È passato più di un anno da quel nerissimo giorno a Spa-Francorchamps, dove perse la propria vita Anthoine Hubert, ma finalmente c’è una notizia davvero positiva da allora: Juan Manuel Correa, anche lui coinvolto in quell’incidente di Formula 2, ritornerà in pista con ART Grand Prix in Formula 3.
16 mesi dal terribile incidente di Spa-Francorchamps
Si può definirlo un vero e proprio miracolo quello di Correa: il pilota statunitense (ma originario dell’Ecuador) aveva subìto la frattura ad entrambe le gambe e una lieve lesione spinale nell’incidente in quel maledetto 31 agosto 2019, quando si stava disputando Gara 1 della F.2 a Spa-Francorchamps e dove ci lascio Hubert. Correa colpì involontariamente e duramente il francese avendo perso il controllo della propria vettura per il cedimento dell’ala anteriore e anche lui ha attraversato un momento davvero difficile. Sembrava impossibile il recupero della gamba destra, quella più martoriata dal botto, ma Correa non si è tirato indietro e, anzi, si è pure alzato in piedi grazie ovviamente a un tutore che tutt’ora porta. A 16 mesi dall’incidente, Correa è ora pronto a riprendere in mano la propria carriera, con ART Grand Prix che gli ha offerto un sedile per la F.3; probabilmente la macchina verrà adattata per permettere i comandi esclusivamente (o quasi) al volante.
Correa: “Tornare in pista è già una vittoria”
«Sono estremamente felice di essere tornato dopo quello che ho passato» ha esordito Correa. «Sono davvero grato ad ART Grand Prix, significa molto il fatto che credano in me e sul mio ritorno. La Formula 3 sarà un anno di transizione, il mio sogno è ancora quello di raggiungere la Formula 1 e questo è il primo passo per il mio ritorno. I miei obiettivi sono ancora un po’ lontani perché devo ancora fare molto, non guido una macchina da un anno e mezzo e c’è una grande curva di apprendimento. Non mi metterò pressione, farò del mio meglio e questa è già una vittoria».