F4 Italia | Spielberg: a Dunne la vittoria del weekend nel formato quattro gare
Il resoconto del weekend
Visto il numeroso gruppo di partecipanti alla tappa del Red Bull Ring, l’Italian F4 Championship è costretta a chiamare in causa il format delle quattro gare. A vincere la prova finale, con i migliori partenti, è stato Alex Dunne con la monoposto di US Racing.
Il resoconto di Gara 1
Il sabato al Red Bull Ring inizia con gara 1, la prima delle tre gare di qualifica, che vede in pista i piloti del gruppo B e C. Dopo un’intensa battaglia che ha visto 4 piloti fuori dalla gara già nei primi minuti, Alexander Dunne, US Racing, è tornato a vincere. L’irlandese mancava dal primo gradino del podio da Imola, dove aveva conquistato ancora una stupenda vittoria in condizioni climatiche non molto differenti dalla gara odierna. La pista è infatti scivolosa per le piogge di questa notte, ma il meteo si mantiene sereno per tutta la durata della gara. Dunne, guadagnata la testa, mantiene la leadership difendendosi magistralmente dagli attacchi di James Wharton, PREMA Racing. Proprio il pilota australiano cerca di cogliere fino all’ultimo la vittoria in gara 1, sembra farcela in curva 4, quando dà sfoggio di grande velocità e si insinua brevemente davanti, ma l’avversario ha la meglio sulle traiettorie. Wharton deve quindi “accontentarsi” del secondo gradino del podio e vittoria Rookie. Nel giro finale Ugo Ugochukwu, italo-americano di PREMA Racing, lotta già al round d’esordio nell’Italian F.4 per la vittoria di gara. Stabilmente in P3, approfitta della bagarre in testa per recuperare il gap sul compagno e, nel finale, si fa sotto cercando di sorpassare Wharton, ma non riesce a finalizzare. Un risultato eccezionale dunque, alla prima nella serie tricolore, la più competitiva nel panorama internazionale, ma che non sorprende essendo già note le qualità del pilota nella serie inglese. Quarto sotto la bandiera a scacchi è Nikita Bedrin, PHM Racing, ma il pilota riceve poi 10’’ di penalità post gara per l’incidente che ha causato il nel primo giro il ritiro di Valerio Rinicella, AKM Motorsport, e scivola in P7. P4 a Nikhil Bohra, che completa il podio Rookie: riesce a recuperare posizioni partendo dalla quarta fila, sfruttando a pieno la partenza muovendo all’interno e poi, ancora, riparte bene dalla Safety Car, approfittando della confusione davanti per chiudere quarto.
Ottimo risultato poi per Brando Badoer, pilota italiano di Van Amersfoort Racing, che porta a casa il miglior piazzamento di stagione qui al Red Bull Ring con la P5 assoluta, chiudendo davanti al compagno di squadra, il norvegese Martinius Stenshorne. Ottava piazza per l’altro pilota irlandese in gara, Adam Fitzgerald, che trova il passo giusto con la vettura di R-ace GP, e chiude in zona punti. A completare la top 10, ancora un pilota del team olandese Van Amersfoort Racing, Jules Castro, che precede sotto la bandiera a scacchi l’esordiente assoluto Nicola Lacorte, Iron Lynx. Ottimo il risultato del pilota italiano, che riesce a chiudere a punti nella prima gara in Formula 4.
Chiude invece diciottesimo il poleman di gara, Rafael Camara, PREMA Racing, che dopo aver condotto nelle prime fasi, perde la leadership in seguito a un bel sorpasso sull’esterno da parte di Dunne, poi scivola indietro di qualche posizione. In fine, cercando di riguadagnare la testa tocca, Taylor Barnard, PHM Racing, perde l’ala frontale e finisce nelle retrovie. Anche Barnard subisce danni dal contatto e, dal lottare per la testa della corsa, chiude gara 1 ultimo. Ritirato invece, prima del completamento del primo giro, Alfio Spina, che con i colori di BVM Racing arriva in Austria pronto a lottare per le posizioni di vertice partendo dalla terza fila. Il siciliano è coinvolto nell’incidente che elimina da gara 1 anche Ivan Franco Domingues, Iron Lynx. Domingues si gira davanti al pilota BVM in seguito a un contatto con Marcus Amand, US Racing. Il franco-finnico del team tedesco è poi a sua volta costretto allo stop e viene penalizzato con la perdita di 5 posizioni in griglia nella seconda gara di oggi. Arriva una penalità anche per Ethan Ischer, Jenzer Motorsport, che riceve un drive through convertito in 25’’ per la partenza anticipata.
Il resoconto di Gara 2
Gara 2 prende il via dopo un acquazzone che allaga la pista, ma non piove allo start con il sole che si affaccia nuovamente tra le nuvole e lentamente asciuga la pista del Red Bull Ring. La partenza è dietro la Safety Car, al via Andrea Kimi Antonelli, Prema Racing, parte in P1 e mantiene stabilmente la posizione. Il pilota bolognese domina la gara sul bagnato, leader indiscusso, non vede mai a rischio la sua posizione. Nessun problema, nella sua prima gara del weekend per il Junior Mercedes, neanche in ripartenza dalla Safety Car, chiamata in pista per l’incidente tra Nicola Lacorte, Iron Lynx, e Zachary David, US Racing. Antonelli, in fuga, costruisce un gap sempre più consistente e passa sotto alla bandiera a scacchi. Perde qualcosa soltanto sul finale, per la pressione delle Pirelli rain su una pista che andava via via asciugandosi, ma il vantaggio costruito in precedenza è stato più che sufficiente per conferirgli una vittoria sicura e incontrastata.
Secondo è Rafael Camara, brasiliano di casa Prema nel programma Ferrari Driver Academy, che riscatta così le sfortune di gara 1 con il primo podio del weekend. Non riesce a raggiungere il leader, ma stacca a sua volta il resto del gruppo, lasciando opportunità agli avversari di contendersi soltanto la P3. Terzo è Alexander Dunne, che torna sul podio dopo la vittoria in gara 1 questa mattina. L’irlandese di US Racing esce vincitore dalla lotta a 5 che si dirama nel corso di gara 2. Cerca di ottenere anche qualcosa di più continuando a spingere, segna il giro veloce con 1’41.543, ma i due davanti sono imprendibili. È costretto a rallentare per un problema di innesto della marcia nel pieno della lotta, ma riesce a venirne a capo e passa il traguardo terzo. James Wharton, PREMA Racing (e tra i rappresentanti in pista del programma Ferrari dedicato ai giovani talenti); Kacper Sztuka, US Racing; e Charlie Wurz, PREMA Racing, sono i principali oppositori di Dunne per la conquista del terzo gradino del podio. L’australiano di Prema lotta strenuamente: passa brevemente in P3 su Dunne prima di perdere la posizione, poi ha la peggio nella bagarre con il polacco Sztuka. I due si affiancano e toccano. Sztuka sfila avanti e chiude in P4, mentre Wurz approfitta della battaglia per guadagnare la P5 sul compagno di squadra e, con Antonelli e Camara, completa un podio Rookie tutto composto dai piloti della scuderia di Grisignano di Zocco. Wharton chiude sesto.
P7 a Maya Weug. La rappresentante in pista di Iron Dames e Ferrari Driver Academy fatica un po’ all’inizio, in una gara che chiama i giovani piloti a un difficile lavoro di gestione delle gomme con un inizio molto bagnato, trova poi il passo e mantiene la posizione facendo fede all’ottimo lavoro iniziato ieri in qualifica. In P8 si piazza il portoghese di Iron Lynx, Ivan Franco Domingues, che ha così modo di raccogliere i primi punti del fine settimana dopo la sfortuna in gara 1, nella quale era stato costretto al ritiro dopo l’incidente causato dal contatto con Bedrin. Nono è Conrad Laursen, danese di Prema Racing, che chiude sotto la bandiera a scacchi precedendo l’insidioso Brando Badoer, pilota italiano con i colori di Van Amersfoort Racing. Problemi invece in per il compagno di squadra Emerson Jr. Fittipaldi. Il brasiliano, stabile in P13, si gira in testa coda proprio sull’ultima curva prima del rettilineo finale e chiude diciassettesimo.
Guai anche per il danese William Karlsson, BVM Racing, fermato nel giro finale dall’incidente in curva 4 con Pedro Perino, US Racing, con i due che chiudono sul fondo, dopo essersi resi protagonisti di una bella lotta a centro gruppo in ripartenza dalla Safety Car. Sia per Perino che per David, arriva post gara la penalizzazione con 5 posizioni perse in griglia per la prossima gara. Penalità anche per Arvid Lindblad, Van Amersfoort Racing, che riceve 10’’ post gara per il contatto con Frederik Lund, R-ace GP.
Il resoconto di Gara 3
In gara 3 al Red Bull Ring, l’ultima delle gare di qualifica, arriva la vittoria di Kacper Sztuka. Il pilota di US Racing torna di nuovo sul gradino più alto del podio, per la seconda volta in questa stagione, dopo Imola. Il polacco porta a casa una vittoria non facile: subito lanciato dallo start nella bagarre con Conrad Laursen, PREMA Racing, sfrutta alle meglio le Safety Car, prima passando il rivale, poi, sfilato primo con l’uscita di Antonelli e Barnard, mantiene la testa della gara con una ripartenza da manuale. Scappa in fuga e costruisce margine con un passo eccezionale. Secondo sul podio è il nuovo arrivo di casa Prema Racing, al weekend d’esordio nell’Italian F.4, Ugo Ugochukwu. L’italoamericano scatta dalla prima fila, ma nel caos del gruppo di testa al via finisce a lottare dalla P5 per risalire. Dopo una lunga battaglia con Conrad Laursen ha la meglio e porta a casa la seconda piazza e vittoria Rookie in gara 3 con un sorpasso all’interno in curva dopo essere messo ruota contro ruota con il compagno di squadra. Laursen, danese di Prema, pertanto chiude in P3 dopo aver a lungo guidato l’inseguimento a Sztuka. In P4 e secondo sul podio rookie Martinius Stenshorne, Van Amersfoort Racing, che regala spettacolo in pista: partito in P10 lotta a lungo nella zona punti, poi inizia la risalita fino a chiudere a un passo dal podio assoluto. Quinto Nikita Bedrin, PHM Racing, Campione Rookie uscente del 2021, seguito da Charlie Wurz che completa quindi così anche il podio Rookie come secondo pilota di PREMA Racing. Il pilota austriaco resiste anche a un contatto in gara, riuscendo a concludere con un ottimo piazzamento nonostante i danni alla vettura.
Settimo a passare la linea finale è Nikhil Bohra, US Racing, seguito da Maya Weug, Iron Dames, che ottiene così la vittoria di classe su Victoria Blokhina (la pilota di PHM Racing chiude in P15). Nono è Marcus Amand, franco finnico di US Racing, che torna a punti dopo il ritiro di gara 2 in seguito a un contatto che lo aveva visto anche penalizzato in griglia. Oggi Amand è partito dalla P19 e ha iniziato la scalata fino a guadagnare dieci posizioni. La P10 in gara 3 va invece allo svedese di BVM Racing, William Karlsson. Ancora sfortuna invece per il suo compagno di squadra, Alfio Spina: il siciliano, di nuovo nel pieno della lotta per il podio, è fermato da un contatto con Wurz. Non segnando un risultato valido in nessuna delle due gare del weekend, Spina è tra i 4 piloti a non qualificarsi per la gara finale di questa sera (start alle 17.25).
A non qualificarsi sono poi Anandraj Rishab (BWR Motorsport), Ismail Akhmed (AKM Motorsport) e Francisco Soldavini (Maffi Racing).
Chiude eccezionalmente sul fondo dello schieramento il leader di Campionato, Andrea Kimi Antonelli, PREMA Racing, che scatta da poleman e guadagna la testa della gara, vincendo subito le resistenze di Taylor Barnard, PHM Racing, che gli si affianca allo start. Poi Anandraj Rishab, BWR Motorsport, perde il controllo in curva e finisce contro il muretto. La sua Tatuus è danneggiata e rimane ferma in pista (pilota ok). In ripartenza dalla conseguente Safety Car, Barnard è autore di un’ottima ripartenza e riporta in vita l’acceso duello con Antonelli. Questa volta tocca, il bolognese ha un’escursione sul prato, mentre il britannico di PHM Racing rompe nel contatto il front wing. Nel conseguente contatto tra Spina e Wurz, con Safety Car per il recupero della vettura di Spina, i due hanno modo di riunirsi alla gara.
Barnard riesce a risalire posizioni, ripartendo ventiquattresimo chiude in P15, mentre Antonelli chiude invece sul fondo della classifica di gara 3.
Il resoconto della Gara finale
Alexander Dunne vince da poleman la gara finale. Un weekend estremamente positivo per l’alfiere irlandese del team US Racing, che ottiene il bottino maggiore con 2 vittorie e un podio. Nella gara finale, la quarta del weekend austriaco, stacca da poleman e, risolta rapidamente la bagarre con il compagno di squadra Sztuka con lui in prima fila, mette le ali e costruisce gap. Solo sul finale si avvicina Kimi Antonelli, che chiude in P2 a mezzo secondo di distacco. Il bolognese di PREMA Racing partiva dalla terza fila e lotta dalla P5 per risalire la classifica. Una serie di sorpassi lo portano a passare prima i due compagni di squadra Wharton e Ugochukwu, poi il più ardito è su Sztuka, US Racing, per la P3. Antonelli, piazzandosi davanti al rivale, apre le porte anche ai due compagni. Così il velocissimo Ugo Ugochukwu finisce nuovamente a podio, 3 su 3 nel suo weekend d’esordio nell’Italian F.4 Championship certified by FIA. L’italoamericano, già noto per le sue imprese nella serie britannica, porta a casa un weekend di grande successo nel Campionato F4 più ambizioso e competitivo a livello internazionale.
In P4 e terzo sul podio Rookie James Wharton, anche l’australiano di PREMA Racing può tirare le somme di un fine settimana estremamente positivo, anche se gli è mancata la vittoria, che ancora dovrà cercare nei prossimi due appuntamenti di gara per ottenere un sigillo assoluto nella stagione d’esordio, l’obiettivo è di gara in gara più vicino. In pista è protagonista di una bella lotta con Antonelli, dopo una buona difesa è costretto a cedergli la posizione, poi recupera il gap nella bagarre del compagno con Sztuka e passa chiudendo quarto. Alle sue spalle proprio il polacco di US Racing, che scattava dalla prima fila al fianco di Dunne e, con lui, ha preso il largo per la maggior parte della durata della gara. Poi viene ripreso da Antonelli che mette il turbo (al bolognese il giro veloce in gara con 1’31.577), resiste ai primi assalti ma viene fermato in curva subito dopo, quando è passato all’interno e si trova il rivale davanti. P6 per Conrad Laursen che, chiude la rappresentanza di PREMA Racing in zona punti. Settimo sotto la bandiera a scacchi è Charlie Wurz, ma l’austriaco sfila in P14 con 10’’ di penalità comminata per un contatto con Bohra. Chiude settimo Nikita Bedrin, PHM Racing, partendo in P11 recupera posizioni, poi esalta nella lotta con Martinius Stenshorne, Van Amersfoort Racing, avendo la meglio sul norvegese (in P8). Nono e penultimo pilota a prendere punti dalla quarta gara del fine settimana, è Taylor Barnard. Il pilota inglese di PHM Racing, partiva 26esimo e riesce a risalire la china inanellando sorpassi veloci, fino a tornare nel gruppo avanzato. P10 a Marcus Amand, US Racing, che pure è bravo a recuperare partendo sedicesimo, seguito da Maya Weug.
La pilota di casa Iron Dames, pur non portando a casa punti dalla gara, dà spettacolo in pista, in particolare nella lotta con Nikhil Bohra, US Racing, che riesce alla fine a tenersi alle spalle (in P12). In tredicesima piazza chiude il Brasiliano Rafael Camara, PREMA Racing. Camara, uno dei piloti in pista insieme a Wharton e Weug ad essere parte del programma Ferrari Driver Academy, accusa nelle prime battute la rottura dell’ala frontale della sua Tatuus, è qundi costretto al cambio rientrando ai box. Si riunisce al gruppo in P30 e risale posizioni guadagnando di settore in settore. Non riesce però a riprodurre l’impresa di Spa-Francorchamps – nella quale dopo lo stop era comunque riuscito a chiudere sul podio – e, non segnando punti in 2 delle sue 3 gare al Red Bull Ring, adesso sente il fiato di Dunne sul collo per la P2 in classifica piloti.
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