Extreme E | Jenson Button non tornerà come pilota, ma spera di proseguire con il suo team JBXE
JBXE in cerca di fondi e sponsor
Al di là della presenza nella gara nel Desert X Prix che ha aperto la stagione 2021, la partecipazione di Jenson Button nell’Extreme E non ha avuto altro seguito. Il fondatore del team JBXE aveva poi ceduto il suo sedile a Kevin Hansen, che ha fatto coppia con l’altra pilota Mikaela Ã…hlin-Kottulinsky.
Button spiega perché ha lasciato il suo sedile a Kevin Hansen
I due hanno poi concluso la prima stagione della serie con un ottimo terzo posto finale, con quattro podi in cinque gare. Non per spargere malizia, ma questa continuità è partita dal secondo appuntamento del 2021, a sua volta il primo senza Button impegnato alla guida dell’eSuv. A DirtFish il campione di F1 2009 ha parlato in maniera franca e diretta della sua breve esperienza come pilota nell’Extreme E: «Il problema per me era che non ero davvero preparato bene per questo», cioè la prima gara in Arabia Saudita con alle spalle poche sessioni di test in Galles. «La prima gara è stata divertente, ma quando non ho potuto fare la seconda a causa di impegni, abbiamo scoperto che Kevin era disponibile ed era entusiasta della cosa. Ho guardato il rallycross per anni, da quando mio padre correva negli anni ’80, quindi è stato fantastico farlo salire in auto», ha dichiarato Button a proposito di Hansen, che il rallycross ce l’ha nel sangue essendo disciplina di famiglia (suo fratello Timmy vanta anche un titolo nel WRX, dove corrono entrambi, ed anch’esso è impegnato nell’Extreme E, con il team Andretti United dove è confermato anche per il 2022).
I buoni risultati di Hansen uniti alla sua conoscenza della vettura grazie ai test pre-stagionali ha fatto sì che alla fine Button decidesse di lasciare definitivamente il suo sedile al giovane svedese, che ha lavorato molto bene assieme alla Ã…hlin-Kottulinsky. Formazione che ha soddisfatto molto il britannico: «Ovviamente parlano la stessa lingua, il che aiuta, ma hanno davvero lavorato sodo insieme, sia che si trattasse della configurazione dell’auto o dell’imparare gli uni dagli altri, dalle riprese video e dai dati […]. Quindi sì, c’è una grande atmosfera all’interno della squadra grazie a questi due ragazzi».
Il futuro di JBXE
Soddisfazione che potrebbe in teoria tramutarsi in una conferma per entrambi anche per la stagione 2022 alle porte, se JBXE proseguirà il suo cammino come team. «Se gareggiamo, cosa in cui ovviamente confidiamo, penso che sarebbe fantastico mantenere questi ragazzi, ma nulla è ancora scolpito nella pietra per la prossima stagione», ha ammesso Button. «L’Extreme E era un nostro obiettivo, non solo per far correre un veicolo elettrico, ma anche per le ragioni che stanno dietro: c’è molta tecnologia ed è una cosa esaltante, quindi poter ottenere degli sponsor e costruttori dovrebbe essere facile, anche se non lo è stato. Ma forse volevano vedere prima un’intera stagione e capire com’è il campionato, e devo dire che la prima gara non è stata così buona in termini sportivi, ma da allora è stato fantastico. Mi è piaciuto l’Extreme E e spero di poter trovare gli sponsor giusti per il prossimo anno perché non abbiamo ancora nulla di ufficiale».
Button: “Mi piacerebbe fare ancora qualche gara”
E Button, tornerà a correre in prima persona? «Mi piacerebbe – ha spiegato sempre su DirtFish -, è questione però di tempo. Ho così tante cose da fare [tra le altre, il campione di F1 che ora vive ha Los Angeles ha un kartodromo, è consulente senior per la Williams in F1, commentatore televisivo ed è una delle menti dietro al rilancio del marchio Radford assieme a Mark Stubbs ed Ant Anstead, ndr]:ora ho due figli, quindi faccio fatica a stare lontano dai bambini tanto quanto lo sono ora, quindi l’anno prossimo rinuncerò a qualcosa in più. Ma mi piacerebbe fare qualche gara. Questa è la mia passione, è ciò che amo fare, quindi negli ultimi due anni mi è mancato un po’».
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