazioni nei long-run e mai sul giro singolo. Ecco perché non siamo mai stati velocissimi, ma sapevamo di avere una buona macchina.
Sul social si è diffuso il video in cui hai effettuato il sorpasso vincente sulla Ferrari in pieno diluvio. Quanto realmente è stato difficile correre in quelle condizioni?
Veramente tosto, pure molto speciale. Sapevo che la gara si sarebbe conclusa in qualsiasi momento e volevo essere in testa nel caso avessero interrotto la corsa o chiamato una safety car. Ho corso qualche rischio ma questo è il motorsport, giusto? Il rischio fa parte del gioco.
La vittoria a Daytona arriva dopo il successo a Macao a fine 2018: una doppietta che in pochi sono stati in grado di cogliere…
Sì, è una sensazione unica. Sono molto grato a BMW per avermi dato l’opportunità di guidare macchine incredibili e riuscire a vincere. Questo è uno sport di squadra, non posso vincere da solo.
A Bathurst hai corso un’altra gara difficile, partendo da metà schieramento e risalendo al 5° posto dopo essere stati anche in testa. Qual è il tuo parere sul fine settimana?
Eravamo penalizzati dal Balance of Performance in Australia, ma riuscivamo comunque a lottare per la leadership. Questo è il motorsport: non puoi sempre vincere. Il campionato è ancora lungo e continueremo a lottare per il titolo!
Dopo aver corso nel DTM, è tempo di ritornare nel FIA WTCR. Cosa ti ha convinto a correre nel Mondiale proprio con Hyundai?
Ho sempre amato le gare turismo e ho un grande passato alle spalle. Grazie a BMW posso avere questo doppio programma e sarà molto divertente!
Tarquini è stato uno dei tuoi maggiori rivali, soprattutto nel 2009.
Era sì un mio rivale, ma ci siamo sempre rispettati. Da lui ho imparato molto.
Continuerai nel FIA WEC?
Certo, correrò tutte le gare della Super Season e ovviamente la 24 Ore di Le Mans.