Extreme E | ABT Cupra, Kleinschmidt e Al Attiyah: “Ci sentiamo i più forti del campionato 2022”
I due piloti si intervistano a vicenda
ABT Cupra XE quest’anno ha alzato l’asticella delle sue ambizioni per la seconda stagione dell’Extreme E, schierando per il 2022 due campioni della Dakar come Jutta Kleinschmidt e Nasser Al-Attiyah. Se la prima ha ottenuto la conferma in una squadra in cui nel 2021 era a sua volta subentrata al posto di Claudia Hürtgen a partire dal secondo appuntamento del campionato, il qatariota invece è un nuovo ingresso che prenderà il posto di Mattias Ekström: i due piloti assommano insieme cinque Dakar conquistate in carriera (una per la pilota tedesca che ha fatto la storia diventando la prima donna a svettare in questo rally raid, e quattro Al-Attiyah, compresa l’edizione 2022).
Il debutto di Al-Attiyah con una compagna di team e l’ascesa delle donne nel motorsport
A pochi giorni dal primo round dell’Extreme E 2022 che si terrà dal 18 al 20 febbraio a Neom, in Arabia Saudita (e torniamo al discorso Dakar), i due alfieri di ABT si sono raccontati in una intervista incrociata, dove il qatariota al debutto nella serie ha ammesso di non aver mai corso con una compagna di squadra donna, «e sono elettrizzato dal fatto che ci sia Jutta nel team». E rivolgendosi alla Kleinschmidt, le ha chiesto perché altre donne non hanno mai vinto la Dakar, secondo lei. Questa la sua risposta: «Bella domanda. La verità è che non lo so. In realtà, non penso nemmeno che ci siano abbastanza donne in competizione. E poi, come sai, arrivare in cima è molto difficile. Ma penso che Extreme E sia ora una grande opportunità, perché ogni squadra è composta da una donna e un uomo e ci sono molte pilote davvero capaci. Penso che sia fantastico. Sono sicura che in futuro vedremo un’altra donna vincere la Dakar». In gara nell’Extreme E, per fare un esempio, c’è un’altra veterana della Dakar come Laia Sanz, confermata in Acciona Sainz e reduce dalla sua prima esperienza nel rally raid saudita con un mezzo a quattro ruote (il Mini All4Racing, in coppia con Maurizio Gerini alle note) dopo decenni passati sulle moto.
La rivalità con Loeb e Gutierrez
«Un altro problema è l’età – ha proseguito la Kleinschmidt – . Noi due non siamo esattamente i piloti più giovani della competizione [ride]». Scherzando, Al-Attiyah ha ribattuto: «Non siamo nemmeno i più grandicelli», forse riferendosi ai suoi rivali anche nella Dakar come Carlos Sainz o Sébastien Loeb, con quest’ultimo che inizia ad andare per i cinquanta. «Non importa quanti anni abbiamo, perché ci divertiremo e faremo del nostro meglio affinché la squadra vinca la stagione Extreme E». E proprio sul pluricampione WRC, Al-Attiyah ha spiegato alla Kleinschmidt: «Loeb, che è molto veloce, e la sua compagna di squadra Cristina Gutiérrez, sono da tenere d’occhio, ma non ho dubbi sul fatto che siamo i più forti della competizione».
“La Cupra Tavascan è la vettura più bella dell’Extreme E 2022”
Altro giro di domande, con il qatariota che chiede alla sua collega come è passata dall’ingegneria al motorsport: «Il mio sogno è sempre stato quello di partecipare alla competizione; anche come ingegnere ero ossessionato dalle auto da corsa», ha spiegato la Kleinschmidt. Quest’ultima, rivolgendosi al compagno di squadra, ha aggiunto: «Tu, oltre ad essere un pilota da corsa, hai anche partecipato ai Giochi Olimpici nella specialità del tiro al piattello e hai persino vinto una medaglia di bronzo [a Londra 2012, ndr]. È incredibile!». «Sì, è stato un sogno che si è avverato vincere una medaglia di bronzo e partecipare sei volte ai Giochi Olimpici, una grande sfida! A proposito di sfide, lo è anche competere in questa serie con la Cupra Tavascan XE», osserva Al-Attiyah.
Vettura giudicata dalla sua collega «spettacolare dal design molto potente, la vettura più bella dell’Extreme E. E sono felice di averti al mio fianco», conclude la Kleinschmidt rivolgendosi al compagno di team. «Un quattro volte campione della Dakar! Che sogno! Siamo un vero dream team».
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